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PETKOVIC: dopo un inizio da dimenticare termina la storia d’amore con la LAZIO…

BILANCIO PETKOVIC: Una stagione che inizia con i migliori propositi, andati in fumo. La causa? Forse una serie di sfortunati eventi…

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PETKOVIC LAZIO TRABZONSPOR 1

APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU – Vladimir PETKOVIC è forse l’allenatore più chiacchierato del momento. Alla guida della Lazio dal Giugno del 2012, è per alcuni, patron biancoceleste compreso, la causa di questo momento decisamente poco favorevole per la squadra capitolina. Anche se la quota statistica dei suoi successi da allenatore sembra dire il contrario: 53,67% di vittorie e 26,84% di sconfitte.

IL RITIRO: Dopo circa un mese e mezzo dalla storica vittoria del 26 Maggio 2013, l’allenatore biancoceleste conduce la sua squadra ad Auronzo, località veneta che per la sesta volta dal 2008 ospita il ritiro della Lazio, con il compito di preparare i suoi atleti ad un campionato che racchiude tutte le aspettative provenienti dalle gioie della stagione appena conclusa. Il c.t. ha convocato in tutto 29 ragazzi: Bizzarri, Strakosha, Guerrieri; Biava, Dias, Ciani, Stankevicius, Novaretti, Radu, Cana, Konko, Pereirinha, Cavanda, Vinicius; Lulic, Mauri, Ledesma, Ederson, Cataldi, Crecco, Antic; Kozak, Floccari, Klose, Rozzi, Keita, Tounkara, Alfaro, Zarate. Nonostante il quotidiano allenamento, i giocatori hanno disputato diverse amichevoli in preparazione all’inizio del campionato: il 16 luglio Lazio – Auronzo (11 – 0), il 20 luglio Lazio-Brasile Soccer Team 4 – 1, il 21 luglio Lazio – Rapp. Cadore (8 – 0), il 24 luglio Lazio – Spezia (3 – 0), il 30 luglio Siena – Lazio (1 – 0), il 31 luglio Nizza – Lazio (0 – 1), il 10 agosto Crsytal Palace – Lazio  (0 – 1).

 I PRIMI MESI: Le (dis)avventure di questo 2013 iniziano con la finale di Supercoppa Italiana il 18 Agosto 2013 (4 – 0). E così prosegue questa stagione. La Lazio raccoglie diverse sconfitte in Serie A, le uniche soddisfazioni sembrano arrivare dall’Europa League, dove batte l’Apollon e il Legia Varsavia, qualificandosi ai sedicesimi come seconda nel suo raggruppamento, alle spalle del Trabzonspor. Il campionato si apre con una vittoria (Lazio – Udinese 2-1), ma poi precipita in una serie di risultati negativi, alcuni più pesanti di altri (Juventus – Lazio 4 – 1, Roma – Lazio 2 – 0, Lazio – Napoli 2 – 4, Verona – Lazio 4 – 1).

LA CRISI: A causa delle diverse sconfitte riportate e delle prestazioni deludenti, l’allenatore viene ritenuto responsabile di una cattiva disposizione in campo dei giocatori, anche se il più delle volte indisponibili per vari infortuni. La difesa biancoceleste fa acqua da tutte le parti e l’attacco non è incisivo come dovrebbe. Vince poche partite, spesso grazie alla vecchia guarda. I giovani, levate poche eccezioni, come Keita, sembrano non avere organico con il resto della squadra.

IL PERIODO ATTUALE: Lotito decide di dare un ultimatum al suo allenatore, tre partite per riscattarsi. Purtroppo i risultati ottenuti non sono quelli sperati ( Torino – Lazio 1 a 0; Lazio – Livorno 2 a 0; Verona – Lazio 4 a 1). Il patron biancoceleste dopo una nottata passata a discorrere con il ds Tare, comprende che l’esonero è ormai l’unica strada percorribile. Nel frattempo l’allenatore, ancora sotto contratto con la Lazio, firma per accettare un nuovo incarico alla guida della nazionale svizzera, un tradimento nei confronti del presidente laziale. Il posto del mister nella squadra capitolina è bollente, traballante, si cerca un sostituto, si pensa ad un bis di Reja come traghettatore sino a fine stagione. La Lazio deve puntare al riscatto cercando di dimenticare questo inizio poco lodevole, non avrebbe la possibilità di farlo con in panchina un allenatore che ha la testa rivolta altrove.

Chiara Di Nicola

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