PETKOVIC sì, PETKOVIC no

Pubblicato 
lunedì, 04/11/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

collage petkovic lazio

LAZIONEWS.EU - Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non quello che trova. Un detto che inquadra alla perfezione il momento che si vive in casa LAZIO: da un lato la consapevolezza di cosa può ancora dare PETKOVIC a questa squadra, dall'altra l'incertezza di cambiare guida tecnica con la speranza che possa dare la giusta scossa. Un'incognita non da poco conto quella che è chiamata a fronteggiare la dirigenza biancoceleste, bisogna prendere una decisione che potrebbe risultare decisiva ai fini della stagione. LOTITO ha sempre dimostrato di essere "allergico" agli esoneri ed ha ribadito la sua fiducia al tecnico bosniaco a più riprese. E' anche vero, purtroppo, che nel calcio moderno contano i risultati e i prossimi potrebbero essere di vitale importanza per l'attuale allenatore...

PERCHE' SI - Perché mantenere PETKOVIC al timone di questa LAZIO? Innanzitutto perché ormai conosce l'ambiente e i giocatori, sa cosa possono dare e cosa vuole da loro. Perchè ha dimostrato, nel recente passato, di poter far esprimere questa squadra ad altissimi livelli. Si impernia proprio su quest'ultimo punto la speranza/fiducia della dirigenza: dov'è finita quella formazione dal carattere battagliero che scendeva in campo con il solo intento di imporre il proprio gioco? La LAZIO dell'anno scorso era una squadra fatta ad immagine e somiglianza del suo condottiero: spavalda e con una grinta e un carattere da vendere, tutte qualità che oggi sembrano evaporate. Il gioco latita e i risultati sono altalenanti ma LOTITO lo ha sempre difeso a spada tratta: su PETKOVIC punta forte e con lui vuole dare inizio ad un progetto tecnico importante, tramutandolo in un manager più che in un semplice allenatore. "Il suo rinnovo è una formalità", ha sempre assicurato e le continue dimostrazioni di fiducia devono essere quindi lette in un solo senso: la società è con PETKOVIC, chiunque non lo segue può anche estraniarsi dalla lotta. Infine, ultima ma non ultima, l'assenza di una reale alternativa: nelle ultime settimane di nomi ne sono circolati parecchi (da STRAMACCIONI a MANGIA, da MIHAJLOVIC al possibile ritorno di REJA), tutte candidature però che non hanno scaldato la coppia LOTITO-TARE. E allora perché sostituire un motore che potrebbe aver bisogno soltanto di una revisione?

PERCHE' NO - “Può darsi che manca qualcosa sotto l'aspetto dello spirito e questo dipende dall'allenatore. Parole di un tecnico che la sapeva lunga su cosa può incidere o no all'interno di uno spogliatoio. E quando a mancare è lo spirito di squadra e il carattere, ecco che le colpe ricadono volenti o dolenti su chi guida quella squadra. La LAZIO non sa più vincere, non riesce a segnare, a creare pericoli in area, ma soprattutto non riesce più a giocare il calcio che aveva fatto innamorare i tifosi ad inizio della scorsa stagione. PETKOVIC è arrivato in sordina, con tanto da dimostrare e poco da perdere. La sua LAZIO è decollata subito: cinque vittorie ed un pareggio nelle prime sei gare ufficiali della stagione. Poi, segno del destino, la prima sconfitta, proprio contro il GENOA. A gelare l'Olimpico quel 23 Settembre del 2012 ci pensò l'ex giallorosso BORRIELLO. Risultato finale 0-1. Quel 4-1-4-1 che dava tanta sicurezza alla squadra ora però sembra non trovare più spazio. Vuoi per i numerosi infortuni, vuoi perché le pedine non sono più le stesse, PETKOVIC è stato costretto a cambiare di gara in gara diversi schemi tattici, generando più che altro confusione e disorientamento. RESTARE o LASCIARE, CONFERMA o ESONERO. Quando le cose non vanno, lasciando (o esonerando) si può dare una scossa a chi scende in campo, della serie: niente più alibi, tutto ricadrà sulle vostre spalle. Giocatori avvisati, dunque, se sarà il PETKOVIC NO a spuntarla.

Botticelli-Gargiulo

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