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Riscatto CANDREVA? La storia parla chiaro…

NUMERI E CURIOSITA’. La storia biancoceleste è ricca di riscatti andati a buon fine: andiamo a ripercorrere lo storico del presidente LOTITO…

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NUMERI E CURIOSITA’ – Con il campionato ormai concluso, è il calciomercato a farla da padrone. La LAZIO è alle prese con una profonda rifondazione visti i risultati deludenti ottenuti in questa annata e l’addio di qualche pedina cardine con BIAVA: l’obiettivo numero uno al momento è rinforzare – e in maniera massiccia – la difesa. Ma questo non è la priorità principale: prima di ripartire e aggiungere alla rosa nuovi tasselli, uno dei primi obiettivi da centrare è quello di confermare chi ha trascinato la squadra in quella che è stata una stagione caratterizzata da molti alti e bassi. Di chi si tratta? Di Antonio CANDREVA, esterno classe ’87, che quest’anno ha finalmente dispiegato tutto il suo talento riuscendo a diventare incisivo anche sottoporta, unica pecca in precedenza. Grazie alle dodici reti messe a segno “Romoletto” è riuscito a scrivere il proprio nome nella storia del club come il centrocampista più prolifico della LAZIO, un rendimento che gli ha permesso di superare due “mostri sacri” come NEDVED e HERNANES. Ora il presidente LOTITO ha una sola strada da seguire: riscattare la seconda metà del suo cartellino dall’UDINESE. Non può fare altrimenti: la futura LAZIO dovrà necessariamente ripartire da CANDREVA. E allora via ai contatti con Giampaolo POZZO per chiudere la questione una volta per tutte: dopo averne prelevato il primo 50% ad un “prezzo di saldo” (1,7 milioni di euro, cifra che venne prestabilita in precedenza col CESENA, con la LAZIO che ereditò quel diritto di riscatto, ndr), ora occorre fare uno sforzo maggiore per lui visto che è reduce da due ottime annate, si è conquistato l’ingresso in pianta stabile nella Nazionale di Prandelli ed, inevitabilmente, aver attirato su di sé gli occhi di molte big, italiane ed estere. La stretta di mano tra i due presidente c’è stata, l’intesa è stata trovata per una cifra che si aggira sui 9 milioni di euro, ora non resta che formalizzarla e mettere a tacere le numerose indiscrezioni che stanno impazzando sul suo conto. I tifosi temano di poterlo vederlo con un’altra maglia il prossimo anno, ma andando a vedere lo storico del presidente LOTITO quando si tratta di riscattare un giocatore che ha dimostrato il suo valore con la maglia della LAZIO si possono dormire sogni tranquilli…

STAGIONE 2005/06 – Arrivato a gennaio, in prestito dall’UDINESE, per alimentare il sogno europeo Stefano MAURI viene riscattato a fine stagione per la cifra di 3,5 milioni di euro. Il centrocampista brianzolo diventerà uno degli elementi cardini della LAZIO, squadra nella quale chiuderà la propria carriera alla luce del rinnovo firmato qualche giorno fa.

STAGIONE 2006/07 – Dopo essersi vista cancellare la qualificazione in Coppa Uefa per via di Calciopoli, la LAZIO riparte alla grande e conclude la seconda stagione targata Delio ROSSI con un inaspettato terzo posto. In piena lotta Champions, a gennaio, il presidente LOTITO strappa Luis JIMENEZ dalle “grinfie” della TERNANA che lo stava relegando ad un palcoscenico non consono alla sua qualità. Il “Mago” cileno approda nella Capitale in prestito oneroso (1 milione di euro) con riscatto fissato a 7,5 milioni di euro, ma a fine stagione non resiste alla corte dell’INTER e decide di dire addio alla LAZIO (per via anche di un rapporto non propriamente idilliaco col tecnico, ndr).

STAGIONE 2007/08 – Al termine di una prima parte di campionato difficoltosa, a causa dei molteplici impegni e di una rosa non adeguatamente attrezzata, la LAZIO cerca di risalire la china ed a gennaio vengono acquistati tre giocatori con la formula tanto cara a LOTITO: il prestito con diritto di riscatto. Dal NEWCASTLE arriva il centrale David ROZENHAL (1 milione), dalla DINAMO BUCAREST viene prelevato Stefan RADU (900mila euro) ed infine, quello che doveva essere la ciliegina sulla torta, viene acquistato Rolando BIANCHI dal MANCHESTER CITY (prestito gratuito con riscatto fissato a 12 milioni di euro). I primi due si ambienteranno molto velocemente alla nuova realtà e verranno entrambi riscattati alla cifra concordata (3,6 milioni per il ceco, 4,5 invece per il romeno), mentre l’attaccante italiano – che non convinse appieno nei sei mesi in biancoceleste – venne lasciato andare per puntare su altri obiettivi.

STAGIONE 2008/09 – La conquista della Champions League rappresentò il culmine del primo ciclo della LAZIO di Delio Rossi. Il secondo invece venne aperto nella stagione 2008/09 e si concluse con la vittoria della Coppa Italia (il primo trofeo dell’era LOTITO). E, tra gli artefici di quella vittoria, ci furono anche due giocatori arrivati con la “consueta” formula del prestito con diritto di riscatto: Francelino MATUZALEM (800mila euro per averlo dal REAL ZARAGOZA) e Mauro Matias ZARATE (ben 3,5 i milioni tirati fuori per convincere l’AL SADD). Visto l’ottimo rendimento, entrambi vengono regolarmente riscattati: 6 i milioni sborsati per il brasiliano, 20 invece quelli necessari a trattenere l’argentino nella Capitale, il quale si è dovuto avvalere della clausola di rescissione per liberarsi dal club arabo.

STAGIONE 2009/10 – La stagione si apre con la prestigiosa vittoria sull’INTER che è valsa la conquista della Supercoppa Italiana. Ma quel successo rimarrà un fuoco di paglia, tanto che la LAZIO si ritrova invischiata nella lotta per non retrocedere. A gennaio quindi la rosa viene abbondantemente puntellata e, tra i diversi arrivi, c’è anche quello di Sergio FLOCCARI dal GENOA in prestito (55omila euro). L’attaccante calabrese, con 8 gol in 17 presenze, è uno dei principali protagonisti della salvezza biancoceleste e viene prontamente riscattato a giugno per 8,5 milioni di euro.

STAGIONE 2011/12 e 2012/13 – Siamo arrivati ai giorni nostri: nell’ultimo giorno di mercato, nell’ultimo secondo disponibile, la LAZIO preleva Antonio CANDREVA in prestito dall’UDINESE (per 500mila euro), che era a sua volta stato girato – a giugno –  con la stessa formula al CESENA dal quale “eredita” il diritto di riscatto per la metà fissato a 1,7 milioni di euro. Ai romagnoli invece la LAZIO cede Simone DEL NERO, che sarebbe andato in scadenza da lì a sei mesi, come contropartita. Dopo le iniziali difficoltà (dovute alla sua presunta fede romanista), l’esterno si impone con la maglia biancoceleste facendo intravedere le qualità messe in mostra negli anni di Livorno. Come da programma, al termine della stagione 2012/13 Claudio LOTITO versa nelle casse dei friulani la cifra pattuita, rimandando il discorso sulla totalità del cartellino di dodici mesi. Ora si è giunti al momento focale e, se in passato c’è sempre stata una cifra già concordata in precedenza, stavolta la formula della comproprietà impone una vera e propria trattativa. Ma la certezza viene imposta dai fatti: quando c’è da confermare chi si è ben distinto con la maglia della LAZIO, il presidente non si è mai tirato indietro. Ora deve riconfermarsi nuovamente per non perdere un vero leader, per cercare di ricompattare una piazza. Non può fallire, stavolta più che mai.

Daniele Gargiulo

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