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RIZZOLI deve un rigore alla LAZIO: ok l’involontarietà, ma non si può soprassedere su un duplice fallo di mano

LAZIO-NAPOLI, LA MOVIOLA – Tanti cartellini giallo estratti dal direttore di gara, tutti corretti, ma incombe la macchia del mancato penalty e della scarsa attenzione dei giudici di porta…

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La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu – Partita corretta sin da subito, il primo giallo arriva al 16′ ed è agli indirizzi di Cristian Ledesma che interviene in scivolata scomposta su Mertens. Il cartellino ci sta perché l’argentino va a forbice sull’avversario. Al 18′, dopo il dominio biancoceleste passa in vantaggio il Napoli con Higuain che sfrutta l’indecisione in marcatura di Radu e il buco di Berisha sul proprio palo. Al 30‘ rischia il cartellino Maggio, che atterra Keita sull’out di sinistra. Non è neanche fortunata la squadra di Pioli, che con Parolo di testa colpisce una traversa. Il giallo arriva per David Lopez che stoppa in maniera irregolare con una scivolata Keita Balde Diao. Errore pacchiano del giudice di porta che non assegna un calcio d’angolo evidente alla Lazio: Candreva infatti aveva tenuto il pallone nettamente in campo. Al 43‘ altro ammonito in casa Lazio, si tratta di Marco Parolo che va in maniera dura su Maggio: provvedimento corretto. I biancocelesti spingono ma non riescono a trovare il gol per difetti di precisione (vedi Cavanda) ma soprattutto per la sorte avversa. Termina dopo due minuti di recupero una prima frazione di gioco dominata a dir poco dai padroni di casa. Al 6 della ripresa proteste vivaci della Lazio per un tocco con il braccio in area napoletana. Dal replay si vede chiaramente che i tocchi con il braccio sono ben due di due difensori azzurri: si è d’accordo sull’involontarietà dei tocchi, ma non si può soprassedere su due falli di mano consecutivi che cambiano completamente e quindi ripetutamente la traiettoria del pallone. Rizzoli vede ma lascia giocare: andava assegnato il rigore. Dopo un paio di errori su due assegnazioni di corner, giallo estratto nei confronti di Mertens per simulazione. Il belga sente sfiorarsi con braccio da Biglia e si lascia cadere in area di rigore biancoceleste, Rizzoli giudica bene. Giallo anche per Keita Balde Diao, che trattiene a palla lontana Callejon: decisione giustissima. Al 33‘ anche Walter Gargano finisce sul taccuino dei ‘cattivi’ di Rizzoli per un fallo in ritardo su Parolo, ok anche qui. Tanti contrasti, tanti falli, il fischietto emiliano la controlla senza grossi patemi, ma la partita è letteralmente stregata per la Lazio, che nei cinque di recupero, ormai distrutta fisicamente, non riesce a pungere. 

IL VOTO – Match non incredibilmente difficile per Rizzoli, ma con tante ammonizioni. Praticamente tutti corretti i cartellini gialli estratti, c’è da segnalare qualche corner invertito e non assegnato con il giudice di porta poco attento. Si passa ora ad esaminare l’episodio clou, che è quello del duplice tocco di mano da parte di due difensori del Napoli all’interno della propria area dopo un cross di Keita. Si tratta di due interventi involontari, ravvicinati e uno conseguente all’altro, questo è il primo presupposto. L’altro però afferma che andrebbe definito con maggior chiarezza il significato e il concetto di ‘involontario’, dal momento che, senza esagerare, il 90% dei tocchi di mano in area di rigore sono non intenzionali. Davvero difficile che un calciatore tocchi di proposito il pallone con il braccio nella propria area conoscendo la conseguenza del gesto. Detto di questo difetto di regolamento (uno dei tanti), non si può soprassedere su un doppio fallo di mano in area di rigore, dal momento che cambia, modifica e interrompe in maniera netta la traiettoria del pallone, elementi questi che costituiscono una discriminante importante nei criteri dell’assegnazione di un calcio di rigore. D’accordo l’involontarietà, ma Rizzoli, che ha visto tutto chiaramente, doveva assegnare il calcio di rigore. Detto ciò, il voto cala vertiginosamente a 5, considerando anche la bassissima attenzione dei giudici di porta (confermata quindi la quantomeno dubbia utilità di questi assistenti addizionali).

Francesco Iucca

TWITTER: @francescoiucca

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