RASSEGNA STAMPA. Zarate, gli alibi non esistono più

Pubblicato 
lunedì, 07/01/2013
Di
Redazione
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CORRIERE DELLO SPORT (S. Chioffi)  Ora basta. Mauro Zarate può continuare a litigare con gli allenatori e a recitare la parte dell’incompreso ma questo è solo il suo modo per scaricare le colpe e giustificare se stesso, provando a nascondere limiti e fragilità. Ora deve crescer. Ma ciò che Zarate non può permettersi,è di mancare di rispetto alla Lazio e ai suoi tifosi come ha fatto su twitter («per un anno farò il pastore a Formello» ). Un’insolenza che aiuta a capire quanto Zarate sia ancora distante da quel senso di responsabilità e dal mondo Lazio. Sono tre anni che l’argentino sbaglia partite e dribbling, atteggiamenti e comportamenti, trovando sempre un rifugio di comodo nei suoi rapporti con i tecnici.  Adesso, dopo un’altra mezza stagione vissuta così l'Argentino vuole scappare dalla Lazio e da Roma alle sue condizioni. L’attaccante si avvicina alla soglia dei ventisei anni senza essere cresciuto e senza traguardi. Perché la prospettiva di andare via ora o a parametro zero tra diciotto mesi non può costituire per Zarate il primo traguardo. La priorità deve essere, invece, quella di recuperare un rapporto con la gente laziale che l’ha difeso e amato. C'è ancora una speranza: chiedere scusa andando alla stadio ad applaudire mister e compagni. Rispetto e maturità: questo serve per cambiare

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