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Draghi: “Insufficienze agro-alimentari? Importeremo da altri paesi. Sul gas…”

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ITALIA DRAGHI CONFERENZA STAMPA – Al termine della ‘Conferenza di Versailles’ il Premier italiano Mario Draghi si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle varie domande.

Le parole di Mario Draghi in conferenza stampa

“Per sopperire al gas russo l’Italia è già attiva. L’altra direzione è quella della sostituzione di fonti fossili con rinnovabili: questa è l’unica strada su cui puntare nel lungo periodo. Ora occorre fare molto di più in questa situazione per aumentare visibilmente gli investimenti in quest’area. Il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato per attivare sei campi eolici e altre fonti rinnovabili. Quindi le cose si stanno muovendo, ma il procedimento autorizzativo è ancora molto lento, sia a livello comunitario che nazionale. Su questo punto la Commissione ha detto che aiuterà gli stati membri”.

Tetto al prezzo del gas: le parole del premier italiano

“Il secondo pilastro è quello di introdurre un tetto di prezzi al gas. Questo è argomento complesso e io credo che questo possa avere qualche effetto. Su ciò ci son pareri vari e quindi la Commissione al prossimo Consiglio Europeo presenterà un rapporto su come diminuire il contagio tra gas e resto dell’elettricità, con pro e contro”.

Energie rinnovabili e gas

“Il terzo pilastro, in parte connesso al precedente, è quello di staccare il mercato dell’energia elettrica da fonti rinnovabili da quello del gas. Come voi sapete, oggi c’è un solo prezzo: questa è la causa principale della lievitazione delle bollette”.

La tassazione degli extra-profitti

“Il quarto punto è la tassazione degli extra-profitti delle società elettriche. La stima della Commissione è che attraverso questo possa arrivare un gettito di circa 200 miliardi. Questa è certamente una fonte a cui guardare con molta attenzione. Da quel che ho sentito molti paesi membri pensano di perseguire questa strada”.

Le insufficienze agro-alimentari

“Le insufficienze agro-alimentari? Qui una delle risposte che viene data è che occorrerà importare da altri paesi come USA, Canada e Argentina. Tutto questo genera la necessità di una considerazione su tutto l’apparato regolatorio giustificato dalla situazione di emergenza”.

La difesa comune dell’Unione Europea

“Sulla difesa è stata discussione breve ma interessante. Quello che ha citato Borrell è che l’UE spende tre volte quello che spende la Russia. Francamente è un dato sorprendente. Quindi quello che noi dobbiamo ora raggiungere è un coordinamento di gran lunga migliore di quello che è oggi. Ci sono molti campi su cui si è deciso di proseguire insieme”.

La situazione macro-economica dell’Italia e dell’Europa

“Sulla situazione macro-economica la discussione è stata altresì interessante. L’Europa continua a crescere, ma questa incertezza provoca preoccupazioni per il futuro e quindi detta l’agenda di politica-economica per i prossimi mesi. Gli obiettivi sono molto grandi: secondo i calcoli della Commissione e assumendo che la mancanza sia lo 0,6% del PIL dell’UE, il fabbisogno finanziario è da 1,5 a 2/3 trilioni di euro. Questo per metterci in regola con le promesse sottoscritte alla NATO. Ovviamente i bilanci nazionali non hanno questo spazio, perciò bisogna trovare un compromesso su dove trovare queste risorse. La discussione quindi continuerà. E’ chiaro che se l’economia dovesse indebolirsi perché ci sono sanzioni, mancanze di materie prime, incertezza sui mercati finanziari, in quel caso occorrerà una convincente risposta delle politiche di bilancio, che ripeto non può venire dai bilanci nazionali ma dall’Europa“.

Esclusione Russia da WTO

“Che impatto rischiamo di avere? Le sanzioni che abbiamo già adottato sono molto pesanti e, soprattutto, sono state adottate da tutti i paesi membri senza esitazioni. Queste possono diventare ancora più pesanti ma bisogna essere già consapevoli che hanno un impatto sia sulle famiglie che sulle imprese”.

Delusione Ucraina per la mancata adesione in UE

“Nessuno si aspettava un linguaggio per un’immediata adesione perché non è nel nostro trattato. C’è una grande disponibilità e determinazione da parte di tanti, ma c’è una notevole cautela da parte di altri ancora. Perché? Perché queste sono procedure fondanti dell’Unione Europea. Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento sarebbe di grande aiuto, nello stesso tempo capisco le cautele. L’Italia è a sostegno dell’Ucraina anche in questo, sempre però nel rispetto del trattato”.

Sanzioni e possibile allargamento guerra

“Le sanzioni sono state applicate proprio per evitare un allargamento del conflitto militare. Questo è importante, ma è importante anche sostenere l’economia per far fronte al sostenimento di queste sanzioni”.

Sull’economia di guerra

“Dobbiamo prepararci a un’economia di guerra, ma non lo è ancora: specialmente per il cibo. Alcuni allarmi sono grandemente esagerati. La risposta è ri-orientare le nostre forme di approvvigionamento verso altri posti: questo significa costruire nuove relazioni commerciali come stiamo facendo nel campo dell’energia”.

Sull’immigrazione

“Nel caso dell’incontro col ministro polacco abbiamo parlato dei flussi migratori. Una delle cose che ci siamo detti è che il terzo settore è fondamentale. In Italia l’autorità che sta gestendo molto bene l’immigrazione è la Protezione Civile. Come sapete questo flusso riceve numerose tutele dal governo senza bisogno di far domande: è inserito automaticamente in un canale diverso rispetto ad altri flussi”.

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