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CONFERENZE STAMPA

LAZIO-CHIEVO. La conferenza stampa di PETKOVIC: “Contestazione tifosi? Devono avere fiducia in noi. KEITA potrebbe presto avere una chance” (FOTO E VIDEO)

Le parole del tecnico alla vigilia della sfida contro i clivensi: “Siamo all’80/90% …”

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NOTIZIE SS LAZIO – Alla vigilia della sfida tra Lazio e Chievo, VLADIMIR PETKOVIC incontra la stampa nella conferenza di rito. Il tecnico bosniaco, dopo la pausa per le nazionali dovrà cercare di voltare pagina dopo il pesante ko con la Juventus.

LE PAROLE DEL TECNICO IN TEMPO REALE

Adesso che è finito il mercato possiamo fare un bilancio, è soddisfatto?L’ obiettivo rimane la Champions visto come si sono completate le altre?
“Cambia poco. Non è il momento, no è opportuno fare commenti sul mercati, ne sono stati fatti pure troppi e sono stufo. Io mi concentro con la mia squadra sul nuovo obiettivo. Adesso il mio obiettivo è ritrovare la Lazio che  gioca con piacere e con tanta convizione  eche fa tutto per dare tutto e per vincere le partite”

Tante assenze cambierà qualcosa sul sistema del gioco?
“Non credo. Ripeto per la centesima volta che il sistema è irrilevante, importante è come funzionano i giocatori insieme e lì abbiamo fatto qualche errore nelle partite precedenti. Dobbiamo trovare un equilibrio tra vincere e perdere e cercare di proseguire per costruire una scia positiva”

Ha la sensazione che l’entusiasmo della vittoria della Coppa Italia sia svanito, il botta e risposta Lotito-Tifosi. Teme che questo effetto sia svanito per l’entusiasmo?
“Meglio così, almeno torniamo con i piedi per terra e ripartiamo da -1 e dimostriamo i nostri valori. Prima c’era troppo entusiasmo e ne abbiamo subito. Abbiamo avuto tre jolly in mano e adesso giochiamo con le nostre carte che sono buone”

Biglia domani in panchina? Gonzalez e i nazionali?
“Per BIGLIA valutiamo oggi, se non si allenerà non sarà convocato. Per una partita non voglio rischiare un altro giocatore. Gonzalez l’ho visto ieri, è stanco e non al massimo della forma  ma questo tocca a chi fa viaggi lunghi in nazionale. Se da un parte non si allena pesantemente come noi, se gioca 90 minuti va bene perché recupera. Questi viaggi pesano tanto, ma sono abituati non sono le scuse. Chi gioca deve dare il massimo”

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Prime impressioni su Berisha?
“L’ho visto poco, giusto due o tre partitelle. Si vede subito, dimostra carattere e valore, bel fisico per il portiere. Bene per il futuro e per il presente da supporto a Marchetti che è il numero uno non solo da noi. Faranno una bellissima coppia e formano un bel trio con un giovane come Strakosha formano un bel trio. Su questo punto sono soddisfatto e sono sicuro che quando avrà la possibilità di giocare farà bene.”

Felipe Anderson come sta e domani potrà esordire?
“Per Felipe più o meno lo stesso discorso di Biglia, un po’ diverso. Devo parlare con lui. Ha ancora qualche dolorino, non è ancora pronto e conosciamo le caviglie. Ha lavorato con la squadra e conosciamo le qualità, ma non forziamo e rischiamo”

Potrebbe essere l’occasione per Keita? “Non solo. Sta migliorando anche il supporto dei compagni che si deve meritare. L’importante è che continui a migliorare e lavorare. Domani, dopodomani o tra quattro giorni potrebbe avere una occasione”

Un anno fa la Lazio volava quando nessuno la conosceva ora zoppica cosa è cambiato?
“Io non sono cambiato. La Lazio non zoppica, abbiamo fatto due partite contro i Campioni d’Italia una in casa e una fuori. Tutto questo disfattismo intorno a noi non lo vedo. Meno male che riusciamo con la forza mentale a portare lo spirito dentro il gruppo. Noi siamo questi che portiamo la croce e vogliamo anche cantare ora”

Ai tifosi meno entusiasti cosa si sente di dire in questo momento?
“Di rimanere tranquilli e fiduciosi che noi siamo i primi a metterci in discussione se le cose non vanno bene, ma per ora è tutto ok”

Lei non ama parlare dei moduli, le faccio una domanda tecnica-tettica. Abbiamo visto delle differenze con lo scorso anno. Perché? Cercava qualcosa in attacco? Ha avuto riscontri?
“Cambiando interpreti cambia anche interpretazione del gioco. Non vedo così tante differenze in tutto questo. Se Candreva parte esterno e viene interno o parte interno e poi va esterno cambia poco. Nelle prime 15 giornate dell’anno scorso Mauri e Candreva si scambiavano posizione e andava tutto bene Se vediamo i gol subiti li abbiamo subiti su errori banali di concentrazione. Dobbiamo trovare giusta determinazione  e concentrazione anche individuale per 90 minuti. Con le squadre come la Juventus ogni errore lo paghi e noi abbiamo pagato ogni errore non sfrttando i nostri pregi. Con la Juventus abbiamo fatto 17 tiri in porta e nessuno penso ci sia riuscito anche in Champions e più di metà nella porta. Non era tutto negativo, Abbiamo pagato care certe ingenuità.Ritroviamo una Lazio che soffre, ma che impone il proprio gioco e  che si diverte sul campo”

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Candreva portato avanti ha portato vivacità in attacco per quello ha tirato di più. Domani dove giocherà?
“Candreva in Nazionale gioca in posizione più centrale uno più due a raggio d’azione a scelta libera. Io preferisco quando cinque o sei vanno in avanti e si scambiano dando profondità e non danno punti di riferimento. Dove finisce l’azione o inizia è meno importante. Candreva ha dimostrato che può e sa muoversi con qualità”

Che partita si aspetta contro il Chievo, ha esterni veloci che si chiudono e ripartono bene?
“Una partita molto tosta, dobbiamo essere presenti mentalmente perché abbiamo anche una tradizione negativa. Lo scorso anno abbiamo fatto 90 minuti di pressione sul Chievo e abbiamo subito gol su un rilancio. Dobbiamo essere bravi a metterli in difficoltà e avere una difesa preventiva essendo una squadra brava a ripartire. Dobbiamo essere al 100% della concentrazione, per domani sono fiducioso e credo in questi uomini che ho a disposizione”

Due settimane fa disse che c’erano molti rebus nella squadra? Sono stati risolti?
“Si, quelli principali erano nella testa e ho cercato di curarli che dalla testa poi si vedono sul campo. Portare dallo spogliatoio sul campo la determinazione. Rimanere 90 minuti positivi, volere sempre di più e restare positivi e volere di più e concedere di meno”

La percentuale di forma della squadra e dove potrebbero esserci i maggiori margini di crescita?
“In tutti i reparti e in tutti i sensi. L’inserimento dei nuovi quando si costruisce il gioco. Sicuramente, la capacità di cambiare ritmi di gioco, ogni tanto rallentare il goco e avere il possesso di palla più qualitativo. La velocità di azione e la concretezza davanti alla porta. La concentrazione individuale. Percentuale? Difficile da dire.  Ho avuto solo ieri tutta la squadra. Non siamo al massimo, ma siamo tra l’80 e il 90 %”

LAZIONEWS.EU SEGUE LA CONFERENZA IN TEMPO REALE

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