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CONFERENZE STAMPA

Cataldi: “Domani partita tosta. Stimolante giocare per Sarri”

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LAZIO CONFERENZA STAMPA CATALDI – Alla viglia di Napoli – Lazio, sfida valevole per la 14^ giornata di Serie A, Danilo Cataldi è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti presenti. Tra i temi trattati dal centrocampista laziale il Napoli, l’esordio, Immobile ma anche la Nazionale e gli spareggi verso Qatar 2022.

La conferenza stampa di Cataldi

“Ho avuto modo di vedere Jorginho in Nazionale, ma fare paragoni è azzardato. Io faccio questo ruolo da troppo poco tempo. Devo migliorare tanto e sto lavorando per farlo. E’ un ruolo difficile: il mister è una persona che chiede molto e quindi sto cercando di fare il meglio per aiutare la squadra”.

L’esordio contro il Napoli: il ricordo di Cataldi

“Rivedo 7 anni, più o meno. Ho fatto l’esordio qui all’Olimpico contro il Napoli: è stata una bella emozione. Son passati tanti anni, tante cose sono accadute: ora viviamo il presente. Andremo a Napoli per fare la nostra partita, cercando di imporre il nostro gioco e vediamo come va”.

Sullo stato di forma della squadra

“Penso che la squadra abbia fatto due buone partite. Anche contro la Juventus. Poi degli episodi hanno spostato la gara verso canoni più addetti a loro. Giovedì invece abbiamo fatto un’ottima partita: andare in Europa è sempre complicato, quindi vincere 0-3 e passare il turno è stata un’ottima cosa. Cerchiamo di continuare così”.

Cataldi parla di Ciro Immobile

“Ciro lo conosciamo tutti. Al di là dei numeri che parlano da soli, penso sia un giocatore che porta entusiasmo: sappiamo tutti quello che ci può dare. Anche quando vai a giocare contro le altre squadre, loro sanno che Immobile al minino errore può punirli: questo è positivo per noi”.

L’importanza di Napoli – Lazio

“Do un peso importante a Napoli – Lazio. Sicuramente è una partita tosta: il Napoli, insieme al Milan, ha dimostrato di giocare e far punti. Noi siamo in un momento di crescita, ma siamo ancora al 50/60% di quello che possiamo diventare”.

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Il sorteggio dell’Italia

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“Ieri ho visto il sorteggio: prima di un’eventuale sfida al Portogallo, ci sarà la Macedonia e sarà importante vincere. Per le tempistiche si va in strade complicate: quando si parla di Nazionale e calendari è sempre problematico. Noi siamo rientrati ieri tardi, oggi ripartiamo, domani giochiamo e giovedì avremo un’altra partita. Purtroppo il calendario è questo. Speriamo comunque che il tempo basti a portare l’Italia al Mondiale”.

Gli obiettivi di Danilo Cataldi

“In questi anni ho sempre avuto l’obiettivo di diventare un giocatore importante per la Lazio: è quello che ho sempre voluto. Il percorso è stato complicato, ora sto raccogliendo qualche frutto ma è ancora niente perché non ho fatto 100 partite consecutive con la Lazio. L’obiettivo è sempre la partita dopo. Io lavoro quotidianamente e penso partita dopo partita”.

In quali aspetti migliorare: l’analisi di Cataldi

“Personalmente sto cercando di migliorare in tutti gli aspetti. Quello che chiede il mister è un ruolo da fulcro della squadra. Sto vedendo video e lavorando: ci sono tanti piccoli aspetti da migliorare. Io ad esempio ho qualcosa in meno nella fase difensiva”.

Napoli – Lazio: il precedente del 2015

“La partita del 2015 la ricordo benissimo. Era il mio primo anno, fu una partita piena di emozioni. Sinceramente dopo esser tornato dalle esperienze che ho fatto fuori non credo di esser cambiato più di tanto, ho sempre dato il massimo. Normale che giocando capisci situazioni che in allenamento non si verificano e la fiducia cresce, anche grazie all’alchimia con i compagni. Devo continuare così”.

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Pioli, Inzaghi e Sarri: gli allenatori di Danilo Cataldi

Pioli, l’allenatore che mi ha fatto esordire, per me è come un padre. Lui mi ha aiutato tanto e mi dispiace non avergli dato di più il secondo anno, quando ebbi qualche problema non dettato dal campo. Inzaghi è un allenatore che ti fa stare bene: è competente, trova sempre il modo di essere positivo ed essendo stato qui così tanti anni ti dava quel qualcosa in più nel momento importante. Sarri, inutile che ve lo dica, è uno dei migliori allenatori a livello internazionale. E’ stimolante giocare per lui perché puoi imparare sempre molto”.

Sugli obiettivi di squadra

“Ragiono partita dopo partita. Penso che anche i miei compagni lo facciano. Dopo aver cambiato allenatore e idee, è normale che l’obiettivo non può essere a lungo termine”.

L’alchimia con Luis Alberto e Sergej

“Non c’è un segreto. C’è la disponibilità da parte di tutti a fare qualcosa in più, la voglia di capire i tempi e fare uno step in più”.

La crescita di Cataldi

“Un momento preciso non c’è stato. Ho fatto il ritiro in un altro ruolo, poi insieme al mister abbiamo deciso di provare lì. E’ stato un susseguirsi di buone prestazioni, risultati e quant’altro. Sinceramente però non mi sento un titolare: se gioco è perché il mister pensa che io possa essere utile. Una cosa che mi sono conquistato durante gli allenamenti. C’è sempre una competizione positiva tra me Lucas Leiva ed Escalante“.

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