CORONAVIRUS SERIE A - La diffusione del Coronavirus ha stravolto piani e calendari di tutti i tornei sportivi e rischia di compromettere anche il regolare svolgimento dei prossimi campionati. A tenere banco, in questi giorni, è la situazione del pubblico negli stadi. La politica del pallone si interroga su quale decisione prendere in merito alla riapertura ai tifosi degli impianti. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano e Direttore Sanitario dell’Istituto Galeazzi, è intervenuto sul tema ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Il Prof. Pregliasco sulla diffusione del Coronavirus
"I contagi tra i calciatori rappresentano un andamento normale se applicato a ciò che sta accadendo nella nostra società. I calciatori hanno viaggiato, si sono spostati e hanno corso il rischio di essere contagiati. Le occasioni di essere contagiati ora sono più aderenti al mondo giovanile perché si sposta maggiormente e ha più opportunità di entrare a contatto con diverse persone”.
Riapertura degli stadi
"Credo che in questo momento non ci siano le condizioni. Non si tratta di andare a teatro o al cinema dove si resta in silenzio e seduti. Allo stadio c’è una commistione nella natura stessa del tifo, un movimento naturale nel seguire una partita. Il mondo del calcio è anche più fragile di altri perché è fatto di viaggi e incontri fisici. Per questo deve avere tanto buonsenso”.