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BIGLIA VS CIGARINI, l’intelligenza al servizio della squadra

LAZIO-ATALANTA, IL FACCIA A FACCIA. Ambedue i centrocampisti padroneggiano questa qualità, ma possono sfruttarla solo quando dispongono di una buona condizione fisica…

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BIGLIA CIGARINI FACCIA A FACCIA

 

LAZIO-ATALANTA. IL FACCIA A FACCIA: BIGLIA VS CIGARINI
La LAZIO è chiamata a dare continuità alle due ultime vittorie in campionato provando a portare a casa altri tre punti nella sfida domenicale contro l’ATALANTA. Decisivi, ai fini del match, saranno le due menti creative del centrocampo: BIGLIA e CIGARINI. Dopo un avvio stentato, dovuto ad alcuni fastidi muscolari e allo scarso rendimento dell’intera squadra sotto la guida PETKOVIC, il centrocampista sudamericano in questo 2014 è riuscito finalmente a prendere tra le mani il timone della squadra, insieme a Ledesma, mostrando tutte quelle qualità che gli hanno permesso di diventare “leggenda” nell’ANDERLECHT e di conquistarsi il pass per il Mondiale brasiliano con la maglia dell’Argentina. Non solo qualità è ciò che offre il numero 5 biancoceleste, ma anche un’ottima dose di quantità che gli permette di disimpegnarsi bene in ogni zona del centrocampo. L’argentino ha dimostrato di avere non solo velocità di pensiero, ma anche tanto spirito di sacrificio. La sua caratteristica più importante rimane, però, l’intelligenza tattica che gli consente di non sbagliare appoggi in fase di costruzione e di farsi trovare sempre sulla linea del passaggio degli avversari in fase difensiva. Dote che condivide con il suo dirimpettaio nerazzuro CIGARINI. Anche lui è un giocatore completo, sa interpretare al meglio il ruolo di playmaker basso e ha la stessa qualità di BIGLIA: quell’intelligenza tattica, merce preziosa per ogni allenatore. Il problema è che se viene a mancare la condizione fisica, diventa difficile sfruttare al meglio questa qualità perché si perde lucidità e gli errori diventano inevitabili. Ecco perché l’argentino ha fatto fatica nei primi mesi della sua avventura biancoceleste. Ecco perché il NAPOLI non ha mai creduto in CIGARINI: facendolo partire sempre dalla panchina, non è mai riuscito a trovare la condizione per riuscire a sfruttare questa sua caratteristica. I due arrivano al match di domenica in ottime condizioni: BIGLIA sta giocando con continuità, mentre il centrocampista italiano è andato in panchina nelle ultime due gare dell’ATALANTA, ma il gol vittoria nell’ultima giornata segnato al minuto 85’, 2 minuti dopo il suo ingresso in campo, ha sancito definitivamente la sua ritrovata verve.

LUCAS BIGLIA
Nato il 30 gennaio 1986 a Mercedes in Argentina, LUCAS BIGLIA inizia la sua carriera professionistica nell’ARGENTINOS JUNIORS esordendo il 1 luglio 2004. Veste questa maglia fino al 2005 quando passa all’INDIPENDIENTE, rimasto colpito dalle sue ottime prove nel campionato sudamericano Under 20. È nel luglio 2006 che la sua carriera subisce la svolta decisiva quando viene acquistato dall’ANDERLECHT. Dopo un primissimo inizio di stagione difficile, riesce a ritagliarsi sempre più spazio, diventando titolare inamovibile grazie a tanti assist, molto quantità e a una regia sempre lucida arrivando a vincere il suo primo campionato belga. Nella sua seconda stagione vince la Supercoppa nazionale e la coppa di BELGIO. Ormai titolare inamovibile, dirige le trame di gioco dell’ANDERLECHT con tanta qualità abbinate sempre a un numero notevole di assist. Indossa già dal 2007-08 la fascia di capitano che porterà sino a giugno 2013. Nei suoi sette anni in BELGIO vince quattro campionati, 1 coppa del Belgio e quattro Supercoppe nazionali. In totale sono 287 le presenze, 16 i gol e 49 gli assist regalati ai compagni. Il 23 luglio si trasferisce alla LAZIO: per ora un totale di 22 presenze, 1 gol e 2 assist in stagione.

LUCA CIGARINI
Nato a Motericchio Emilia il 20 giugno del 1986, Luca CIGARINI cresce nelle giovanili del PARMA che lo manda in prestito alla Sambenedettese nella stagione 2004-05, dove si mette in mostra realizzando 4 reti in 33 gare. Dopo la parentesi positiva a San Benedetto del Tronto, il PARMA decide di puntare su di lui e lo fa esordire in Serie A il 17 settembre del 2005. Nel 2005-06 si ritaglia il suo spazio con gli emiliano scendendo in campo 17 volte.  14 presenze in più per lui nella stagione successiva, comprese le coppe, prima dell’ottima annata 2007-08 dove mette assieme 31 presenze condite da 3 gol e 3 assist. Nell’agosto del 2008 l’ATALANTA ne acquista la comproprietà e gli affida le chiavi del centrocampo. Non è un grande campionato per lui, anche a causa di un brutto infortunio al ginocchio che lo tiene fuori dal rettangolo verde per 3 mesi. Al termine della stagione lo score dice comunque 23 presene, 3 gol e altrettanti assist. Il 3 luglio 2009 sembra arrivare la svolta positiva della carriera con il passaggio al Napoli con lui titolare inamovibile di Mister Donadoni. Ma, con l’avvento di Mazzarri a gennaio 2010 finisce nel dimenticatoio. L’anno successivo va in prestito al Siviglia ma mette assieme solo 6 presenze in campionato, 18 comprese le coppe. Riparte da Napoli nel 2011, ma con Mazzarri non va d’accordo e viene girato in prestito all’Atalanta, dove torna il signore del centrocampo. Ottime le sue due ultime stagioni a Bergamo, quest’anno per lui  26 presenze 32 gol e e già 7 assist compresa la coppa Italia.

Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico


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