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Conte: “Voglio che i tifosi mettano la maglia blu”

ITALIA -SVEZIA – Queste le parole del ct a fine gara…

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ITALIA -SVEZIA – L’Italia sfata la maledizione della seconda partita dopo 16 anni. Dopo la vittoria degli azzurri grazie al gol di Eder, Conte, commenta la prestazione della squadra:

CONTE A RAI SPORT

“E’ stata una partita difficile, una gara dura. Nel primo tempo abbiamo fatto più fatica, loro erano bravi a coprire gli spazi e arrivavano prima di noi. L’Italia, però, non ha mai concesso nulla e le occasioni le abbiamo avute noi. Partita tosta, lo sapevamo, ma pensiamo positivo. Iniziamo a pensare che dopo due partite siamo passati agli ottavi di finale. Ho visto un po’ di ansia nei ragazzi, hanno sbagliato un po’ troppo. Il passato non si può dimenticare, soprattutto se brucia visto quanto accaduto due anni fa, ma oggi sono stati bravi a colpire nel modo giusto”.

CONTE IN CONFERENZA STAMPA

Sugli ammoniti: “Dispiace per Buffon, perché c’è stato un misunderstanding fra Chiellini e Bonucci perché volevo che giocassimo la palla, Buffon voleva tirarla. Ha preso l’ammonizione Gigi, ci sono questi gialli e ce li teniamo”.

Sul talento: “Penso che la forza di questa squadra è conoscere pregi e difetti, sappiamo tutto. Questa è una base di partenza per mantenere i piedi per terra. Detto questo noi la terza gara la vogliamo vincere, non farò del turnover ma spero di trovare giocatori che portino alla vittoria”.

Sulla qualificazione: “Per noi è fantastico, c’è la possibilità di lavorare, di dare spazio ai calciatori che meritano di giocare per ciò che fanno in allenamento, sia in campo che fuori. In più abbiamo raggiunto un obiettivo che è stato messo in discussione. Ci dev’essere grande passione, soprattutto ai nostri tifosi in Italia… Nelle gare vorrei che i nostri tifosi mettano la maglia blu, che trasferiscano un’immagine bella. Vedere gli altri con queste maglie tutte gialle è bellissimo. Oggi c’erano nove mila tifosi ma sparsi”.

Sui momenti di difficoltà: “Questo gruppo, compreso io, sente molto la maglia, la responsabilità di rappresentare un paese. Il momento non è felice, è inevitabile che nel primo tempo ci fosse un po’ di ansia, giocavamo alle tre, faceva caldo, la palla non viaggiava… Questo ha favorito la Svezia. Poi siamo stati bravi a trovare le soluzioni. La squadra è sempre stata ostica, abbiamo preso la traversa, fatto gol, creato situazioni da sfruttare. Siamo partiti con le ruote sgonfie”.

Su Eder: “Non solo lui, tanti altri calciatori sono stati messi in dubbio, come scelte. A me interessa scegliere le persone per come vedo, con i miei occhi, al di là di dove giochi. Scelgo chi può dare una grossa mano alla nazionale. Lui è stato determinante nelle qualificazioni e ci auguriamo che continui così. Quando mi riferisco all’autostima mi riferisco soprattutto a chi è stato bistrattato.”

Sulla partita e sui sentimenti: “Innanzitutto penso che ci debba essere grande soddisfazione da parte di tutti, in pochissimi avrebbero pensare alla nostra qualificazione agli ottavi dopo due partite. In molti avevano messo in dubbio il passaggio del turno, passare è una grandissima soddisfazione. Lo meritano i ragazzi, soprattutto dopo il primo tempo c’era qualcuno ansioso. Qualche scheletro portato dietro ha condizionato. La Svezia è stata molto fisica, noi non siamo stati lucidi nella maniera giusta però penso che non abbia mai tirato in porta, Buffon non ha fatto una parata. Se loro ci hanno limitato vuol dire che abbiamo quel rispetto che in pochi ci concedevano”.

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