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CATALDI: “Pioli è entrato nel cuore di tifosi e giocatori. La vittoria più bella? Riportare i laziali allo stadio!”

Il biancoceleste di ritorno dall’Europeo U21: “Fare esperienza e giocare ti forma anche come uomo…”

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NOTIZIE LAZIO – Una luce, un bagliore di lazialità pura. Questo è stato e sarà Danilo Cataldi per i tifosi biancocelesti, soprattutto dopo una stagione in cui il centrocampista classe ’94 ha dimostrato di poter crescere e prendere in mano la Lazio. Intanto si è ‘accontentato’ di dominare la mediana della nazionale azzurra under 21 all’Europeo di categoria, concluso però con la cocente eliminazione. Di ritorno dalla Repubblica Ceca, Cataldi si è concesso ai microfoni dell’emittente radiofonica ufficiale biancoceleste, ‘Lazio Style Radio 89.3’.1

Al di là dell’esito finale, come è andata l’esperienza dell’Europeo U21?

“E’ stata sicuramente una bella esperienza, far parte della Nazionale è veramente bello. Peccato davvero per il risultato, soprattutto perché sapevamo di essere una squadra forte. C’è rammarico per aver perso semifinale e Olimpiadi, ma l’esperienza negativa fa sempre crescere”.

Tanti commenti positivi sulle tue prestazioni, nonostante l’esclusione all’esordio. Lo senti l’affetto del popolo laziale?

“Sono molto contento di questo e del bel clima che ho intorno. L’Europeo è una competizione che si gioca a fine stagione, c’è tanta stanchezza e i ritmi sono alti. Siamo stati anche un po’ sfortunati. Va sottolineato che c’è e c’è stato sempre un grande gruppo in questi due anni. Personalmente ho letto che questa Nazionale non andava, ma siamo andati forti sempre, la gente spesso se lo dimentica”.

Che ne pensi di Belotti? Sembra davvero un profilo con una buona prospettiva…

E’ un buon attaccante e può diventare un ottimo attaccante. E’ completo, dà sempre il massimo e dentro l’area sa fare male. Le società spesso cercano altri giocatori stranieri, in Italia c’è la tendenza a sottovalutare i giovani italiani. Portogallo e Inghilterra hanno giocatori che hanno fatto 13 presenze in Nazionale maggiore e anche partite in Champions League. Secondo me i giovani italiani valgono, anche se il nostro campionato ha perso nomi importanti. Emergere non è facile”.

Quanto sono importanti le permanenze di Pioli e Klose per la Lazio?

“Il mister se lo è meritato. Dopo due stagioni così e così lui è entrato nel cuore di giocatori e tifosi. Poi riportare la gente allo stadio è stata la vittoria più bella, insieme al terzo posto e la Champions: tutto questo è soprattutto merito suo. Per quanto riguarda Miro sono molto contento che rimanga, lo vedo tutti i giorni, parlarne ora è quasi riduttivo. Giocarsi insieme è già tanto, viverci accanto è una cosa stupenda”.

Un anno fa hai detto che con 15-20 partite saresti stato contento. Alla prima stagione alla Lazio hai fatto 21 presenze. Sei soddisfatto ora?

“L’inizio è stato un po’ travagliato. Giovane, con tanta voglia di fare, ma sempre fermo per gli infortuni. Poi grazie anche ai miei compagni sono riuscito a fare tante presenze: io sempre a disposizione e loro sempre pronti a darmi una mano per crescere. Mi è mancato il gol, lo cerco, speriamo che nella prossima stagione ne arrivi più di uno”.

Il gol più bello della stagione della Lazio?

“Il gol di Candreva contro l’Empoli e sicuramente qualche gol di Felipe. Forse quello più bello non me lo ricordo, ma quello più difficile è sicuramente la rete di Anderson contro l’Inter a Milano”.

Il tuo assist a Torino per Klose è stato votato dai tifosi come il secondo della stagione, dopo quello di Felipe a Mauri nel derby…

“Mi fa molto piacere, era il giorno del mio rientro. Anche quello di Felipe contro la Sampdoria all’Olimpico però è stato veramente bello”

L’inizio della stagione vi vedrà impegnati in Supercoppa e preliminare di Champions. Il primo pensiero?

“La prima partita ci permetterà di giocare per un trofeo: è sempre importante per crescere e speriamo di non ripetere la finale di coppa Italia, che psicologicamente ha influito molto. Poi il preliminare di Champions… beh vediamo contro chi dovremo giocare, saranno due partite molto delicate”.

Un giudizio sulla stagione della Primavera e un consiglio per questi ragazzi?

“Peccato per la finale scudetto, ma durante l’anno i ragazzi si sono tolti tante soddisfazioni: dalla Supercoppa alla finale di coppa contro la Roma. La finale poi persa ai rigori fa sicuramente male, ma devono essere molto soddisfatti. Poi il mio amico Pollace se la cava malissimo ai rigori, ci ha fatto uscire pure al Viareggio (ride ndr). Direi che fare esperienza e giocare ora è fondamentale: oltre al calciatore forma la persona e l’uomo. Se la società non li ritiene pronti per la prima squadra è giusto andare in prestito, lontano da casa si fanno grosse esperienze”

Cosa farai in vacanza?

“Sto un po’ con i miei genitori, me li godo un po’ dato che a casa non ci sono mai… poi una settimana di vacanza la farò sicuramente”

(CONTINUA)

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