Luiz Felipe: "La Lazio è tutto per me, vogliamo la Champions! Leiva? Come un papà"

Pubblicato 
giovedì, 22/03/2018
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

LAZIO LUIZ FELIPE - Non poteva che festeggiare nel migliore dei modi il suo compleanno Luiz Felipe, entrato ormai nel cuore dei tifosi biancocelesti. Il brasiliano, a poco a poco, si è conquistato la fiducia di Inzaghi e addetti ai lavori, diventando una certezza della difesa laziale con tanto di rinnovo fino al 2022. Poco prima della seduta odierna d'allenamento, il giovane classe '97 ha rilasciato un'intervista ai microfoni del canale ufficiale biancoceleste: ecco cosa ha detto.

COMPLEANNO - "Sono diventato vecchio, dopo i ventuno anni il tempo passa veloce" (ride, ndr). Luis Alberto mi ha detto che devo pagare la cena, vediamo un giorno quando siamo liberi e lo farò".

SEGRETO - "Io devo lavorare sempre, l'ho fatto in Brasile e anche quando sono arrivato qui sono andato a Salerno. Ho imparato molto, penso che non devo fermarmi e devo continuare a lavorare."

(QUASI) TITOLARE - "So che avrei dovuto aspettare il mio momento. Il mister adesso mi sta facendo giocare, devo continuare a fare quello che sto facendo. Radu, de Vrij, Hoedt, Basta, Caceres mi hanno tutti aiutato molto."

GLI ALTRI - "Guardando de Vrij, Bastos, Wallace, ho imparato molto da loro."

LAZIO NELLE SCUOLE - "Sono stato felice di andare, è stata la mia prima volta nelle scuole con i bambini, sono tornato anche io indietro nel tempo. Sentire quel calore e quell'entusiasmo dà ancora più carica."

GLI INIZI  - "Ho iniziato in una squadra piccola della mia città, lì non c'era un buon campionato. Dopo la mia squadra è andata a fare un'amichevole con una squadra più importante, io ero il più giovane: ho giocato 8' minuti, il presidente della squadra avversaria mi ha visto e ha detto che mi voleva con loro. Da lì è iniziato tutto."

RIGORE SBAGLIATO - "Mi dispiace per quel rigore, ma si deve andare avanti".

LA LAZIO - "La Lazio per me oggi è tutto, mi ha aperto la strada per mostrare il mio valore. Devo fare tanti anni qui perché mi piace molto questa città, voglio dare il meglio per questa maglia sempre."

CASA E CAMPO - "Noi brasiliani spesso siamo insieme, mi piace stare a casa anche con la mia ragazza."

NAZIONALE - "Se c'è questa opportunità... è di certo un obiettivo. C'è anche la possibilità con la maglia dell'Italia, io ho entrambe le nazionalità. Ho origini italiane da parte materna e paterna."

BASTOS E WALLACE - "Sono due persone fantastiche, siamo spesso insieme, li tengo come esempi."

OBIETTIVI - "Questa settimana di riposo ne approfitteremo per poi tornare carichi per le ultime partite. Quello che è passato è passato, queste dieci partite le prendiamo come dieci finali: vogliamo andare in Champions ed andare lontano in Europa League. Terzo posto? Nel calcio tutto è possibile, basta vincere."

EUROPA LEAGUE E CAMPIONATO, LE DIFFERENZE - "Le gare italiane sono più tattiche, in Europa c'è un gioco più aperto."

IDOLO - "Da Stefan imparo molto, mi piace ascoltarlo e vedere come fa. Il difensore che mi piace di più in generale è Thiago Silva."

RUOLO - "Io prima giocavo a sinistra e destra, sinceramente non mi fa differenza la posizione. Sono lì dove mi mette il mister. Io sto lavorando per diventare titolare, la mentalità che mi sento però è quella."

SU INZAGHI - "Il mister mi spronava, mi diceva che sarebbe arrivato il mio momento. Tutto lo staff mi ha aiutato, ora finalmente ci sono anche io."

LEIVA - "Leiva è un leader, dopo dieci anni di Liverpool è un esempio. E' un come un papà per me, mi sprona sempre, è una grande persona dentro e fuori dal campo."

FRATELLI - "Mia mamma si è sposata con un altro uomo ed ho altri fratelli. Quello più piccolo vuole fare il calciatore, mi ricopia in tutto quello che faccio" (ride, ndr).

 

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