MIHAJLOVIC non fa paura alla LAZIO di REJA, ma quel precedente di 4 anni fa...

Pubblicato 
mercoledì, 02/04/2014
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

L’ALTRA PANCHINA - La rubrica di Lazionews.eu torna in occasione della sfida contro la Sampdoria, altra gara di fondamentale importanza come quella di domenica contro il Parma, decisiva per non spegnere la fiammella della speranza per l’accesso all’Europa League. L’altra panchina analizza l’allenatore avversario, raccontando carriera, peculiarità tattiche, curiosità e precedenti con la Lazio. Oggi è il turno di Sinisa Mihajlovic, tecnico della Sampdoria, che sarà costretto ad assistere alla partita dalla tribuna dell’Olimpico causa squalifica.

LA CARRIERA - Sinisa MIHAJLOVIC inizia la sua carriera da allenatore come vice di Roberto Mancini all’Inter dal 2006 al 2008 vincendo due campionati di fila. Fa il suo esordio da primo allenatore il 3 novembre 2008 subentrando ad Arrigoni sulla panchina del Bologna che lo esonera ad aprile 2009. L’8 dicembre dello stesso anno riparte da Catania: con gli etnei raggiunge una salvezza tranquilla e il record di punti in Serie A dimettendosi al termine della stagione. Il 3 giugno 2010 diventa l’allenatore della Fiorentina: il primo anno raggiunge il nono posto in classifica. Inizia la nuova stagione sulla stessa panchina ma viene esonerato il 7 novembre 2011. A maggio 2012 diventa il commissario tecnico della Serbia, incarico che lascia per diventare il nuovo tecnico della Sampdoria il 20 novembre 2013.

LA TATTICA - Allenatore definito da molti come un “sergente di ferro”, Mihajlovic ha sempre lavorato su una certezza tattica consolidata: la difesa a quattro. Dovunque è andato ad allenare, e lo fa fatto quasi sempre subentrando a stagione in corso, ha imposto il suo credo tattico e le sue idee di calcio. Anche alla Sampdoria, nella sua partita di esordio all’andata contro la Lazio, ha immediatamente modificato il 3-5-2- di Delio Rossi nel 4-2-3-1, suo principale ma non unico marchio di fabbrica. Ha cercato sempre di lavorare con il materiale umano a sua disposizione, modificando la disposizione tattica in base alle qualità dei suoi uomini, ma i moduli più usati in carriera sono sempre stati il 4-2-3-1 e il 4-3-3 con l’eccezione di Catania in cui ha spesso proposto il 4-2-1-3. In realtà moduli affini se andiamo ad analizzare chi è stato insignito dell’onere di muoverti centralmente alle spalle della punta: come Montolivo con la Fiorentina o come Soriano nella Sampdoria. La disposizione più o meno offensiva della squadra allenata cambia in relazione alla avversaria: ecco perché a Bologna alternava un “centrocampista puro” come Volpi,  al più offensivo Adailton. Ma sugli esterni ha sempre lavorato con attaccanti rapidi, veloci, dal dribbling facile. E lo fa anche alla Sampdoria con Gabbiadini a sinistra e Eder o Sansone sulla destra.

I PRECEDENTI CON LA LAZIO E CON REJA - Escludendo l’ultimo pareggio della gara di andata, si può dire che la LAZIO batte MIHAJLOVIC 4-1. Altre cinque volte il tecnico serbo ha incontrato la compagine biancoceleste nella sua carriera da allenatore: quattro volte è uscito sconfitto, in un solo caso ha vinto. Era il 7 febbraio 2010: il Catania espugnò l’Olimpico per 1-0 e, per uno strano caso del destino, quella sconfitta costò la panchina a Ballardini, che venne sostituito proprio da REJA. . Il passato si diverte a giocare con il futuro prossimo: in quella partita Mihajlovic era in tribuna perché squalificato e andò a segno Maxi Lopez, adesso in forza alla Sampdoria. I precedenti con Reja risollevano, però, la situazione: il tecnico goriziano non ha mai perso contro quello serbo. La storia racconta di quattro incroci: 3 vittorie da allenatore della Lazio e un pareggio per 1-1 quando sedeva sulla panchina del Napoli.

Carmine Errico
Twitter:@carmineerrico

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