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MONDIALI. LIPPI: “Questa nazionale somiglia a quella del 2006…”

L’ex ct della Nazionale svela: “Ho detto a Giuseppe Rossi che ho il rimpianto di non averlo portato con me in Sudafrica”…

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MONDIALE 2014 – Visita questa mattina, nel ritiro azzurro di Coverciano, di Marcello Lippi, ct campione del mondo con l’Italia a ‘Germania 2006’. “Speriamo che ci sia una continuità fra la mia Nazionale e quella che andrà in Brasile – ha detto a fine incontro – sotto il profilo psicologico, che è un aspetto determinante, c’è molta somiglianza fra il mio gruppo, che aveva vinto in Germania e che aveva fatto bene anche prima del Sudafrica, e quello che c’è oggi. L’augurio che faccio agli azzurri è che ci sia anche un pizzico di fortuna che ci vuole in un Mondiale. E’ stata una visita molto emozionante, bella, ho salutato tutti, i vecchi, da Gigi (Buffon ndr), Pirlo, Daniele (De Rossi ndr), e i nuovi“, ha raccontato Lippi prima di lasciare Coverciano. “Ho trovato un ambiente serenamente consapevole di quello che sta andando a fare, della propria forza e qualità. Ho detto a Giuseppe Rossi che ho il rimpianto di non averlo portato con me in Sudafrica. Lui mi ha abbracciato, come hanno fatto tutti gli altri. Tifo per tutti i giocatori della Nazionale ma per lui in maniera particolare, visto che è l’unica volta in cui mi sono pentito di non aver convocato un giocatore, per la sua classe, la sua bravura, la sua genialità. Italia Balotelli dipendente? Un Cassano diverso da quello dei miei tempi? Totti da convocare? Sono cose che non tocco. A Cesare Prandelli ho detto solo ‘Buona fortuna’. Fortuna che non si facciano male giocatori determinanti, comE è’ accaduto ad esempio a me con Pirlo e Buffon, secondo che stiano tutti al meglio della propria forma in quel momento importante, e poi negli accoppiamenti. È chiaro che se negli ottavi di finale e nei quarti incontri l’Australia e l’Ucraina, non è come incontrare il Brasile e l’Argentina. Poi ci vuole anche la bravura, come per noi ci fu nella semifinale contro la Germania“.  E a chi gli ha chiesto un commento del traguardo fissato da Buffon, secondo cui il raggiungimento dei quarti di finale sarebbe un obiettivo che farebbe giudicare positivamente il mondiale degli azzurri, Lippi ha chiosato: “Se l’ha detto lui….Buffon ha parlato di Nazionale azzurra affidabile visto che è vero che il Brasile ha vinto cinque mondiali, ma uno l’ha fatto contro l’Italia, che di titoli ne ha vinti quattro. Pensate a cosa sarebbe successo se a vincere nel ’94 fosse stata l’Italia. Gli azzurri partiranno per vincere il Mondiale, così come il Brasile, l’Argentina, la Francia, la Spagna, la Germania che è il nome che mi frulla in testa maggiormente, da un po’ di tempo, come vincitrice finale, pur sperando che ci sia l’Italia sul gradino più alto“. Un Marcello Lippi apparso affascinato dalla visita fatta all’interno del centro tecnico di Coverciano delle nuove strutture, fra cui la casetta di legno che riproduce le temperature che gli azzurri si troveranno a gestire in Brasile. “Visto che li’ dentro ci sono 31 gradi, con il 90% di umidità, è quasi come la Cina, dove ci sono 37-38 gradi ed il 90% di umidità- ha concluso – Il problema delle temperature alte in Brasile ci sarà per tutte le nazionali, ad esempio anche per l’Inghilterra che affronteremo nel nostro girone. Rispetto ai miei tempi qui a Coverciano c’è un po’ più di tecnologia. Si è al passo con i tempi del resto…

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