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PIOLI: “Importante aver centrato il sesto risultato utile: ora testa a Empoli”

INTERVISTE POSTGARA – Il tecnico biancoceleste commenta la vittoria sul Cagliari, il sesto risultato utile consecutivo…

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INTERVISTE POSTGARA – Al termine della vittoria sul CAGLIARI, il sesto risultato utile consecutivo, mister Stefano PIOLI si sofferma a commentare la prestazione dei suoi ragazzi:

PIOLI A SKY SPORT

Pioli si è calmato perché l’ho visto abbastanza arrabbiato nel post partita sicuramente contento per la vittoria per la serie di risultati positivi e per il terzo posto probabilmente il secondo tempo era un misto tra arrabbiato e preoccupato

“Qui non c’è ne terzo posto ne avventura qui sono situazioni normali, vivo molto la partita quindi è normale è la terza partita in 8 giorni è normale anche per l’allenatore cercare di scaricare”.

Nel secondo tempo si è vista la Lazio che vuole lei a cui insomma sembra davvero riuscire tutto facile, l’ha detto anche mauri nell’ intervallo ci divertiamo giocando e ci riesce tutto facile si vede il frutto del lavoro che facciamo durante la settimana

“Beh credo di si, in settimana abbiamo provato diverse situazioni la squadra è stata brava ad interpretarle bene, in campo abbiamo fatto un primo tempo non dico perfetto perchè si può cercare sempre di migliorare anche una situazione di altissima qualità perche abbiamo calato anche solamente del 5%, forse per la tensione e la determinazione siamo andati un pochino in difficoltà e abbiamo trovato un avversario che è molto pericoloso pero nel primo tempo l’avevamo quasi del tutto ostacolato impedendo le loro verticalizzazioni. Nel secondo tempo ci sta il soffrire, ripeto non è così facile mantenere certi ritmi, la squadra sta correndo tanto e forte da molto tempo dobbiamo ancora stringere i denti perchè abbiamo un’ altra partita domenica molto difficile contro un avversario che sta raccogliendo meno di quello che merita e poi potremo tirare il fiato durante la sosta”.

Dopo quattro giornate ci riprovo è difficile non parlare di terzo posto, lei ci riesce?

“No, io la classifica la guarderò e commenterò sicuramente più avanti, poche altre squadre società ed allenatori sono state chiare come noi, abbiamo l’obiettivo di tornare in Europa e credo che come ho detto in conferenza stampa i grandi obiettivi si raggiungono a piccoli passi a piccoli obiettivi anche se gli obiettivi piccoli sono partite molto difficili nel nostro campionato. La mentalità deve essere questa una partita alla volta e conti si fanno alla fine”.

Non passerà la notte a guardarsi la classifica quando è particolarmente bella Pioli, no?

“Credo che passerò la notte riguardando la nostra partita, ci sono situazioni molto positive e altre da rimediare, poi dobbiamo prepararci al meglio per domenica la classifica non credo sia questo il momento. Ci siamo dati anche un pò degli obiettivi, la prima volta che vedremo la classifica sarà alla sosta di Natale quando saremo più o meno a metà campionato non è mai successo che i campionati si decidono a novembre ma molto più avanti. Il nostro è un percorso importante, i ragazzi hanno capito tutto passa attraverso un lavoro costante e continuo con molta determinazione dobbiamo assolutamente insistere e crescere perchè credo che abbiamo dimostrato che abbiamo grandi mezzi ma possiamo migliorare tanto”.

Quanto hai dovuto lavorare con Braafheid e Pererinha abbastanza bloccati al primo tempo ma molto bravi a chiudere questa diagonale quasi sapessero che questi tagli di ibarbo e cossu potevano metterli in difficoltà, quanto tempo hai perso per questa situazione?

“Conoscendo i movimenti degli avversari ci abbiamo lavorato, siamo stati un po bloccati nel primo tempo perchè non sempre il nostro giro palla è stato troppo fluido, invece dovevano spingere con due terzini o almeno con uno però sono stati molto bravi ad assorbire questi movimenti in profondità a non farsi quasi mai sorprendere e credo che abbiamo fatto una buona prestazione entrambi”.

Cosa le ha dato piu fastidio una gestione del pallone meno efficace che a Verona oppure il fatto di non aver ucciso la partita con Candreva al 27 del secondo tempo?

“Non è che sono infastidito, io ho giocato a calcio come molti di voi e sappiamo che la partite possono cambiare e le partite si possono anche complicare, e tutte quelle situazioni che prima riuscivano al meglio diventano più difficili. Aveva fatto bene a dire che a Verona abbiamo gestito la palla, ma è altrettanto vero che l’avversario di stasera ha provato a venirci a prendere e metterci sotto pressione mentre a Verona ci aspettavano quindi la gestione è stata più facile. Tanto vero che se anche gli avversari ti vengono a prendere possiamo avere la manovra senza altro più fluida più semplice e dando più soluzioni al compagno in possesso di palla situazione che andrà sviluppata meglio come quella che poteva chiudere la partita con la grande palla di Candreva per Lulic che non è riuscito a segnare, abbiamo avuto altre situazioni dove potevamo chiudere la partita, poi è chiaro che si cercherà sempre di crescere e di migliorare ma credo che la squadra stia dimostrando che la strada sia quella giusta”.

Ha cambiato Lulic e non Mauri per l’ammonizione o era un cambio tattico?

“Per quello, ero indeciso su chi togliere volevo mettere un pò di brillantezza alla terza partita è normale che incontrando una squadra con ritmi molto altri ci volessero energie fresche credo più nel momento dell’ espulsione di ibarbo, l’unico rischio poteva essere di rimanere in dieci anche noi quindi era giusto togliere un giocatori appena ammonito e non rischiare fino alla fine”.

Come continuerà la gestione di Klose, lo vedremo più spesso in campo?

“Si ho sempre creduto che nel calcio non ci sono le gerarchie, sono solo momentanee dipende dalla condizione dipende dai risultati e dalle prestazioni o dagli atteggiamenti, quindi ho sempre sostenuto che stasera abbiamo avuto altra riprova che Miro è un valore aggiunto in campo e fuori e allo stesso modo sta facendo benissimo Djordjevic. E’ vero che abbiamo trovato certi equilibri anche con le due punte anche in futuro proveremo a farlo se vedrò giocatori più pronti per la singola partita poi dopo stasera annulliamo questa partita e domani ne prepariamo un’altra. Poi le scelte ci sarà tempo per farle”.

PIOLI IN CONFERENZA STAMPA

Perché questa differenza tra primo e secondo tempo?
Il primo tempo è stato quasi perfetto. Non credo che in 10 sia stato pericoloso, lo è stato nei primi 25 minuti della ripresa. Dovevamo gestire meglio la palla, stasera dovevamo essere bravi a fare quello. Dovevamo muoverci di più, merito anche del Cagliari. Non vorrei però che da questa gara uscissero più cose negative che positive.

Klose ha ritrovato grandi motivazioni…
Fin dal primo giorno in cui ci ho parlato, l’ho visto molto motivato. Ha fatto magari fatica a trovare subito la condizione, Ha sfruttato la sosta, ora è in ottima forma.

Anche stasera, le seconde linee sono state protagoniste…
Il merito è dei giocatori, che danno grandissima disponibilità. Hanno lavorato sapendo che le porte non sono chiuse per nessuno, devono continuare così.

La differenza con le primissime sta solo nella gestione del risultato?
Non c’è solo questo, possiamo migliorare anche in altre cose. Questo è sicuramente un aspetto su cui dobbiamo migliorare. Il nostro percorso è solo all’inizio, ma in questo percorso siamo già a un buon livello. Il nostro obiettivo è tornare in Europa, abbiamo i mezzi per farlo. Oggi sarebbe stato meglio soffrire di meno.

Marcature un po’ morbide in occasione dei gol subiti?
A zona si marca l’avversario nella propria zona di competenza. E’ bastato più che altro che calasse un po’ l’attenzione, dovevamo essere più vicini agli avversari, le marcature devono essere più strette.

Come si può ora isolare la squadra dall’ambiente, per arrivare fino a Natale senza guardare la classifica?
Ero più preoccupato quando si respirava un’aria con poco entusiasmo. L’entusiasmo fa bene, la squadra può assorbire questa atmosfera dall’ambiente. I successi poi passano dal lavoro quotidiano, ma conosco bene il mio gruppo, l’entusiasmo dei tifosi può far solo bene.

Crede che ci sia qualcosa da rivedere nei movimenti di stasera della difesa?
La linea difensiva ha lavorato benissimo, nelle due situazioni in cui abbiamo preso gol la responsabilità è dell’attenzione.

Zeman ha detto che la Lazio gioca in realtà col 4-1-4-1…
Dei numeri non sono fissato. La Lazio ha un potenziale offensivo importante. I sistemi di gioco sono solo sulla carta, l’importante è avere equilibri e giocatori che attaccano la profondità.

Quando gioca bene, la Lazio non è forte ma fortissima. Avete questa consapevolezza?
Finora nessuna squadra ci ha messo sotto. Ci sono tanti avversari forti, dobbiamo pensare partita dopo partita. La prossima sfida contro l’Empoli è difficilissima, hanno raccolto meno di quanto meritato. Poi sfrutteremo la sosta per recuperare energie.

PIOLI A LAZIO STYLE CHANNEL

Lazio ha il miglior attacco: cosa vuol dire questo e il terzo posto?
“Vuol dire che stiamo provocando situazioni pericolose. Siamo stati bravi a sfruttare le occasioni. Il terzo post fa piacere, ma fa piacere questa crescita continua della squadra che ha ancora dei margini di miglioramenti importanti”.

Oggi grandi segnali da Pereirinha e Ederson…
“E’ il premio giusto per il lavoro che hanno fatto fin dall’inizio. Tutto il gruppo ha dato ampia disponibilità. Qualsiasi giocatore che ha qualità, perché se giochi alla Lazio devi averne, lo mando in campo quando può dare una mano”.

Primo tempo straordinario…
“Volevamo partir forte, giovedì scorso non c’eravamo riusciti e volevamo dare soddisfazione ai nostri tifosi. Nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’, ma era la terza gara in otto giorni. Però siamo stati bravi a soffrire dimostrando grande carattere”.

Sono stati più lunghi i minuti di recupero di questa sera o di Firenze?
“(Ride, ndr) Di Firenze! Ma la sofferenza fa parte del calcio. E’ chiaro che dopo un primo tempo del genere, dovevamo gestirla meglio. Ma questo è il sesto risultato utile consecutivo: è molto importante, ora recuperiamo le energie e concentriamo su domenica che affrontiamo una gara che sta raccogliendo meno di quanto merita”.

Quando è importante partire con mezzali che si inseriscono?
“Io ho sempre creduto che gli interni in un centrocampo a tre debbano essere aggressivi. Lulic, Parolo ma anche Onazi, Gonzalez e Cataldi: per fortuna ne ho tanti. Oggi l’abbiamo giocata e attaccata bene, a volte non abbiamo trovato la profondità perché gli avversari ci aspettano bassi”.

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