Un sogno biancoceleste in difesa. Dalla Primavera alla Nazionale: Armini come Nesta?

Pubblicato 
venerdì, 18/05/2018
Di
Redazione
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ARMINI LAZIO - "Il mio idolo da sempre, come difensore, è Alessandro Nesta". Parola di Nicolò Armini, centrale difensivo e terzino della Nazionale U17 e della Lazio, nato a Marino. Il classe 2001 marcia a grandi falcate verso gli obiettivi più importanti. Sogna, come ogni suo coetaneo, e lo fa ormai da 10 anni con l'aquila cucita sul petto. Si divide tra la Primavera e la Nazionale, ma quest'anno è arrivata anche la sua prima chiamata fra i grandi. A soli 17 anni, il biondissimo Nicolò vanta 31 presenze in Nazionale (tra gli U16 e gli U17), un gol, 360 minuti in Primavera, un esordio mancato contro lo Zulte Waregem ed un contratto da professionista.

CITOFONARE A RAIOLA - Un astro nascente dall'eleganza innata. Questo è Nicolò Armini, notato, nemmeno a dirlo, da chi i talenti li scova e li rende ambiti dai big club internazionali. Il suo agente è Mino Raiola, con il quale il ragazzo ha firmato ad ottobre il primo contratto da professionista con la Lazio. Per i capitolini è piuttosto insolito mettere sotto contratto un ragazzo così giovane ma probabilmente la motivazione sta proprio nelle qualità fisiche e tecniche del giocatore. Blindato, niente poco di meno che fino al 2020.

PRIMAVERA AGRODOLCE - Quattro gare con la Primavera di Bonatti e Bonacina, una retrocessione da ingoiare come un boccone amaro. E una trasferta con la prima squadra, impegnata contro lo Zulte Waregem in Europa League. Se avesse giocato, Armini avrebbe stabilito il record in cui mai nessuno era riuscito prima: giocare in prima squadra senza aver fatto nessuna presenza in Primavera. Esordio rimandato, almeno per ora. Una curiosità: quel giorno, tra Immobile e Luis Alberto, aveva scelto di indossare la maglia numero 31, giorno della morte del nonno e se letto al contrario diventa il 13 di Nesta.

NAZIONALE E FUTURO - Il classe 2001 ha vissuto anche l’emozione di vestire la maglia azzurra. Con l'Under 17 ha da poco raggiunto la finale, che domenica potrebbe regalargli la gioia più grande. Il tutto, con tanto di fascia al braccio, lasciata dall’amico romanista Riccardi squalificato contro il Belgio. Il duo Nunziata-Corradi non ha dubbi: il perno su cui costruire il futuro della difesa azzurra porta il nome del giovane biancoceleste. Nonno Giulio gli ha trasmesso la lazialità, la natura ha fatto il resto: alto e forte fisicamente e con forte senso dell’anticipo, Nicolò è nato un anno dopo lo scudetto del 2000, e di Nesta ha vissuto solo gli ultimi anni al Milan, oltre a conservare la maglia autografata regalatagli a Natale (che ha definito il più bel regalo della sua vita). Ora il sogno a 17 anni è vincere l'Europeo, impresa che non è riuscita nemmeno all'idolo di sempre. E poi forse il ritiro estivo ad Auronzo. Dove ad attenderlo c'è il futuro, il sogno, la speranza. Sempre con la maglia della Lazio, da una vita, come la storia di ogni bandiera che si rispetti. I laziali se lo augurano: Armini come Nesta? Quale migliore speranza.

 

M.S.

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