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Chiesa: “Fiducia a Pioli. Lazio o Samp? Vincerà chi avrà meno paura”

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Il doppio ex: “L’assenza di de Vrij pesa tanto…”

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Pubblicato l’11/12/2015 alle ore 09:30

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Un pareggio a Saint Etienne per ripartire e provare ad uscire definitivamente dalla crisi. La Lazio spera e attende già il prossimo avversario: lunedì all’Olimpico arriva la Sampdoria di Montella, altra squadra che attraversa un momento nero. La notte delle deluse, è anche la partita di Enrico Chiesa, cresciuto nel settore giovanile blucerchiato e protagonista di una stagione in biancoceleste, nel 2002-03. Il doppio ex è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Lazionews.eu per presentare il prossimo impegno della Lazio.

Cosa è cambiato nella Lazio rispetto alla passata stagione?

Secondo me il grande cambiamento è mentale. La Lazio è uscita dalla Champions League e c’è stato un colpo notevole, come la Sampdoria che è uscita dall’Europa League. Le due squadre si affrontano in momenti speculari”

La società secondo lei punterà ancora su Pioli?

Credo di sì. Lui ha un grande credito che deriva dalla scorsa stagione, ma penso che nonostante il momento di crisi ed appannamento abbia ancora del tempo. Ha portato la squadra ai preliminari di Champions League giocando benissimo. È giusto dargli ancora fiducia e dare a lui la possibilità di dimostrare ancora il suo valore”

Cosa manca a questa squadra?

La Lazio ha perso un giocatore in difesa come De Vrij che vale come un centravanti da venti gol a stagione. Perciò non è facile, ma questa squadra ha problemi anche a fare gol. Quando ci sono queste difficoltà non te ne va bene una e diventa quasi naturale una involuzione negativa”

Da doppio ex che partita sarà Lazio-Sampdoria?

Mi aspetto una partita difficilissima per entrambe, in un momento particolarmente delicato. Il pareggio contro il Saint Etienne può dare fiducia, quindi la Lazio sembra leggermente favorita. Soprattutto perché gioca in casa”

Un pronostico?

Vincerà chi avrà meno paura. Chi entrerà in campo consapevole delle difficoltà e con la voglia di risolverle”

Il ritiro secondo lei serve?

Secondo me il ritiro non vuole mai essere una punizione. Il ritiro non è la bacchetta magica per vincere, serve quando c’è confusione nell’ambiente o quando la squadra è sfilacciata. Insieme si fa gruppo, anche durante gli allenamenti. Si comunica, si parla e si capisce dove migliorare”

Da ex laziale quali sono i ricordi più belli?

I ricordi più belli sono i derby. Vivere la stracittadina dell’Olimpico è una emozione straordinaria, più bella di tutte le altre. La partita, la settimana che la precede e se vai bene anche tutta la stima e l’affetto che ricevi. Si vive quindici giorni e se ne parla un anno. Una adrenalina spaventosa”

Giorgio Marota

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