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ESCLUSIVA. Corradi: “Lazio in Europa? Sarebbe incredibile. Meglio Milinkovic di Keita”

ESCLUSIVA CORRADI INTERVISTA – L’ex giocatore biancoceleste ha commentato la stagione fin qui vissuta dai capitolini…

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ESCLUSIVA CORRADI INTERVISTA – Due stagioni vissute all’ombra del Colosseo. Una Coppa Italia vinta con l’aquila sul petto. Una qualificazione in Champions League centrata con la squadra guidata da Mancini. Tanti gol, grinta e voglia di non mollare. I sostenitori della Lazio lo ricordano bene. Di chi si tratta? Di Bernardo Corradi, ex biancoceleste, dal 2002 al 2004. L’attuale commentatore sportivo ha analizzato la stagione finora vissuta dalla compagine di Inzaghi, soffermandosi proprio sull’allenatore piacentino. Queste le sue dichiarazioni rilasciate in esclusiva alla redazione di Lazionews.eu:

LA LAZIO E INZAGHI – “Il punto di forza è che i giocatori che vengono maggiormente utilizzati sono di qualità. Se si va ad analizzare il solo centrocampo della Lazio ci sono Biglia, Milinkovic e Parolo. Sono tre giocatori importanti. La squadra è buona. Inoltre c’è una bella alchimia tra calciatori ed allenatore. Simone conosceva molto bene l’ambiente ed è riuscito subito a trasmettere le proprie idee. Uno dei suoi maggiori pregi è quello di aver dimostrato di riuscire a cambiare modulo a seconda dell’avversario che andava ad incontrare. E’ riuscito a cambiare assetto tattico anche in corsa, durante le partite. Soprattutto, ha dimostrato di saper leggere le gare, perché poi per riuscire a cambiare l’inerzia di una partita con i cambi dalla panchina bisogna avere un occhio abbastanza allenato. Inzaghi è il primo anno che lavora con i grandi e penso abbia tanti meriti”.

LA SERIE A: SCUDETTO, EUROPA LEAGUE E RETROCESSIONE – “Per le retrocessioni non credo ci saranno sorprese, anche se poi ora le cose si sono un po’ complicate. L’Empoli ha rallentato, ma ha vinto domenica. Per quanto riguarda la corsa al titolo, sicuramente non ci saranno sorprese: la Juventus ha già messo la firma sullo scudetto. Magari questo campionato ci potrà regalare qualche ‘suspance’ in più per quello che riguarda la lotta per il secondo posto. Secondo me se la Lazio arrivasse in Europa League avrebbe fatto un campionato eccezionale. Non ci dimentichiamo da dove siamo partiti: una squadra che aveva ricevuto il rifiuto da parte di un allenatore e che è stata affidata all’ex tecnico della Primavera, anche se poi aveva guidato la squadra nelle ultime sette partite. Se è vero che l’asticella delle aspettative si alza man mano che il campionato prosegue, se si fa un’analisi obiettiva arrivare in Europa League è comunque un grande risultato”.

RICORDI DI LAZIO –  “Eravamo una grande squadra, ci siamo qualificati per la Champions League, abbiamo vinto la Coppa Italia. Competevamo con squadroni. Se uno va a vedere le formazioni di Roma, Milan, Inter e Juventus di allora comprende che arrivare tra le prime quattro e vincere un titolo era comunque una cosa importante. Mi porto dietro un’esperienza forte, perché poi Roma è una città che ti dà molto, ti assorbe. E’ stato un periodo importante. Mi ha lasciato amicizie anche al di là di quello che è stato il rettangolo verde, perché comunque con molti dei giocatori con i quali ho giocato durante quegli anni ancora adesso mi ci sento e mi ci frequento. Questo significa che il legame che avevamo creato era molto forte”.

GIOCATORI PER IL FUTURO – “Di giocatori importanti la Lazio ne ha. Al di là di Keita che non so se prolungherà il suo contratto o se verrà venduto, credo che in prospettiva il giocatore del futuro sia, anche per continuità, Milinkovic. Felipe Anderson ha delle qualità allucinanti”.

Elena Bravetti

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