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ESCLUSIVA LN Delio Rossi: “Giocare la Champions è il massimo, ma servono rinforzi. La mia Lazio fece un grosso errore…”

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DELIO ROSSI LAZIO – Quattro stagioni sulla panchina della Lazio sono state sufficienti a Delio Rossi per conquistarsi un posto nel cuore dei tifosi biancocelesti. Il tecnico riminese, protagonista di 184 panchine con gli aquilotti, è stato l’ultimo a portare la squadra capitolina alla fase a gironi di Champions League. Era la stagione 2007-08. Il mister ha parlato del ritorno della Lazio nella massima competizione europea in esclusiva ai microfoni di Lazionews.eu.

Delio Rossi sul campionato della Lazio

“Negli occhi della gente rimangono sempre le ultime partite, ma i bilanci si fanno alla fine. Aspettiamo il termine ultimo del campionato, e poi valutiamolo nella sua interezza. Se l’obiettivo era quello di tornare in Champions dalla porta principale, allora è stato centrato. E’ un evento importante”.

I motivi del calo della Lazio nelle ultime partite

“E’ difficile dire dall’esterno quali siano le motivazioni del calo biancoceleste. Non so come abbiano lavorato, ma il discorso medico vi rientra relativamente. La Lazio mi è sembrata appannata dal punto di vista fisico, molti elementi non hanno recuperato una condizione accettabile. Ma una premessa va fatta: in tanti pensano che i campionati pre e post-Covid19 siano uno il proseguimento dell’altro, ma non è così. Sono due campionati completamente distinti. Non è mai successo nella storia del calcio che i giocatori rimanessero fermi per più di novanta giorni. C’è un prima e un dopo, quest’ultimo composto da dodici partite dove alcune squadre hanno fatto bene, come Milan ed Atalanta, ed altre meno, come il Lecce e la Lazio. L’undici capitolino sta pagando anche i tanti infortuni”.

La Champions League per Delio Rossi

“La Champions League, soprattutto per chi non è abituato a giocarla ogni anno, è il massimo. Affronti le migliori squadre d’Europa, quindi del mondo. Nella testa di un calciatore è un grande evento, ma la Lazio deve fare attenzione ad una cosa: la mente dei giocatori è portata a pensare solo alla coppa, e il campionato passa in secondo piano. E’ un errore da non fare. Alla mia Lazio successe proprio questo, ma adesso le cose sono cambiate. La squadra è in una fase di assestamento verso l’alto. Ora la società non vende i migliori giocatori, ha la potenza di poterli confermare e addirittura di acquistarne altri sul mercato. Durante la mia esperienza successe esattamente il contrario. Tare ha ragione quando dice che il raggiungimento della Champions è un traguardo importante, ma che l’obiettivo vero è rimanerci almeno tre anni di fila. Per farlo servirà costruire una rosa adeguata”.

I consigli di calciomercato di Delio Rossi

“Questa stagione è servita da campanello d’allarme per capire che la rosa va ritoccata. Quest’anno la Lazio è uscita presto dalle coppe, ma qualche problema si è ravvisato lo stesso. La Juventus ha giocatori del calibro di Douglas Costa e Higuain in panchina. La società biancoceleste non può permettersi calciatori di questo calibro, ma può lo stesso creare una rosa omogenea con almeno due giocatori di livello per ruolo. Dobbiamo fidarci di Tare, conosce il mercato e il modo di giocare di Simone Inzaghi. Kumbulla e Borja Mayoral? Di solito i nomi che escono fuori poi non vanno in porto. La Lazio ha le sue idee, e sicuramente si starà già muovendo. Ma serve pazienza per costruire una rosa che possa fare bene anche in Champions”.

Delio Rossi su Simone Inzaghi

“Ho conosciuto Simone Inzaghi anche in veste di giocatore, ma è tutto un altro mondo. Quando sei calciatore pensi solo al tuo interesse, poi da allenatore devi pensare a tutti tranne che a te stesso. Si rovescia il mondo, e cambia il modo di approcciare le partite. Inzaghi ha fatto un salto di mentalità importante, sono molto contento per lui. Gli voglio bene”.

Una valutazione su Juventus ed Inter

“Il campionato italiano offre sempre spunti interessanti, anche dal punto di vista degli allenatori. La Serie A è molto tattica, ed è una scuola per tutti. Soprattutto per chi viene dall’estero. Ogni partita è diversa. Per dare delle valutazioni, però, aspetterei la fine della stagione. Sarri ha la possibilità concreta di andare avanti in Europa. Se vinci il campionato e fai bene in Champions League, cosa che in casa Juventus credo sia un pensiero fisso, il bilancio cambia radicalmente. Lo stesso vale per Conte: l’Inter ha allestito una rosa di livello, ma se arrivi quarto ottieni risultati simili agli anni passati, quando gli investimenti erano stati minori”.

Il Milan e la Roma

“Non bisogna valutare il campionato di una squadra avendo negli occhi solo le ultime giornate. Nel calcio non esistono le tappe intermedie, non è come il ciclismo. O arrivi, o non arrivi: o centri l’obiettivo, o fallisci. La Roma si era prefissata di arrivare in Champions: visto che non arriverà tra le prime quattro non si può dire che abbia fatto un grande campionato. Milan e Roma stanno giocando meglio nell’ultimo periodo, ma se non arrivano al traguardo non si può parlare di grande stagione”.

Intervista a cura di Marco Barbaliscia

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