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ESCLUSIVA LN, Siviglia: “Contro il Milan è stato fatto ciò che si doveva, il derby è importante ma non decisivo. Punterei su Bastos”. E Kolarov…

INTERVISTA ESCLUSIVA SIVIGLIA DERBY – Il derby della capitale è una partita unica al mondo per storia, sentimento e rivalità. Se per il dizionario è semplicemente…

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INTERVISTA ESCLUSIVA SIVIGLIA DERBY – Il derby della capitale è una partita unica al mondo per storia, sentimento e rivalità. Se per il dizionario è semplicemente “un incontro di calcio giocato tra due squadre della stessa città“, per i tifosi di Lazio e Roma quei 90 minuti possono valere un’intera stagione. Quest’anno, inoltre, la sfida capita in un momento particolare del campionato e il risultato del match potrebbe incidere direttamente sulla lotta al quarto posto. Per vivere le emozioni dell’attesa della stracittadina, la redazione di Lazionews.eu ha contattato in esclusiva Sebastiano Siviglia. Doppio ex della sfida, con la maglia della Lazio ha vissuto le stagioni più importanti della sua carriera: 158 presenze, 10 gol e 12 derby vissuti con l’aquila sul petto.

Sebastiano, siamo nel mezzo di una settimana decisiva per la Lazio: sabato ci sarà il derby ma ieri si è disputata una semifinale di Coppa Italia. Lo 0 a 0 è un risultato positivo?
“È una partita che va valutata nell’arco dei 180 minuti, lo 0 a 0 stagna considerevolmente le possibilità di poter accedere alla Finale. La Lazio si giocherà tutto a San Siro, un impegno proibitivo ma che s’addice alle caratteristiche della squadra di Inzaghi”.

Come valuti la prestazione dei biancocelesti contro il Milan?
“La Lazio ieri ha fatto quello che doveva: in campo si è vista una squadra vogliosa e determinata. Rimane il cruccio di non aver trovato il gol, nonostante le tante occasioni create ma le possibilità di passare il turno sono rimaste comunque invariate”.

La Lazio gioca bene ma fatica a trovare la porta: perché la macchina da gol si è inceppata e come farla ripartire?
“In una stagione lunga capitano momenti dove si può far fatica, la Lazio deve ritrovare spensieratezza. Alla squadra, in questo momento, sta mancando anche Immobile: lo scorso anno ha fatto una differenza stratosferica, andava a segno con continuità. In campo non tutto gira al massimo ma la prestazione fatta ieri sera rimane di livello: serve solo maggiore serenità. Sono fiducioso per il futuro”.

Futuro che, nell’immediato, significa derby: come si vive nello spogliatoio la vigilia della stracittadina?
“E’ una partita speciale, unica. Bisogna essere bravi ad isolarsi: la mia strategia prima di un derby era proprio di staccarmi dall’ambiente per rimanere concentrato sulla preparazione tattica e tecnica. Sarà un match tirato dove entrambe le compagini vorranno vincere. Siamo in un momento chiave della stagione, sia Lazio che Roma cercano la continuità di risultati per proseguire la rincorsa al quarto posto. La posta in palio è altissima, la partita è importante ma non decisiva”.

In campo chi o cosa potrà fare la differenza?
“La Roma sta vivendo un momento di alti e bassi ma ora appare organizzata. Alcune leggerezze, però, come quella che ha portato al momentaneo vantaggio del Frosinone la settimana scorsa, potrebbero risultare fatali ai giallorossi. La Lazio, invece, deve fare i conti con i tanti infortuni ma ha dalla sua la voglia di riprendere il quarto posto. Sarà una partita equilibrata”.

Nei tuoi anni alla Lazio sei stato compagno di Kolarov, oggi alla Roma. Come viveva i derby e che ricordo hai di lui?
“Aleksandar è come un fratello per me, con lui ho condiviso tante battaglie in campo. E’ un amico, indipendentemente da quello che poi possa essere stato il suo percorso calcistico. E’ un ragazzo che dà tutto, con un gran temperamento: giocherà il derby per la sua squadra e nel bagaglio ha tante qualità: fisicità, tiro da fuori e tanta corsa”.

Nella Lazio, invece, ti aspettavi Acerbi così dominante? Chi vedi meglio come titolare al suo fianco nel derby?
“Penso che con Acerbi e Radu il terzo possa essere Bastos. L’angolano ieri ha fatto una gran partita mentre Francesco è straordinario. E’ una rarità trovare un difensore che mantenga un livello così alto di rendimento. Radu è fondamentale nello scacchiere di Inzaghi, giocatore di sicura affidabilità per il derby”.

Attualmente sei l’allenatore della Primavera del Lecce. Come stai vivendo questa esperienza? In Prima Squadra sta disputando una grande stagione Palombi: potrebbe fare la differenza anche alla Lazio?
“Sono felice del lavoro che stiamo facendo, il rendimento è alto e ben al di sopra delle aspettative iniziali. Anche la Prima Squadra sta andando bene, nonostante qualche inciampo inevitabile lungo il corso della stagione. Il Lecce mantiene il passo delle grandi anche grazie ai gol di Simone Palombi: l’attaccante è già alla soglia della doppia cifra, sta confermando la sua bontà. Ha un buon livello di rendimento e in futuro potrà far bene anche alla Lazio”.

Cosa c’è nel futuro di Sebastiano Siviglia?
“Il sogno è quello di allenare in Serie A. Nella vita bisogna sempre aspirare al massimo e non vedo motivi per cui non pensare di raggiungere la vetta”.

Intervista a cura di Marco Barbaliscia

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