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GIOVANILI. Il Gen. Coletta e mister Bianchi a Lazionews.eu: «Basta parlare male, siamo grandi!»

Il Responsabile del Settore Giovanile della Lazio e l’allenatore dei 96 parlano in ESCLUSIVA a Lazionews.eu

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GIOVANILI. Il Gen. Coletta e mister Bianchi a Lazionews.eu: «Basta parlare male, siamo grandi!»

Un anno da incorniciare che può riservare ancora belle sorprese. E’ quello del settore giovanile della Lazio, che in questa stagione ha portato alla luce squadre di livello e ragazzi promettenti. Per approfondire l’argomento relativo alle giovani aquile, la redazione di Lazionews.eu ha intervistato in esclusiva il Responsabile del settore giovanile biancoceleste, il Generale Giulio Coletta, e l’allenatore degli Allievi Regionali, Fabio Bianchi. Con il suo gruppo di ragazzi classe 96 il mister sta portando a termine una stagione esaltante: la sua squadra è arrivata prima nel girone conquistando 82 punti, ha il miglior attacco con 97 reti segnate e la miglior difesa con 25 gol subiti. Nessun pari età in Italia ha fatto come loro. Ora arriva però un altro ostacolo da superare perché la stagione non finisce qui: il 29 maggio i biancocelesti affronteranno in semifinale la vincente tra Savio e Viterbese con la speranza di conquistare la vittoria per poi potersi giocare il titolo in finale. Si tratterebbe di un bis per la Lazio, che lo scorso anno ha già trionfato in questa categoria con i 95 di Simone Inzaghi.

Mister Fabio Bianchi commenta così la stagione dei suoi ragazzi: «Un anno non irripetibile ma eccezionale, si può sempre far meglio. Su novanta punti a disposizione ne abbiamo fatti ottantadue, quindi vuol dire che ne abbiamo persi otto; dobbiamo fare leggermente meglio. I ragazzi sono cresciuti sotto tutti i punti di vista in maniera spropositata. Ventisette ragazzi che avevamo dall’inizio hanno esordito tutti; l’unico che non l’ha fatto è stato Guillermo ma per problemi legati al trasferimento. Abbiamo avuto un capocannoniere, Palombi, e un vice capocannoniere, Milani; miglior attacco, miglior difesa, dieci punti sulla seconda, trentatré sulla terza, senza contare la sesta. Poi a livello di gioco e di crescita mentale è stata una cosa eccezionale. Inoltre, a coronamento di una grande stagione, sono stati chiamati a rotazione 20 ragazzi con i Nazionali. Vuol dire che questo gruppo, di cui il direttore ha voluto tenere tutti, nonostante l’esperienza un po’ negativa dell’anno scorso, quest’anno si è tolto parecchie soddisfazioni». Ma il mister non si accontenta e guarda avanti: «Adesso abbiamo mangiato la torta, ora ci vogliono le ciliegine e lo spumante per completare l’opera. Però credo che come valore e come crescita che abbiamo dato alla società questo gruppo è invidiabile».

La prossima stagione sarà decisiva per capire dove possono arrivare questi ragazzi perché torneranno a confrontarsi a livello nazionale. Crede che sono pronti per questo passo? «Secondo me sì perché a Pasqua abbiamo avuto la prova quando abbiamo fatto un torneo a Pistoia affrontando tutte squadre Nazionali e abbiamo perso solo in finale negli ultimi minuti, sennò avevamo vinto anche quel torneo. Abbiamo dato spazio a venti ragazzi di cui qualcuno è più pronto, qualcuno meno pronto; tuttavia, credo che il Generale se riuscirà a muoversi bene e trovare qualche innesto…Ma, ripensandoci, in giro di migliori non ne ho visti tanti. Anche perché non dimentichiamo che abbiamo i 97 l’anno prossimo da poter inserire per completare la rosa. Poi queste sono considerazioni che fa la società. Per me potrebbero far bene loro, poi chi li guiderà vedremo; se sarò io ne sarò orgoglioso, se sarà un altro gli avrò lasciato un gruppo eccezionale. Staremo a vedere».

La scorsa estate qualche inserimento è stato fatto: «Sono stati innesti per il completamento della rosa, chi ha avuto più spazio sono stati Fè, Sterpone e Steri. Come rafforzo di rosa è stato fatto un ottimo lavoro. Invece di dare 14 giocatori all’allenatore gliene sono stati dati 18 quindi è stato certamente un valore aggiunto. Sono giocatori presi che se non hanno reso come volevamo gli restituiamo; se hanno reso come volevamo saremo felici di tenerli».

Prende parola il Generale Coletta, che dapprima commenta la stagione dei 96 di Bianchi: «Io sono contento perché Fabio ha fatto un ottimo lavoro come aveva fatto con i 94. Quando lo chiamai per rimettere in piedi quella squadra, che andava completamente allo sbando, tutti dicevano che era da buttar via, che non c’erano giocatori, che era costruita male. Ho chiamato lui e ha fatto un escalation incredibile quel gruppo e ora 14 di loro fanno la Primavera. Hanno fatto un recupero eccezionale, sono stati sfortunati solo alla fine. I 96 l’anno scorso hanno fatto un campionato mediocre, a detta di tutti dovevano andare via e dovevamo fare una squadra ex novo, ma visto che io li conoscevo tutti perché sono cresciuti con noi e sapevo la bontà di questi ragazzi ho pregato Fabio di ripetermi l’esperienza dei 94. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. In questa squadra ci sono tre innesti che hanno giocato in pianta stabile, Fè, Sterpone e Steri, poi gli altri si sono avvicendati come Ruggiero, Fiore e De Dominicis e lo stesso vale per altri ragazzi nostri che lo scorso anno non avevano avuto spazio. Adesso chi metti metti in campo non cambia il risultato, non cambia il gioco e non cambia il bello spettacolo che riescono a mettere in pratica. Un elogio va fatto a tutto lo staff tecnico perché abbiamo il preparatore atletico che è uno dei migliori in circolazione, un bravo preparatore dei portieri, un aiutante di Bianchi che faceva la scuola calcio e che ha esperienza e la mette sul campo». Poi il Responsabile del settore giovanile biancoceleste parla delle altre categorie da lui seguite: «Anche tutti gli altri stanno crescendo molto a partire dai 98 di De Cosmi che ha messo su uno staff importante e sono in ripresa, stanno carburando. I 97 vanno bene, ma potrebbero andar meglio; ci possiamo accontentare perché sono arrivati secondi nel girone, hanno superato i sedicesimi contro il Siena e ora affronteranno il Napoli agli ottavi, che tra l’altro l’abbiamo già incontrato a Pistoia e non abbiamo paura. Vanno bene anche i 99, stanno crescendo e giocano sotto età come tutti quelli della scuola calcio. Io mi ritengo abbastanza soddisfatto per quello che è stato fatto quest’anno anche se si può fare sempre di più».

Nonostante i successi conquistati negli ultimi anni, c’è sempre chi parla male del settore giovanile della Lazio. Coletta si è fattto un’idea del perché? «Perché ci sono invidie e gelosie. Io da quando sono arrivato alla Lazio ho stroncato certi mal costumi che esistevano perché non ci sono raccomandazioni, non c’è corruzione, non ci sono soldi e non ci sono procuratori. Se il ragazzo vale sta alla Lazio, se non vale va da un’altra parte. Qualcuno di questi, colpito perché il figlio non sta più qui o qualcosa è andato storto con agenti o situazioni simili, crea problemi. Quando uno mi ha detto che andiamo male io gli ho detto ‘Avete ragione, parlo col presidente della Federazione e gli chiedo se c’è un posto al di sopra dei primi così magari ci arriviamo noi’. La gente parla parla, ma io lo dimostro con i fatti. Qui c’è serenità, massimo rispetto, nessuno alza la voce, i genitori stanno buoni e tranquilli al posto loro dove è giusto che stiano, non ci sono favoritismi e nessuno ha un occhio di riguardo. Peraltro posso dire che il Presidente non mi ha mai forzato la mano per nessun giocatore anche perché lo sa che non lo faccio. E comunque non si è mai permesso. A questo livello deve essere un divertimento, poi c’è sempre qualcuno che si offende perché l’altro gioca e lui no, ma il mister guarda, valuta, e il posto va sempre guadagnato. Le direttive sono quelle di dare spazio a tutti quanti perché così a fine anno possiamo valutare tutti allo stesso modo. Se il ragazzo così era e così è rimasto si può decidere di mandarlo da un’altra parte, se vediamo che è cresciuto continua con noi. Poi bisogna anche valutare il carattere di questi ragazzi: c’è chi è più timido e magari ci mette più tempo a emergere, lì è il mister che deve anche fare un po’ da psicologo. Si può parlare di allenatore in Serie A, in Serie B, nelle categorie professionistiche, questo è un istruttore, devi capire il ragazzo come sta, quale è il momento che passa, di cosa ha bisogno, non ammazzarlo se sbaglia qualcosa. Parliamo di bambini che stanno imparando; l’abilità di chi vuole fare settore giovanile sta nel dare spazio a tutti, insegnare, correggere in maniera corretta e fargli capire dove sbaglia. Se ci sono da migliorare alcune cose bisogna decidere di fare un lavoro differenziato, mirato, per agevolarlo in certe cose; non si può fare tutti la stessa cosa, anche perché ognuno ha un problema diverso dall’altro. Ogni scuola nostra, dai 99 in su hanno un dirigente, un allenatore, un aiuto allenatore, un preparatore atletico, un aiuto preparatore atletico, un preparatore dei portieri ogni due squadre, un medico e un fisioterapista: se non ottengo risultati così l’anno prossimo metto un solo allenatore così risolvo il problema (ride, ndr)»

Oltre alle critiche, un altro problema del settore giovanile della Lazio è rappresentato dalla comunicazione; se ne parla poco dei ragazzi del vivaio e spesso se ne parla male. Da questo punto di vista, si potrebbe fare qualcosa di più anche a livello societario? «Assolutamente sì. Dovrebbe decollare la televisione della Lazio e io ho chiesto due volte a settimana uno spazio per il settore giovanile. Se decolla questo faremo vedere alla gente come funziona il settore giovanile della Lazio. Dovrebbero evidenziare quello che noi facciamo, non parlare solo di Primavera, Allievi Nazionali e poco di più. Il settore giovanile è ampio e comprende tanti ragazzi. Se ne dovrebbe parlare di più»

Linda Borgioni

7 Comments

7 Comments

  1. Paolo Rossi

    24 Maggio 2012 10:47 at 10:47

    Il generale si dovrebbe vergognare nel fare certe affermazioni. Il settore giovanile della Lazio è regolamentato dal clientelismo basta vedere le porcate che ha fatto quest’anno con i ’98 per capire la sua malafede. Ancora lo lasciate parlare! Se volete fare della seria informazione venite al Gentili e parlate con i genitori!

    • Paolo Rossi che campione

      24 Maggio 2012 17:56 at 17:56

      E questo che non si vuol capire i genitori devono stare fuori dal campo e fare i genitori, il Generale non lega nessuno al Gentili se volete e non vi sta bene la sua conduzione cambiate squadra, non fatevi imbambolare dai vostri pseudo procuratori che vi mettono in testa cose strane e campioni che non esistono pensate solo alla fortuna che avete di far parte di in una società professionistica che vi permette di entrare, cosa che alla Roma non viene permessa.
      E basta con questa storia dei 98 che usate solamente per mettere in cattiva luce la Lazio purtroppo bisogna lavorare tanto per avere delle squadre competitive per campionati più seri nel corso dei prossimi anni, come e stato per le altre categorie arriverà il momento anche dei 98……basta con queste critiche assurde e senza fondamento , se siete convinti di quello che dite fate gli uomini e andate dal generale e fate nomi e cognomi altrimenti fate i genitori e siate seri.

  2. bravo mister

    24 Maggio 2012 11:36 at 11:36

    Grande Bianchi ottimo lavoro.
    Non si può criticare nessuno dei gruppi del settore giovanile della Lazio gestione Coletta, altre al risultato ci sono altre cose e questa e la dimostrazione che con il tempo arrivano anche quelli, la crescita c’è stata e si vede, complimenti.
    Mi fa piacere che qualcuno parli bene di questa settore che da anni viene sempre criticato da gente che non vive nell’ambiente e che pensa a distruggere invece che costruire, e il Generale ci sta riuscendo..Complimenti…..
    Un plauso alla difesa del gruppo 96 gestione Bianchi che rimane una delle difese più forti del campionato bravo Mattia come cap ma vele per tutti i difensori, bravi Milani e Palombi stelle del nostro attacco che per tutto il campionato sono riuscite a farci sognare queste finali. Ma bravi veramente tutti e speriamo che per il prossimo anno questo gruppo possa rimanere tale e con il Mister Bianchi uomo di cuore e con grandi doti……..quelle di saper formare un gruppo senza invidie interne e senza far sentire nessuno al disopra delle parti.
    Forza Lazio e adesso facciamo l’ultimo sforzo e vinciamo per Mirko che e sempre presente nei nostri cuori.

  3. Osservatore

    24 Maggio 2012 19:52 at 19:52

    Bravo mister Bianchi ben fatto finalmente si raccolgono i frutti di anni di sacrificio e anche i frutti dei mister che ti hanno preceduto, e questo va sottolineato almeno per il rispetto del lavoro altrui, cosa che il Generale ha sempre fatto in tutti questi anni dicendo sempre che nei cambiamenti di mister chi ne giova e sempre il gruppo, ma quando non si raggiungono determinati scopi che la società si e prefissa per diverse categorie il cambiamento e giusto e giustificato, non credo che nei vostri uffici possiate fare come volete.

  4. Luciano

    26 Maggio 2012 14:10 at 14:10

    Salve scusate se mi intrometto,sono una persona che è nel calcio,in un altra società al nord…….molti amici mi hanno sempre parlato male del settore giovanile Lazio……..qualche settimana fa però ho avuto la fortuna di andare al Gentili e vedere come lavora il settore giovanile Lazio……signori…..sono rimasto sbalordito……rispetto……regole……passione…..sono le tre parole che ho trovato in quell ambiente…….il luogo migliore per crescere un UOMO e un futuro calciatore…….e ho capito che forse i miei amici parlano male, perchè la Lazio è una società diversa dalle altre dove oltre al risultato interessa la crescita umana del ragazzo e quindi non ci sono grandi speculazioni ridicole……datemi retta nel calcio ce ne vorrebbero mille di persone come il Generale……scusate ma ci tenevo a farvi sapere quello che penso da persona esterna

  5. Alex

    27 Maggio 2012 20:44 at 20:44

    Ragazzi…dels ettore giovanile della Lazio se ne è sempre parlato male come si è sempre parlato male del Generale Coletta,figura da me molto rivalutata nel conoscerla…ha dedicato tanto alla Lazio e continuerà spero a dedicargli tanto….un presidente che conosce ogni singolo spogliatoio conoscendo ogni singolo ragazzo per i suoi difetti e per i suo pregi…potrà sembrare arrogante ma nonc rediate che Conti sia meglio…purtroppo le voci che girano sul suo conto sono voci dette da chi dalla Lazio se ne è andato per incapacità calcistiche e personalmente penso che chi si attacca a queste cose,che parla male alle spalle non meriti ne la mia stima,ne del GENERALE ne di qualsiasi altro laziale…

  6. Laziali

    28 Maggio 2012 19:04 at 19:04

    Criticare e meglio che costruire bravo Generale e bravo Bianchi ti vogliamo anche per gli allievi nazionali.

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