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NEGRO: “La LAZIO deve tirare fuori qualcosa in più contro il TRABZONSPOR. Modulo? Servono due punte”. Poi un ricordo di 19 anni fa: “Nella stanza di CHAMOT per colpa degli scarafaggi…”

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU. L’ex difensore aggiunge: «Mercato? Serviva un difensore e una punta di spessore. Caso Mauri? È una cosa assurda. Problemi dietro? Forse non si cura la fase difensiva come una volta»…

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paolo negro

ARTICOLO PUBBLICATO MARTEDI’ 1 OTTOBRE ALLE ORE 18.15

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU 22 novembre del 1994, partita di andata degli ottavi di finale di Coppa Uefa tra TRABZONSPOR e LAZIO. I biancocelesti lottano contro i turchi e dopo un primo tempo di sofferenza la qualità biancoceleste viene fuori in 2 minuti: al 60’ Rambaudi (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOSTRA INTERVISTA AL GIOCATORE) porta in vantaggio la LAZIO e al minuto 62’ arriva il gol del raddoppio. Aron Winter crossa al centro per Paolo NEGRO che, con freddezza da attaccante d’area, colpisce la palla e realizza il doppio vantaggio. La gara termina poi 1-2 e la LAZIO, battendo i turchi anche al ritorno a Roma, si qualifica per i quarti di finale. LAZIONEWS.EU ha contattato in ESCLUSIVA PAOLO NEGRO per ricordare quel giorno, per valutare questo complicato inizio di stagione della LAZIO e per analizzare i problemi di una difesa che è in sofferenza. Proprio la difesa, reparto del quale faceva parte l’ex giocatore biancoceleste, avrebbe bisogno di PAOLO NEGRO che ha terminato il Master a Coverciano ed è un allenatore pronto a guidare la sua prima squadra o, perché no, a dare una mano a Petkovic per lavorare sui movimenti della sua retroguardia, mettendo a disposizione la sua esperienza.

Martedì 22 novembre 1994, partita di andata  degli ottavi di finale di Coppa Uefa tra Trabzonspor e LAZIO: al minuto 62’ lei realizza il gol del momento 0-2 contro i turchi. Cosa ricorda di quel giorno, di quella partita e di quel gol?
Ricordo uno stadio pieno già due ore prima dell’inizio del match e i tifosi cantavano. Hanno iniziato dal giorno prima, quando siamo arrivati all’aeroporto  i tifosi ci hanno seguito con il  pullman. La notte prima non ci hanno fatto dormire. Ricordo anche il pessimo albergo dove stavamo, nella mia stanza c’erano gli scarafaggi e sono andato in quella di Chamot perché avevo paura (ride ndr). Ricordo un campo brutto perché era piovuto. Ma è stata una partita giocata bene, una bella partita vinta su un “campaccio” veramente difficile. Poi ho trovato pure il gol, non so ancora cosa ci facessi là (ride ndr.): gran passaggio di Winter , ho stoppato la palla in area, sono rimasto freddo, ho alzato la testa e l’ho piazzata all’angolino con un piattone preciso. Un bel gol, non da difensore”.

Petkovic ha detto che teme molto l’ambiente turco. È davvero così decisivo l’impatto sulla partita dei tifosi turchi?
“Si se sono ancora come nel 94’. Sono caldi e di certo faranno come 19 anni fa. Quando arriveranno troveranno tutti i tifosi che li aspettano… non è che lanciano oggetti, quello no ma ti sono sempre addosso, ti chiedono autografi, suonano il clacson, cercano di intimorire  la squadra. A me gasavano”

A distanza di 19 anni la LAZIO incontra nuovamente il Trabzonspor. Che partita si aspetta?
Mi aspetto una gara dove la LAZIO deve tirare fuori qualcosa in più perché qualcosa ha perso rispetto all’anno scorso anche come gioco. È vero che ha perso qualche giocatore importante e pesa tanto ma sono convinto che in questi ambienti riescano a tirare fuori qualcosa in più come carattere. Probabilmente non ci sarà un bel gioco ma son convinto che daranno tanto, tanto cuore”

Crede che la LAZIO abbia le carte in regola per migliorare il suo cammino in Europa League rispetto l’anno scorso?
“Al momento no. Tra tutti questi infortuni e qualche acquisto mancato, spero di sbagliarmi, ma si è indebolita”

Si travesta da allenatore: chi schiererebbe giovedì sera? E quali sarebbero gli ‘intoccabili’ nella sua Lazio?
“Ho una visione diversa rispetto a Petkovic, ma non vuol dire che sarebbe quella giusta. Io sono convinto che servono almeno due punte. Non lascerei una punta solo a combattere perché, e lo dico per esperienza personale, facilita troppo la difesa avversaria. Petkovic potrebbe anche togliere qualche difensore e aumentare la forza a centrocampo. La difesa a tre sarebbe utile contro una squadra che gioca con una punta sola, ma ovviamente bisogna vedere anche l’avversaria”

Quanto è fondamentale Mauri in questa squadra secondo lei? Cosa pensa della vicenda giudiziaria che l’ha coinvolto?
La Lazio non avendo più Mauri, uno dei più bravi centrocampisti a trovare lo spazio per infilarsi in area, ha più difficoltà a supportare una punta sola. Sinceramente non comprendo come sia possibile che sia stato in carcere e prendere 6 mesi per omessa denuncia poi. È tutto molto strano. Spero si faccia luce al più presto e che possa tornare a giocare sin da subito, già da domenica se dopodomani esce la sentenza finale. È una cosa assurda. Lo ammiro perché ha dimostrato di avere una forza mentale ammirevole”

Capitolo mercato: cosa ne pensa dei nuovi acquisti BIGLIA, FELIPE ANDERSON e PEREA?
“Sono i più importanti ma quanto hanno giocato? Evidentemente non sono ancora pronti per il mister, ma li ha sotto gli occhi tutti i giorni quindi non sono ancora in grado di affrontare un campionato di Serie A. Anche un italiano che arriva a Roma ha difficoltà a capire l’ambiente, figuriamoci  chi viene da fuori. Se sono stati presi, però, qualcosa in più hanno, sono giocatori da LAZIO e presto saranno utili. Serviva altro da questo mercato. Serviva un difensore e una punta di spessore.”

La LAZIO soffre di una sorta di mal di trasferta: ancora zero vittorie in questa stagione e solo una vittoria su 12 gare esterne in tutti il 2013. Come spiega questa difficoltà?
Per come ho visto la LAZIO domenica contro il Sassuolo, penso ci sia anche un calo di concentrazione, che avviene quando si pensa di avere già in mano la partita. Non puoi farti recuperare due gol e rischiare di perdere la gara. Potrebbe essere anche una questione di modulo. Magari in casa può andar bene perché sei spinto dai tifosi e chi viene a Roma ha timore, ma in casa loro gli avversari prendono coraggio e mettono in difficoltà la LAZIO”.

Sono piovute molte critiche sulla difesa della LAZIO. Quali sono i problemi evidenziati dal reparto arretrato?
“Sono errori individuali di certo, ma non so quanto si lavori sulla difesa. Quando giocavo io era un lavoro continuo sui quattro della difesa e sui movimenti. Non so se si faccia ancora. A volte vedo errori che sembra quasi che non venga più fatto quel tipo di lavoro, ma potrebbero comunque essere errori di concentrazione. Quando giocavo io la difesa era praticamente sempre la stessa, qui c’è da considerare che tra infortuni e situazioni di emergenze, la difesa è cambiata sempre’

Pensa che in questo momento PETKOVIC stia perdendo le redini della squadra? Quali possono essere le contromosse per rimotivare la squadra?
“Non credo proprio. Assolutamente no. Le motivazioni arrivano quando c’è la vittoria. Una bella vittoria giovedì sera e le motivazioni arrivano. Le vittorie fanno tantissimo. È ovvio che si deve lavorare sui problemi che ci sono, non è che una vittoria copre i problemi, ma lavorare con le sconfitte è molto più difficile” 

Che valutazione dà di questo inizio della stagione LAZIO? Quali sono gli obiettivi a cui devono aspirare i biancocelesti?
“Deve assolutamente raggiungere l’Europa. Ci sono squadre che si sono rinforzate e quindi è più difficile. Ci sarà ovviamente anche la sorpresa ed ecco perché quest’anno per la LAZIO la vedo dura. Ma è dura anche a causa dei tanti infortuni e qualche acquisto non fatto. Poi a gennaio magari riesci a prendere qualche giocatore importante ma intanto sei già a gennaio. Bisogna pensarci prima”.

 Carmine Errico
TWITTER: @carmineerrico

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