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Europei in Italia: il CTS chiede tempo, Gravina scrive a Draghi

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EUROPEI CTS GRAVINA DRAGHI – Europei in Italia si, Europei in Italia no. Il tempo stringe e i tifosi italiani continuano a sfogliare la margherita in attesa di una decisione ufficiale. Settimana scorsa sembrava che il governo si fosse deciso ad aprire le porte dell’Olimpico per le quattro gare della rassegna in programma nel nostro paese. Poi è arrivata la frenata del Comitato Tecnico Scientifico, confermata nelle ultime ore dalle parole del coordinatore del Cts Franco Locatelli, riportate da Tuttomercatoweb. Da ultimo Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rivolto una lettera al premier Mario Draghi, affinché possa adoperarsi perché la partita inaugurale dell’Europeo e le altre tre previste si disputino nel nostro paese. In tutto ciò, l’unica certezza deriva dal fatto che la UEFA ha posto un termine: il 19 aprile l’Italia dovrà comunicare la disponibilità ad aprire le porte dello stadio romano al 25% del pubblico.

Tifosi allo stadio, le parole di Locatelli

“Verrà fatto ogni sforzo per ottenere sia la partita inaugurale che per gli altri tre incontri, su questo non ci deve essere alcun dubbio ed è stato ribadito anche stamattina dal ministro Speranza. Possiamo dare tutto il supporto tecnico possibile ma la scelta spetta alla politica. La decisione deve essere presa entro 7 giorni ma è auspicabile che la UEFA ci dia un po’ di tempo in più, visto che mancano ancora due mesi. Devono essere elaborati una serie di protocolli per far sì che tutto proceda per il meglio. Arrivare ai primi giorni di maggio sarebbe meglio, a quel punto sarebbe più fattibile poter fare una previsione. Il trend è in calo ma a due mesi di distanza è complicato fare dei programmi certi. C’è da gestire anche tutto il trasporto del pubblico allo stadio, nessuno sottovaluta minimamente l’importanza anche economica che ha l’Europeo per il nostro Paese”.

La lettera di Gravina

Secondo quanto appreso dall’ANSA, nello scorso fine settimana Gabriele Gravina avrebbe inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Draghi. In questa si chiede di “adoperarsi affinché la UEFA possa confermare l’assegnazione dell’evento inaugurale dell’Europeo e delle successive gare previste nel nostro Paese”. Il Presidente della FIGC avrebbe poi aggiunto che pur nella “consapevolezza della fase critica del Paese, il premier condivida con la FIGC quanto sia importante per l’Italia che la UEFA confermi”. La UEFA vuole una risposta entro il 19 aprile. Manca poco: i tifosi attendono speranzosi.

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