FACCIA A FACCIA. Ciani vs Paletta

Pubblicato 
venerdì, 30/11/2012
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

La prossima domenica di campionato offre un impegno tutt’altro che facile per la Lazio che all’Olimpico ospita il Parma. La formazione emiliana è reduce dal successo interno contro l’Inter e si porta in dote una classifica che sta evidenziando tutto il potenziale di una squadra cui Donadoni ha saputo dare la giusta dimensione. Lazio-Parma sarà anche la sfida tra due difese che hanno subito due gol nelle ultime tre partite e, più in generale, annoverano un reparto arretrato tra i più solidi della Serie A.

Questa settimana nel consueto appuntamento con il Faccia a Faccia, spazio a Michael Ciani e Gabriel Paletta.

MICHAEL CIANI, dopo un inizio di stagione terrificante con svarioni difensivi e la sensazione di aver fatto un pessimo affare, ha dimostrato a tutti che i giudizi negativi erano gratuiti e privi di fondamento. L’infortunio di Dias gli ha dato la possibilità di giocare e di mettere in mostra tutte le sue doti fisiche e non ha tradito la fiducia di Petkovic.

GABRIEL PALETTA, come Ciani, anche l’argentino è un colosso di oltre un metro  e novanta di altezza. Come tutti i sudamericani fa della combattività la sua arma migliore. Difensore esperto e con tanta personalità (non si gioca nel Boca Juniors per caso) è stato un’intuizione di Pietro Leonardi che l’ha voluto fortemente e le prestazioni dicono che aveva ragione.

CIANI vs PALETTA. Due difensori diversi, testimoni di un calcio differente ma complementare. Nonostante entrambi facciano della fisicità, della personalità, della marcatura un punto di forza, Ciani ha una maggiore velocità di base che gli consente di contrastare anche i giocatori più rapidi. Paletta, dal canto suo, ha un acume tattico molto forte che gli consente di sopperire alla mancanza di velocità con una giusta posizione che rende quasi invisibile questa lacuna.

Lazio-Parma è una sfida anche tra difese con Ciani e Paletta chiamati a confermare le ottime prestazioni fatte nelle ultime settimane e a guidare i reparti arretrati nel chiudere i varchi agli attaccanti avversari.

Giuseppe Opromolla

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