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Faccia a Faccia: Immobile vs Ribéry, sfida tra due talenti cristallini

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FIORENTINA LAZIO IMMOBILE RIBERY – Il tour de force della Lazio continua con la Fiorentina. Archiviata la sconfitta in terra scozzese contro il Celtic di Glasgow, gli uomini di Inzaghi sono pronti a sfidare i Viola di Montella nella trasferta di Firenze. Il match di Europa League ha lasciato l’amaro in bocca per via di un risultato finale immeritato per quello che Leiva e compagni hanno mostrato sul terreno di gioco. Il tecnico biancoceleste, però, è intenzionato a far superare immediatamente alla squadra la batosta di coppa. Subito testa alla gara di campionato dell’Artemio Franchi. Fiorentina-Lazio sarà una partita all’insegna del bel calcio. Le due formazioni condividono un’idea di gioco simile che si basa anzitutto sul giro palla e sulla velocità della manovra. I due calciatori più attesi di Fiorentina Lazio sono senza dubbio Ciro Immobile, capocannoniere indiscusso del campionato, e Franck Ribery, uno dei talenti più cristallini dell’ultimo decennio calcistico. Mettiamo a confronto i loro numeri.

Ciro Immobile

Nell’avvio difficile della Lazio, sin da subito è apparso evidente lo stato di forma idilliaco di Ciro Immobile. Il bomber campano ha totalizzato 9 gol nelle prime 8 giornate di campionato, complice anche la doppietta rifilata all’Atalanta nella gara di sabato scorso all’Olimpico. Il primo gol di Immobile alla Fiorentina risale alla stagione 2009/10, quando il centravanti della Lazio militava ancora nelle file della Primavera della Juventus. Dopodiché il rapporto tra la porta Viola e le reti della punta bianc’azzurra si è interrotto bruscamente fino alla stagione 2018/19, quando l’attaccante ha ritrovato la via del gol prima all’Olimpico nella gara terminata 1 a 0 per i biancocelesti e poi al ritorno, al Franchi, pareggiando i conti dopo la rete di Muriel.

Franck Ribery

In estate il colpaccio della Fiorentina ha fatto alzare diverse sopracciglia nel mondo del calcio italiano. L’età del fenomeno francese aveva sollevato parecchi dubbi e in molti lo avevano da subito bollato come troppo vecchio per adattarsi alla fisicità della Serie A. Ribéry, dal canto suo, sembra non essersi accorto di avere 36 anni. Come nella massima di Einstein del calabrone che non si accorge di essere troppo pesante per volare e perciò vola lo stesso, il fuoriclasse di Boulogne sur-Mer continua a incantare negli stadi italiani. In carriera i destini di Ribéry e della Lazio si sono incrociati soltanto una volta nella stagione 2005/06 in un Marsiglia-Lazio valido per l’Intertoto. La gara terminò 3 a 0 in favore dei francesi e l’allora giovanissimo esterno transalpino segnò il terzo gol per mettere la partita in ghiaccio. Quest’anno il suo campionato è iniziato nel migliore dei modi, con 2 reti e 1 assist in 8 gare. Quindi è il caso di dirlo: il talento non subisce gli effetti del tempo.

Giorgio Veloccia

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