L'ex Winter: "Alla Lazio ho vissuto anni bellissimi, un giorno mi piacerebbe allenarla"

Pubblicato 
mercoledì, 21/08/2019
Di
Redazione Lazionews.eu
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Tempo di lettura: 2 minuti

WINTER LAZIO - Ha giocato nella Lazio per quattro stagioni, dal 1992 al 1996. Aron Winter, ex centrocampista olandese, è attualmente il vice allenatore della Grecia. Protagonista di 155 presenze e 27 gol con la maglia biancoceleste, l'ex giocatore è tornato quest'oggi nella capitale ed ha fatto visita alla squadra di Inzaghi. Queste le sue parole rilasciate al canale tematico del club capitolino.

Winter: "Qui per incontrare vecchi amici"

"Ero arrivato qui nel 1992, allora non parlavo la lingua, in quegli anni essere uno straniero in Serie A era una novità. All’inizio avevo difficoltà a comunicare con i miei compagni ma Maurizio Manzini mi ha aiutato molto. Non era solo un Team Manager! Da quando sono andato via ci siamo sentiti alcune volte ma non ci eravamo più rivisti. Oggi sono qui a Formello per venire a trovare i vecchi amici".

Winter: "Abbiamo posto le fondamenta per far diventare grande la Lazio"

"All’Ajax avevo vinto tutto ma in quel momento la Serie A era il miglior campionato del mondo ed io volevo farne parte per dimostrare il mio valore anche alti livelli. Quando ero arrivato alla Lazio, c’era la possibilità di tesserare soli tre stranieri mentre ora quasi non ci sono più limitazioni. Zeman allora era il tecnico biancoceleste e lui prediligeva un calcio propositivo e questo aspetto mi era piaciuto tanto. Nei primi mesi avevo avuto alcuni problemi ma poi ho fatto parlare il campo e sono diventato un idolo dei tifosi. Abbiamo posto le fondamenta per far diventare la Lazio una grande società. Dopo tanti anni avevamo riportato il club in Europa ed in quel momento la Società ha compiuto un passo in avanti importante. Stavo benissimo nella Capitale, avevamo una grande squadra ed un ottimo staff".

Winter: "Inzaghi è un allenatore che pensa all'attacco e a vincere"

"Il Centro Sportivo di Formello è bellissimo ed è l’ideale per far crescere giovani talenti. Spendere per il Settore Giovanile, quando i calciatori si sviluppano, diventa anche un investimento utile per effettuare nuovi cambiamenti. Seguo ancora la Lazio, l'Italia è come il mio secondo paese. Mi piace l'idea di gioco dei biancocelesti, sono belli da vedere. Inzaghi è un allenatore che pensa all'attacco ed a vincere. Non si possono fare paragoni tra i calciatori. Ora sono diventato un allenatore, mi piacerebbe diventare un tecnico qui in Italia, magari un giorno anche alla Lazio”.

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