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Marchetti: “Vi racconto i due momenti più belli alla Lazio”

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MARCHETTI LAZIO INTERVISTA – I tifosi biancocelesti lo soprannominarono ‘Superman’. Impossibile dimenticare le prese plastiche, i voli e i miracoli tra i pali, come quello in un leggendario Juventus – Lazio allo ‘Stadium’. Federico Marchetti rimarrà per sempre nella storia della Lazio. Anche per esser stato il portiere che ha contribuito alla storica vittoria della Coppa Italia sulla Roma. Di questo, e di tanto altro, l’ex numero uno biancoceleste ha parlato a Il Posticipo.

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I momenti più belli con la Lazio: parla Marchetti

“Il primo è il 26 maggio 2013, quando abbiamo vinto la Coppa Italia contro la Roma. L’altro è quando abbiamo battuto il Napoli di Rafa Benitez 2-4 all’ultima giornata conquistando il terzo posto e l’accesso ai preliminari di Champions League. Abbiamo giocato tante finali di Coppa Italia e Supercoppa, purtroppo quando incontravi la Juve all’epoca era difficile batterla. Sono molto legato a Roma, ho preso casa e ho un sacco di amici. È la città dove ho scelto di vivere. Qui ho passato gli anni più belli della mia carriera”.

Il rapporto con Pioli

“È arrivato dopo un’annata turbolenta chiusa con la salvezza. Pioli ha rifondato la squadra. Ha lavorato sotto l’aspetto tattico dando nuovi principi a livello difensivo ed equilibrio. Il primo anno è stato incredibile: siamo arrivati terzi, purtroppo il k.o. con la Roma ci ha impedito di chiudere secondi. Era una Lazio aggressiva, giocava bene, attaccava gli spazi. Al secondo anno ha fatto fatica perché la rosa era corta e competere su tre fronti non era semplice. È stato esonerato avendo però poche responsabilità”.

La chiosa è su Simone Inzaghi

“Ci sono stati due Inzaghi: il primo, quello subentrato a Pioli, e il secondo, quello confermato dopo il mancato arrivo di Marcelo Bielsa. La sua Inter mi ricorda quella Lazio: penso ai tre centrali che salivano per creare superiorità numerica e si lanciavano in avanti alla ricerca del gol. Così ha sfiorato lo scudetto 2019-20, quando si è vista la Lazio più bella. Quella squadra era impressionante. Si muoveva con meccanismi perfetti e poteva farti male in qualsiasi momento”.

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