Sarri: "Sarei felicissimo di ripartire da Milinkovic-Savic"

Pubblicato 
domenica, 22/05/2022
Di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 3 minuti

SARRI INTERVISTA LAZIO VERONA – Lazio-Hellas Verona è storia. L’incontro, valevole per la 38° giornata di Serie A TIM, è andato in archivio sul risultato di 3-3. Queste, al termine della gara, le parole di Maurizio Sarri ai microfoni di DAZN, della radio ufficiale biancoceleste e in conferenza stampa.

Lazio-Verona: l’intervista post-partita di Sarri

"Quella di stasera è stata una prova pirotecnica. Siamo caduti nelle ripartenze del Verona, ma per fortuna abbiamo reagito perché la partita era pericolosissima e si è messa subito in salita. Eravamo stanchi e pieni di infortuni. Ma comunque abbiamo avuto minimo dieci palle gol, che ci potevano anche far vincere. Il quinto posto ci da soddisfazione e penso lo dia anche al nostro popolo. Lo stadio oggi era tanta roba: avere uno stadio pieno così ti da molto. Un'atmosfera talmente bella che uno vorrebbe che si ripetesse in ogni partita in casa. Dobbiamo dare l'impressione di dare sempre tutto ogni partita. C'è da smussare alcune cose da ambo le parti. La società deve fare uno sforzo per riempire lo stadio e i tifosi devono calmarsi su alcuni giocatori che non meritano questo trattamento. Come lo faccio per la squadra, lo faccio anche per i tifosi".

Sulla tenuta difensiva: tre gol subiti anche stasera

"Subire tanti gol a me non fa piacere. Un miglioramento l'abbiamo fatto anche da quel punto di vista, perché nel girone d'andata ne abbiamo presi 36, nel ritorno 21 o 22. Siamo migliorati molto, quindi. Ma non è abbastanza. E poi stiamo prendendo gol in partite nelle quali non concediamo tanto. Vedi Torino e La Spezia. Perciò esci dalle partite con un po' di amaro in bocca".

Sulla crescita della Lazio

"Sono contento della crescita, di come si è cementato il gruppo a un certo punto della stagione. E anche di come ho visto la voglia, in tutti i giocatori, di cambiare pensiero calcistico. Da quel momento lì abbiamo risolto i problemi che avevamo. Quasi tutti, per lo meno. E' stato uno dei gruppi che più mi ha fatto incazzare, ma anche innamorare di questo lavoro".

Il percorso stagionale dei biancocelesti

"Abbiamo fatto un percorso, cambiato modo di pensare calcio giocando in maniera diversa. E' stato un tragitto difficile, pieno di problemi e difficoltà. I ragazzi però hanno dato pian piano segnali di buona crescita. Vediamo ora la prossima stagione: il rischio di perdere pedine importanti c'è. Di conseguenza c'è anche il rischio di fare una stagione a vuoto. Ho fatto spesso autocritica. La maggiore soddisfazione è il coinvolgimento del gruppo negli ultimi sei mesi. Quando i giocatori iniziano a parlare in campo con dei termini che utilizzo solo io è soddisfacente. L'autocritica va fatta sui gol subiti. Siamo in partita solo se i meccanismi offensivi funzuionano al 100%. Questo dobbiamo migliorare anche se un piccolo miglioramento c'è stato, ma non basta".

Possibile cessione di Milinkovic? Sarri glissa

"Non lo so. Datemi due o tre giorni di riposo, non riesco a parlare ora della prossima stagione. Poi questo andrà chiesto alla società. Quello che il Presidente ha dichiarato comunque lo ha detto anche a me in privato. Quindi io sarei felicissimo di ripartire da Milinkovic-Savic".

Stadio e politiche sociali della Lazio

"Io faccio l'allenatore, non posso dettare le politiche sociali del club. Io posso dare consigli tecnici. Comunque, spesso ci si scorda che la Lazio è tra le poche società in Italia in mano a una famiglia. A me questo piace, ma non si può tritare economicamente una famiglia. Perciò ovviamente abbiamo dei limiti. Sullo stadio? L'atmosfera di stasera era bellissima. Io amo questo tipo di situazioni: mi piace stare con un pubblico caloroso".

Sugli arbitri

"Stasera non hanno fatto male. Speriamo che il cambio generazionale ci porti a un livello più alto. Cosa che non mi è sembrata quest'anno".

Riguardo l'arbitraggio e le critiche della Roma

"Contro di loro c'è stato un episodio in area di rigore in cui è stata molto avvantaggiata la Roma. Quinto posto meritato, davanti a una squadra che ha fatto grandi investimenti con un allenatore tra i più forti d'Europa. Rapporto società-tifosi? Il rapporto va ricompattato con i tifosi. Il pubblico è numeroso e caloroso. L'atmosfera deve essere questa tutte le partite. Dobbiamo essere noi a invogliare i tifosi. Facciamo tuttti uno sforzo per non dover rinunciare a questa atmosfera".

Sul contratto

"Posso prendere qualsiasi tipo di decisione. Le politiche soicetarie le fa la società. Siamo una delle poche società non i mano ai fondi ma in mano a una famiglia. Questa è una cosa che mi fa impazzire. La politica societaria che riguarda gli investimenti la fa la famiglia che rappresenta la società. Si può fare un bel lavoro perché l'ambiente è bello e il gruppo si è compattato in maniera straordinaria specialmente negli ultimi mesi. Se siamo contenti tutti e due andiamo avanti e facciamo contratti. Il mio obiettivo personale è andare a cena stasera perché ho molta fame".

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