Allarme Anderson per la supercoppa, Keita si scalda

LA REPUBBLICA – Anderson preoccupa Inzaghi, ma stringerà i denti. L’allenatore è stato tranquillizzato da parte dello staff medico: il programma stabilito per il brasiliano gli dovrebbe garantire di essere pronto per domenica. Ieri però la squadra si è ritrovata nel centro sportivo di Formello per la ripresa degli allenamenti e Felipe, così come Radu, non ha lavorato con i compagni. Come da tabella, si è sottoposto a un’ecografia prima della seduta per valutare il problema muscolare all’inguine rimediato contro il Bayer Leverkusen. E a seguito di questo controllo è stato deciso di proseguire con il riposo a scopo precauzionale e di farlo lavorare solo in modo differenziato. Ad appena 5 giorni dalla Supercoppa italiana, impossibile non parlare di allarme. Inzaghi conta di averlo a disposizione almeno da oggi, altrimenti dovrebbe ragionare seriamente sull’opportunità di rilanciare Keita titolare, proprio contro la sua potenziale prossima squadra. La Juventus lo aspetta (attenzione però a Inter, Chelsea e pure Liverpool, con Coutinho a un passo da Barcellona), ma il senegalese potrebbe ritrovarsi faccia a faccia, da titolare, con i suoi possibili, futuri compagni. Sarebbe curioso, anche a livello inconscio Keita ne potrebbe risultare condizionato. Ma fino a che non se ne sarà andato, per Inzaghi resta una risorsa. E, come lasciato intendere nell’amichevole contro il Malaga, sarà lui a giocare se Anderson non recuperasse in tempo. Un’altra alternativa è Caicedo, ma l’attaccante ecuadoriano si è allenato ieri per la prima volta con i compagni e sarebbe un azzardo mandarlo in campo subito al fianco di Immobile. A proposito, ieri l’attaccante azzurro è stato accostato al Milan, l’indiscrezione però è stata immediatamente smentita: i rossoneri non si sono mai fatti avanti, né la Lazio ha mai preso in considerazione di cedere il suo bomber. La coppia d’oro della scorsa stagione sarà già separata per via del probabile addio di Keita: sostituirla interamente sarebbe troppo.