Avv. Cascella: "Keita comunitario? Siamo fiduciosi. LAZIO? Ambiente giusto per lui"

Pubblicato 
venerdì, 28/03/2014
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

keita

 

NOTIZIE SS LAZIO - L'avvocato Angelo Cascella, Giudice del Tas di Losanna e docente in diritto sportivo in diverse Università del mondo, chiarisce  come sta evolvendosi l’iter burocratico per il passaporto spagnolo di Kieta ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com: “Su richiesta del procuratore di Keita, Ulisse Savini, sto seguendo in prima persona la questione legata al passaporto del ragazzo. Dal punto di vista tecnico parliamo di un fenomeno, dunque è naturale procedere sotto l’aspetto dell’acquisizione della cittadinanza spagnolaSono tre anni che è stata presentata al Ministero di Giustizia dall’allora 15/16enne Keita questa richiesta. Paradossalmente, il ragazzo è nato e ha sempre vissuto in Spagna. Il paradosso è che essendo figlio di genitori del Senegal, non ha effettuato immediatamente la richiesta. Di conseguenza, la richiesta della cittadinanza è stata presentata in ritardo.

Le evoluzioni
Keita parla lo spagnolo, parla il catalano, non ha mai giocato nelle rappresentative catalane quando era nella cantera del Barcellona. Poi, per una scelta che possiamo definire punitiva della società blaugrana, è stato ceduto. A quel punto, è stata bravissima la Lazio con il direttore sportivo Tare a prenderlo e sono stati altrettanto bravi i procuratori a portarlo in Italia. Nelle settimane scorse sono stato contattato per interessarmi della questione e adesso sto muovendomi presso il Ministero di Giustizia e presso il Consejo Superior de Deportes proprio per far sì che Keita riesca quanto prima ad acquisire la cittadinanza spagnola. Ovviamente, ora il giocatore con le sue ottime prestazioni si sta facendo conoscere anche in Spagna. Prima era una promessa ancora relativamente conosciuta, adesso invece parliamo di un talento che comunque si considera in Spagna come un potenziale  giocatore da altissimo livello. Questo fa sì che paradossalmente adesso ci si chieda come mai non sia stata data nel passato la cittadinanza a Keita. Confido nella possibilità di ottenere la cittadinanza, così da consentire al ragazzo di giocare con la Spagna. Per Keita c’era stata anche la richiesta della nazionale del Senegal, avevo letto un’intervista del commissario tecnico che si era detto interessato a lui. Ma il ragazzo si sente certamente spagnolo. Io sono fiducioso l’iter è stato svolto e mi sto muovendo per sensibilizzare le autorità in relazione al fatto che c’è un potenziale tecnico e sportivo elevato. Seguo il ragazzo sotto questo aspetto giuridico, non sono il suo agente però la Lazio è l’ambiente giusto per lui. Ora i frutti stanno emergendo e con lo status da comunitario si libererebbe anche una casella da extracomunitari per la società Lazio. Ciò darebbe quindi a Keita un ulteriore valore di mercato, considerando che parliamo di un giocatore del 1995 al suo campionato di affermazione tecnica dopo qualche presenza nella scorsa stagione”.

I vantaggi per la LAZIO
Ci sono assolutamente. Anche perché vi sono nazioni come l’Inghilterra dove esistono grosse limitazioni per i calciatori extracomunitari. L’acquisizione quindi della cittadinanza spagnola sarebbe un grosso ritorno e un grosso valore con incremento esponenziale. Il vantaggio è quindi per Keita come per la società, che ha saputo investire sul ragazzo avendo fiuto nel dare a un 17enne all’epoca un posto da extracomunitario, scelta che oggi si sta rivelando vincente. L’abilità del club e dei suoi agenti si è vista, come quella del giocatore che sta facendo benissimo con risultati importanti. Questa cittadinanza quindi sarebbe un vantaggio per lui, per la società come per la nazionale spagnola che da qualche tempo ha iniziato a monitorare Keita”.

 


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