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CALCIOSCOMMESSE. Nove mesi di squalifica per MAURI per doppia omessa denuncia, 50mila euro di ammenda per la LAZIO. I legali: “Decisione ingiusta e iniqua”

L’avvocato Buceti: “Sentenza poco comprensibile, sproporzionata e non equa, ricorreremo in appello al Tnas…”

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AGGIORNAMENTO ORE 21:15 “Aspettiamo di vedere la motivazione, dal dispositivo ho capito che secondo la corte di giustizia Mauri era stato messo al corrente anche di un tentativo di illecito per Lecce-Lazio, sinceramente non so da dove la corte ha tratto questa convinzione. Prima di tutto aspettiamo il deposito della motivazione, dopo di che abbiamo trenta giorni per impugnarla davanti al TNAS. Ad ora non posso dire cosa succederà, dobbiamo capire bene la motivazione. Se riterremo che sia meritevole di impugnazione faremo ricorso” sono le parole dell’avvocato della LAZIO Gian Michele GENTILE ai microfoni di Lazialità.com dopo la sentenza del caso MAURI.

AGGIORNAMENTO ORE 21:00 – I legali di Stefano MAURI hanno rilasciato un comunicato dopo la sentenza di secondo grado che ha portato a nove mesi la condanna per il loro assistito e pubblicato sul sito del capitano biancoceleste:

Si tratta di un esito che non può che giustificare la nostra insoddisfazione: non ricorrevano elementi obiettivi che confortavano la sanzione per omessa denuncia relativamente alla gara Lazio-Genoa ed ora, nella più totale totale assenza di prova, la medesima contestazione viene estesa dalla Corte federale alla gara successiva. Si tratta di una decisione che esigerà una attenta valutazione delle sue motivazioni, perché allo stato essa appare a tutta evidenza non solo ingiusta, ma incomprensibile. Pur con le riserve già espresse in ordine alla lettura delle motivazioni, è nostro intendimento proporre tempestiva impugnazione per ottenere la riforma di una decisione in ogni caso ingiusta ed iniqua“.

AGGIORNAMENTO ORE 20:10 – Ecco il dispositivo della Figc apparso sul sito:

Si dà atto che la Corte di Giustizia Federale – Sezioni Unite – nella riunione tenutasi in
Roma il 2 ottobre 2013, ha adottato le seguenti decisioni:
Presidente: Dott. Gerardo MASTRANDREA; Componenti: Prof. Piero SANDULLI, Prof. Mario SANINO, Avv. Carlo PORCEDDU, Dott. Luigi IMPECIATI, Dott. Lucio MOLINARI, Dott. Leonardo SALVEMINI, Prof. Mauro SFERRAZZA, Avv. Alessandro ZAMPONE –  Rappresentante A.I.A.: Dott. Carlo BRAVI; Segretario: Dott. Antonio METITIERI.
1. RICORSO DELLA S.S. LAZIO S.P.A.

AVVERSO LA SANZIONE DELL’AMMENDA DI € 40.000,00 INFLITTA A TITOLO DI RESPONSABILITÀ OGGETTIVA AI SENSI DELL’ART. 4, COMMA 2 C.G.S., IN RELAZIONE ALLA VIOLAZIONE DELL’ART. 7, COMMA 7, C.G.S., DEL CALC. MAURI STEFANO IN RELAZIONE ALLA GARA LAZIO-GENOA DEL 14.05.2011, SEGUITO DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE – NOTA 208/4 PF 13-14/SP/BLP DEL 9.7.2013 (Delibera della Commissione Disciplinare Nazionale – Com. Uff. n. 10/CDN del 2.8.2013)

2. RICORSO DEL CALC. MAURI STEFANO

AVVERSO LA SANZIONE DELLA SQUALIFICA DI MESI 6 INFLITTA AI SENSI DELL’ART. 7, COMMA 7, C.G.S., IN RELAZIONE ALLA GARA LAZIO-GENOA DEL 14.05.2011, SEGUITO DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE – NOTA 208/4 PF 13-14/SP/BLP DEL 9.7.2013 (Delibera della Commissione Disciplinare Nazionale – Com. Uff. n. 10/CDN del 2.8.2013)

3. RICORSO DEL PROCURATORE FEDERALE:
– AVVERSO IL PROSCIOGLIMENTO DALLE INCOLPAZIONI ASCRITTE
DICHIARATO NEI CONFRONTI DEL CALC. MAURI STEFANO E DELLA S.S. LAZIO
S.P.A. IN RELAZIONE ALLA GARA LECCE/LAZIO DEL 22.5.2011;
– AVVERSO L’INCONGRUITÀ DELLE SANZIONI INFLITTE NEI CONFRONTI DEL
CALC. MAURI STEFANO E DELLA S.S. LAZIO S.P.A. IN RELAZIONE ALLA GARA
LAZIO/GENOA DEL 14.5.2011;
SEGUITO PROPRIO DEFERIMENTO – NOTA 208/4 PF 13-14/SP/BLP DEL 9.7.2013
(Delibera della Commissione Disciplinare Nazionale – Com. Uff. n. 10/CDN del 2.8.2013)
La C.G.F, sugli appelli riuniti nn. 1), 2) e 3), vista la propria ordinanza interlocutoria in data 16.8.2013, acquisiti e valutati gli ulteriori elementi istruttori, così dispone, allo stato degli atti:
– accoglie in parte il reclamo della Procura Federale, e, per l’effetto, visto l’art. 7, comma 7,
C.G.S., applicato anche in relazione alla gara Lecce/Lazio del 22.5.2011, infligge al calc. Mauri Stefano la sanzione della squalifica per complessivi mesi 9, nonché alla S.S. Lazio S.p.A. la sanzione complessiva dell’ammenda di € 50.000,00 (cinquantamila/00).
– respinge i ricorsi del calc. Mauri Stefano e della S.S. Lazio S.p.A. con incameramento delle relative tasse.

 

 

AGGIORNAMENTO ORE 19:50 –  Immediata è stata la risposta di Amilcare BUCETI ai microfoni di Radio Manà Manà Sport: “Poco comprensibile, sproporzionata e non equaA caldo trovo poco comprensibile questa sanzione di nove mesi, era già inflittiva quella di sei mesi. Dovremo leggere le motivazioni per capire la decisione della Corte. Sembra una sanzione sproporzionata, non è stata raccolta nessuna prova oggettiva. Qualunque sanzione che preveda una squalifica del nostro assistito è una sconfitta. Ripeto, non esistavano prove che riconducevano a una colpevolezza. Si tratta di una valutazione che la Corte ha fatto per troppa sensibilità verso stimoli ambientali. Impugneremo la sentenza al Tnas, non è una sanzione equa anche riguardo ai casi precedenti. Mauri non ha partecipato ad alcuna manipolazione di alcuna manifestazione sportiva. Stefano ha contestato energicamente l’ipotesi di omessa denuncia, che non trova elementi oggettivi. Stefano ci ha confermato che la consegna dei biglietti all’amico Zamperini avveniva da anni”.

AGGIORNAMENTO ORE 19:40 – Dalla lettura del dispositivo pubblicato sul sito della FIGC  si legge come la Corte di Giustizia abbia accolto ” in parte il reclamo della Procura Federale, e, per l’effetto, visto l’art. 7, comma 7, C.G.S., applicato anche in relazione alla gara Lecce/Lazio del 22.5.2011″. Il calciatore è stato quindi punti anche per la sfida contro il LECCE.

AGGIORNAMENTO ORE 19:30 – Come  si legge nel dispositivo della Corte di Giustizia, è stato in parte accolto il reclamo della procura federale e per questo la squalifica è stata inasprita fino ai nove mesi, mentre la Lazio dovrà’ pagare un’ammenda di 50 mila euro. Respinti i ricorsi della stesso Mauri e del club biancoceleste.

AGGIORNAMENTO ORE 19:20 –  Si aspettava la sentenza e puntualmente poco dopo le 19 è arrivata. La Corte di Giustizia della Figc ha deciso di aggravare la sanzione da sei a nove mesi di squalifica per Stefano Mauri, centrocampista della Lazio accusato nel processo sul calcioscommesse di omessa denuncia per Lazio-Genoa del 11 maggio 2011.

AGGIORNAMENTO ORE 16:30 – E’ terminata l’udienza relativa al caso Mauri presso la Corte di Giustizia federale, con i giudici che si sono ritirati in camera di consiglio. In giornata o al massimo domani è attesa la sentenza

NOTIZIE SS LAZIO – ”Non ci sono elementi nuovi fra il primo e il secondo grado e nella peggiore delle ipotesi dovrebbero confermare il giudizio espresso in primo grado, poi non sappiamo cosa accadrà in camera di consiglio” sono le parole di  Amilcare Buceti, avvocato di Stefano MAURI insieme a Matteo Melandri nel processo d’appello al Calcioscommesse. Secondo i legali del biancoceleste, infatti, la Corte di Giustizia della Figc chiusa ora in camera di consiglio dovrebbe al massimo confermare la condanna a sei mesi per l’omessa denuncia della presunta combine di Lazio-Genoa del 14 maggio 2011.  In secondo grado, precisamente a fine agosto, la corte aveva deciso nuovi accertamenti e dopo gli interrogatori degli scorsi giorni dello stesso Mauri e del pentito Carlo Gervasoni (l’amico di Mauri ed ex calciatore Alessandro Zamperini oggi non ha risposto alla seconda convocazione dei giudici) sembra che si sia giunti al termine del processo sportivo. ”Hanno confermato che non ci sono altri accertamenti istruttori’‘ aggiunge Melandri oggi negli uffici federali di via Campania. Sono sembrati abbastanza soddisfatti di avere tutto in mano – e’ l’opinione dell’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile riportata dall’Ansa – hanno provato ad avere elementi nuovi ma quelli ci sono e su quelli decidono. Se non sono stati sufficienti in primo grado per decidere in un altro modo non dovrebbero essere sufficienti nemmeno oggi”. Secondo i legali di MAURI la sentenza potrebbe arrivare presto, addirittura oggi.

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