Biava nel giorno dei suoi 40 anni: "Mi sarebbe piaciuto giocare insieme a De Vrij..."

Pubblicato 
lunedì, 08/05/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

BIAVA LAZIO COMPLEANNO - Nel giorno del suo quarantesimo compleanno, Giuseppe Biava - difensore della Lazio dal 2010 al 2014 - è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste, per analizzare la stagione fin qui vissuta dai ragazzi di Inzaghi, a circa ventiquattro ore dalla roboante vittoria contro la Sampdoria:

CARRIERA - “Partire dalla Serie D e arrivare a vincere una Coppa Italia, e che Coppa Italia, è stato bellissimo. La mia carriera è stata ricca di soddisfazioni, ho vissuto tante emozioni".

COPPA ITALIA - "Ricordo la semifinale contro la Juventus del 2013. Il gol di Floccari è stato importante e ci ha permesso di andare in finale, poi sappiamo tutti com’è andata a finire!".

TIFOSI - "Nella mia vita calcistica ho sempre suscitato affetto nella gente, nonostante non fossi stato un campione da copertina. I tifosi mi hanno sempre incitato, voluto bene: aver lasciato un bellissimo ricordo è la più grande soddisfazione. Ad esempio, ricordo quando da Genzano era partita una petizione che mi voleva in Nazionale!".

I DIFENSORI - "Ieri Hoedt e de Vrij hanno fatto una bella partita. Il gol dell’ex AZ sembrava il mio a Milano contro l’Inter nel 2014. Il classe 1992 ha invece dimostrato di avere piedi buoni. Noi difensori siamo più indicati a non far segnare ma quando marchiamo, ci piace molto. Allo stesso tempo, spero che i centrali biancocelesti continuino a segnare".

DE VRIJ - "Stefan de Vrij è un giocatore forte, mi sarebbe piaciuto giocarci accanto perché significava che ero ancora in attività! Chi gioca al suo fianco rende sempre bene. Ripensando alla mia Lazio, però, mi tengo stretto Dias, abbiamo costituito per anni una coppia affiatata in campo e fuori".

DERBY - "Gli ultimi tre derby si sono giocati tutti a distanza ravvicinata e la Lazio ha dimostrato di essere superiore non solo nel risultato ma anche nella preparazione, individuando le debolezze della Roma e sfruttando i propri punti di forza. Grande merito va a Inzaghi: è un tecnico, ci capisce, prepara bene le gare e ha a disposizione una squadra giovane che può ambire a migliorare la propria posizione in classifica".

LA SQUADRA - "Questa squadra, con il tempo, migliora fisicamente, tatticamente e mentalmente. Keita sta maturando, Inzaghi ha tirato fuori il suo meglio. È devastante quando c’è con la testa. Stesso vale per Milinkovic e Felipe Anderson, il quale all’inizio non era molto continuo. Anche Strakosha cresce gara dopo gara. La Lazio può sperare bene per il futuro, perché ha un tecnico che guarda punta sui ragazzi, è paziente, non getta nella mischia il calciatore più esperto al primo errore dei più giovani”.

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