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Calori: “Tare sta facendo un gran lavoro, la Lazio può provare a sognare”

L’ex difensore del Perugia aggiunge: “I laziali con me sono stati sempre gentili, la cosa è molto simpatica”…

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NOTIZIE LAZIO – Il nome di Alessandro Calori evoca brividi forti ed emozioni in tutti i laziali. l’ex difensore del Perugia, che con la propria rete permise alla Lazio di vincere il suo secondo scudetto, ha fatto tappa ad Auronzo, per ammirare il lavoro di Pioli. Intervistato da Radio Sei, ha detto la sua sulla Lazio:

“Sto facendo un giro in qualità di allenatore. Seguirò la Lazio duo tre giorni, poi il Napoli e la FiorentinaMi piace la squadra di Pioli, ho apprezzato la sua evoluzione e voglio vedere la continuità di lavoro. La Lazio ha un collettivo giovane che sta trovando un’identità. Ora c’è bisogno di un salto di qualità in termini di mentalità”.

Ora consacrarsi sarà più difficile…

“Certo, sta qui la differenza. Bisogna creare un ciclo. Di anno in anno occorre aggiungere dei tasselli che possano accrescere gradualmente il livello della squadra. Tare da questo punto di vista ta facendo un grande lavoro. Vedi de Vrij, era sconosciuto e ora è il perno della difesa. Tutto questo va esaltato perché non è facile”.

Come gudichi il pacchetto difensivo biancoceleste rispetto a quello delle altre?

“Mi sembra un reparto di livello. Poi è anche un a difesa che gioca. L’azione parte sempre da dietro e credo che questa sia anche una volontà dell’allenatore”.

Qual è il merito specifico di Pioli e in cosa dovrà lavorare ancora?

“Ha avuto il grande merito di inserirsi con molta facilità. Ha dato un’impronta alla sua squadra. Poi ciò che più colpisce della Lazio è la propositività del gioco, il fatto di portare in area almeno quattro giocatori. L’esplosione di Felipe Anderson ha aiutato ovviamente. Ora dovrà confermarsi per rimanere a certi livelli. Il compito di adesso è quello di mantenere il livello e continuare a lottare per certe posizioni”.

Pioli abbina molto fase atletica e gioco col pallone…

“Il lavoro con il pallone è ormai fondamentale. Lo abbiamo visto oggi: dopo il lavoro in palestra c’è stata una partitella ad alta intensità, perché il calcio di oggi è veloce. Ci vuole tecnica e velocità e per adattarsi ci vuole molto lavoro abbinato in questo senso. Se ci riesci fai bingo perché divent fondamentale anche nella fase di non possesso”.

Da allenatore dove pensi che debba migliorare la Lazio?

“Non sono una persona da proclami, ma da esterno dico che la Lazio dopo aver centrato il terzo posto devo provare a vincere. Poi se lo farà con gli stessi elementi o con nuovi innesti questo non lo so. Si dimentica sempre una particolarità. Oggi tutti vogliono tutto subito, quindi se dici di provare a vincere e non ci riesci tutti mogugnano. Ma devi sognare e provarci sempre”. 

Che idea ti sei fatto di Morrison?

“Tutti ne parlano bene anche se dicono che è un po’ pazzerello. Il tempo dirà se sarà la squadra ad adattarsi alle sue crteristiche o se sarà lui che dovrà adeguarsi al modulo della Lazio che è già collaudato”. 

Ti abituerai mai all’affetto dei tifosi laziali che in effetti non sono mai stati tuoi tifosi?

“Ho trovato sempre persone gentili. La cosa è molto simpatica, tant’è che mi dicono anche che, se dovessi averne bisogno, per me “un piatto de minestra ci sarà sempre”. Questo mi fa capire davvero il valore del tifoso. Non ho mai vestito la maglia della Lazo ma indirettamente ho fatto una cosa importante che mi ha fatto entrare nella storia di questa squadra”.

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