Cana: " La Lazio mi ha lasciato ottimi ricordi. I biancocelesti hanno un futuro incredibile"

Pubblicato 
giovedì, 23/03/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

INTERVISTA CANA ITALIA ALBANIA - Nella serata di domani, i riflettori del 'Renzo Barbera' illumineranno lo scontro Italia-Albania, partita valida per le qualificazioni ai futuri mondiali. Un match speciale per Lorik Cana. Roma lo ha ospitato per ben quattro anni mentre indossava la maglia della Lazio, la sua Nazionale - invece - lo ha investito col ruolo di capitano. Ai microfoni di Radiosei, l'ex biancoceleste, ripercorre gli anni trascorsi nella Capitale ed analizza le potenzialità degli albanesi:

“L’Albania negli ultimi anni ha avuto un boom perché è arrivato De Biasi che ha accelerato un processo fondamentale: ha convinto i migliori albanesi a giocare per l’Albania. Spesso infatti i miei connazionali cresciuti all’estero hanno scelto di giocare per il paese che li ha ospitati, come per esempio Behrami, Dzemaili, Xhaka, Januzaj. Con i nuovi innesti è stato fatto un salto in avanti eccezionale”. 

Lorik, poi ricorda la giornata del 26 Maggio e dice la sua sulla Lazio:
"La cosa più bella è stata come l’ha vissuto la gente. L’appuntamento era particolare e abbiamo risposto presente. Uno dei momenti che fa la differenza in una carriera calcistica e uno dei più bei ricordi che ho. Sull’assenza del pubblico allo stadio influiscono tante cose. La questione sicurezza non favorisce, così come le condizioni degli stadi italiani che non sono al livello dei francesi, tedeschi e inglesi. La squadra comunque negli ultimi anni ha sempre raggiunto gli obiettivi, certo il sogno è la Champions, due anni fa ci siamo riusciti. Dopo un grande successo però l’ambiente molla e si va incontro alle delusioni. Il mondo Lazio in questo deve migliorare. L’alternanza dipende anche dalla mentalità dei giocatori: spesso chi arriva non ha alle spalle esperienze importanti. Per mantenere alto il livello si richiede di lavorare sempre al massimo. Comunque mi piace tantissimo che la società punti sui giovani, inoltre è arrivato Immobile che è di livello internazionale. I biancocelesti hanno un futuro incredibile con un allenatore giovane che regala freschezza. Ci saranno altre difficoltà fino alla fine della stagione, ma poi sta alla società far crescere la squadra e portare un po’ d’esperienza”. 

Sui giovani talenti Milinkovic e Strakosha:
“Milinkovic non lo conoscevo, Tare me ne aveva parlato descrivendo un potenziale enorme. Di solito sui futuri campioni lui non si sbaglia, ha un buon occhio. Il ragazzo lo scorso anno ha fatto esperienza e questa stagione si è confermato. Sarà uno dei più forti in Europa. Per quanto riguarda Strakosha lo conosco benissimo, ho giocato con il padre in nazionale. Thomas è arrivato a Formello a 17 anni, ha avuto un grande spirito e con il lavoro è cresciuto. Ha sfruttato la grande opportunità che arriva una volta nella vita. Può diventare il numero uno e continuare a crescere, una cosa non esclude l’altra: Donnarumma è il più forte dopo Buffon eppure deve crescere ancora. Marchetti poi è un portiere di livello internazionale, Berisha è in prestito all’Atalanta. Spetterà alla società decidere su chi puntare. Etrit, ad esempio, sta facendo un grande campionato. Per un portiere abituato a fare il titolare in nazionale, a Roma ha pagato non avere sempre la fiducia dell’ambiente. All’Atalanta sta lavorando con più tranquillità”.

Un pensiero sul futuro:
“Il calcio mi manca tantissimo. Dopo l’Europeo ho deciso di fermarmi, al 99% è una scelta definitiva, la salute non mi permetteva più di giocare ad alti livelli: ho avuto un problema di schiena al primo anno a Roma che mi ha creato spesso problemi anche in allenamento. Le squadre dove ho giocato mi hanno lasciato ottimi ricordi, con la Lazio è stato così".

Infine sul suo rapporto con Tare:
"Igli lo sento poco. Negli ultimi due anni l’ho incontrato appena due volte: una in nazionale e una quando sono venuto a Formello a salutare gli ex compagni. Spero che faccia il massimo per permettere alla Lazio di rimanere in alto. In futuro credo di rimanere nel mondo dello sport, sto portando avanti la mia fondazione in Albania per costruire negli asili strutture sportive. Sto seguendo il corso da allenatore e dirigente, a breve deciderò cosa fare”.

 

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