Caso Catania, Pulvirenti: “Lotito mi ha raccomandato due maghe”. Il laziale: “Ma quale maga, gli ho consigliato l’esorcista”

RASSEGNA STAMPA LAZIO – Il caso Catania continua a tenere banco: Pulvirenti ha ammesso di aver comprato cinque partite. Nella vicenda è stato fatto rientrare anche il nome del presidente Lotito, che però non è indagato.

AGGIORNAMENTO ORE 14.50 – Il patron biancoceleste, riporta repubblica.it, ha tuonato: “Ma quale maga, a Pulvirenti che si lamentava per i mille guai personali e familiari che gli erano capitati io ho suggerito il nome dell’esorcista. E’ facile da verificare ed emerge dagli atti“. Questa la verità del numero 1 della Lazio, come trapela da persone vicine: “Quando il numero 1 etneo – ha spiegato Lotito – mi ha confidato i suoi problemi, ho preso informazioni da un sacerdote di Catania e gli ho consigliato l’esorcista. Quanto al resto, Pulvirenti mi ha chiesto appuntamenti col credito sportivo, con un amministratore delegato di una banca e con il Chievo. Questa e’ la verità, ed e’ tutto riscontrabile negli atti dell’inchiesta“, si legge su repubblica.it.

AGGIORNAMENTO ORE 09.20 – Come riporta il Corriere della Sera (R. Bruno), interrogato dal giudice ha parlato anche delle chiamate con Lotito: “Prima mi ha consigliato una maga vicino a Catania, ma non ha funzionato. Poi un’altra, molto brava e laureata, e in effetti dopo abbiamo vinto con l’Avellino“, le sue parole. Per oggi è previsto un incontro tra Tavecchio, Abodi e Palazzi, in ogni caso il patron biancoceleste resta, fino a prova contraria, estraneo ai fatti e non indagato.