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LAZIO CALCIO FEMMINILE. CIANCI e SANTORO trascinano la LAZIO, PALERMO al tappeto

Una Lazio a doppia faccia cala il poker al Palermo (finale 4-3) e porta a casa la terza vittoria consecutiva…

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LAZIO CALCIO FEMMINILE – Una Lazio a doppia faccia cala il poker al Palermo (finale 4-3) e porta a casa la terza vittoria consecutiva, dopo aver battuto Napoli e Palmoli, grazie a una prova eccezionale di Alessia Cianci (al rientro dall’inizio dopo qualche acciacco fisico) e ad una prodezza dell’ottima Santoro.
Seleman recupera la squalificata Pezzotti, che con Savini, Ferrazza e Vaccari va a comporre le quattro di difesa davanti a Morelli. A centrocampo confermate le tre di Palmoli (Lombardozzi, Monaco e Castiello); davanti spazio a Cianci, Corradino e Santoro.
I primi venti minuti della Lazio sono una bella lezione di calcio: passano due giri d’orologio e Cianci comincia a ubriacare la difesa avversaria, ma il suo destro incrociato fa la barba al palo. Basterà attendere cinque minuti per vedere la numero undici gonfiare la rete dal dischetto, dopo una bella azione sulla sinistra di Pezzotti atterrata in area di rigore. Galvanizzate dal vantaggio, le biancocelesti s’impadroniscono del campo e lasciano pochi spiragli alle palermitane. Al decimo è ancora Cianci a servire sulla corsa Vaccari, sul cui cross arretrato non arrivano Santoro né Corradino. Ma la Lazio carbura, e c’è odore di raddoppio. Al quarto d’ora Corradino ruba palla al limite dei sedici metri, lancia rasoterra per Santoro che alza la testa e fa partire un filtrante al bacio per Cianci che questa volta insacca sul palo lontano per il due a zero.
Passano diciotto minuti e il Palermo si affaccia finalmente dalle parti di Morelli, con Savini che è brava a chiudere e Ferrazza a completare il disimpegno in calcio d’angolo. Dalla bandierina primo brivido per la panchina laziale, quando Cusmà al 20′ incorna di potenza, difettando tuttavia in precisione. Tre minuti più tardi un mix di prodezza e buona sorte permette a Buttaccio di accorciare le distanze per le sicule direttamente dalla bandierina, con un destro a giro che inganna Morelli e finisce sul palo lontano. Le ragazze di Seleman in un primo momento sembrano risentirne, tanto da rischiare di esser agguantate sul due pari quando un calcio da fermo dai venti metri finisce di poco sopra la traversa. Poi ci pensa Santoro, al primo gol stagionale che va a premiare una serie di buone prestazioni dell’attaccante laziale, a marchiare il tris casalingo con un bel destro da posizione defilata sulla sinistra.
Segue uno spezzone concitato di partita, con le palermitane che trovano il gol del tre a due con Dragotto, astuta a sfruttare lo scaltro suggerimento della compagna di squadra che batte il calcio di punizione con celerità e la manda davanti alla porta a segnare il più facile dei gol. La chiusura di prima frazione è ancora a tinte siciliane: prima Filangeri dall’out di destra mette in mezzo senza trovare la spizzata di qualche compagna, poi Buttaccio dal limite viene rimpallata da una provvidenziale Ferrazza. Ultima sirena firmata Castiello, che impatta di testa ma manda alto.
Nonostante un visibilissimo calo della Lazio nell’arco dei primi 45 minuti, si va a riposo con un vantaggio di misura che rischia di sfumare subito in apertura di ripresa, quando Savini atterra Buttaccio in area e l’arbitro decreta il penalty. Dragotto grazia le biancocelesti tirando a lato, ma tre minuti più tardi è ancora la stessa punta siciliana a superare Morelli con il sinistro e a sfiorare il pareggio, non fosse che Ferrazza in scivolata salva sulla linea.
Seleman prova a mischiare le carte: dentro Di Paolo, fuori Corradino. Ma è ancora Cianci a fare bello e cattivo tempo sulla sua fascia: l’attaccante laziale regala il poker alla Lazio con un’azione solitaria da manuale, prima di disegnare un preciso rasoterra di sinistro che vale il quattro a due. Grassi, subentrata a Santoro, prova a siglare la manita che metterebbe in cassaforte l’incontro alla mezz’ora, ma dall’altra parte è invece Buattacavoli a sfruttare un’imprecisione in uscita di Morelli e a firmare il 4-3 di questa rocambolesca partita. Rocambolesca perchè, non fossero bastati sette gol, nel recupero sarebbe potuto succedere di tutto: prima Castiello dal limite tira a lato, poi Iannetti ha sul destro la limpida occasione per il 5-3, e infine sui piedi di Dragotto capita la punizione per un clamoroso quattro a quattro.
Finisce con una vittoria di misura per Lazio, che centra l’obiettivo di presentarsi al derby con nove punti in tre partite. La Roma, intanto, si conferma sul campo del Nebrodi vincendo per 3-0, mentre l’Acese, macchina da gol, ne rifila sette al Trani.
A fine partita non nasconde una certa preoccupazione mister Seleman: “Ogni tanto si spegne qualcosa nella nostra testa e andiamo in difficoltà complicandoci da soli delle partite chiuse. Oggi siamo andati sempre in vantaggio di uno o due goal e sempre ci siamo fatti trovare impreparati prendendo reti in modo banale. Dobbiamo imparare e capire che non ci possiamo mai permettere di abbassare la guardia con nessuna squadra. Nel match di oggi sembravano una squadra presuntuosa, convinta che con il minimo sforzo avremmo conquistato la vittoria, e questo non va bene. Le partite vanno giocato sempre a mille fino alla fine. Sono contentissimo del rientro di Cianci che ha festeggiato con una tripletta. Questa settimana dobbiamo lavorare con la giusta concentrazione perché domenica ci aspetta una gara molto difficile e dobbiamo assolutamente cambiare mentalità”.
La gara della gare, il derby: cambiare mentalità per continuare a vincere.

Lazio: Morelli, Ferrazza, Pezzotti, Savini, Vaccari, Castiello, Monaco, Lombardozzi, Corradino (52′ Di Paolo), Santoro (67′ Grassi), Cianci (75′ Iannetti)
Palermo: Campanella, Di Fiore, Lacavera, Cusmà, Filangeri, Gaaliche, Pomana, Lamattina, Dragotto, Buttaccio, Intravata
Marcatori: 9′, 19′, 75′ Cianci, 3′ Santoro (L), 30′ Buttaccio, 41′ Dragotto, 86′ Buttacavoli (P)

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