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CONFERENZA BROCCHI: «Finalmente si sono accorti che la Lazio è forte. Spero di giocare un altro anno»

LAZIONEWS.EU segue la conferenza stampa live dal centro sportivo biancoceleste

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CONFERENZA BROCCHI: «Finalmente si sono accorti che la Lazio è forte. Spero di giocare un altro anno»

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Alle 14.15 inizierà la conferenza stampa di Cristian Brocchi.

Da Napoli a Napoli, qual’è il primo pensiero? «La prima cosa che mi torna in mente è quel gol non gol, ma la cosa più amara è il ricordo del risultato. Poteva essere per noi una vittoria importante per raggiungere la Champions. Quindi è un doppio brutto ricordo. il Napoli ha preso punti importanti ed è uscita un po’ dalla lotta. Se avessimo vinto vinto sarebbe rimasto in lotta fino alla fine».

Oggi c’è più convinzione nelle possibilità di questa squadra? «La avevamo anche l’anno scorso. Dall’arrivo di Reja abbiamo sempre ottentuno grandi risultati, abbiamo fatto tanti punti. Quest’anno abbiamo giocatori di prestigio che ti permettono anche di gestire la partita meglio».

Cavani ha detto che la Lazio è favorita: «Fa comodo dire così. Non è una questione di essere o meno favoriti. Troveremo uno stadio infuocato. Sappiamo quanto loro riescono a dare il meglio nelle partite di prestigio. Sarà una partita importante e bella da giocare».

Si deve andare sul mercato già a gennaio? «Abbiamo avuto dei problemi per gli infortuni, ci è venuto a mancare Mauri che per noi è fondamentale. Ha lasciato un buco enorme. In quanto a ricambi sono venuti a mancare altri giocatori importanti come Matuzalem. Per giocare competizioni ad alti livelli c’è bisogno di tanti giocatori importati».

Questa squadra ha margini di miglioramento? Manca anche l’apporto di Cisse: «Penso che c’è sempre questa possibilità, in tutte le partite che abbiamo giocato abbiamo trovato degli errori, abbiamo trovato situazioni in campo sbagliate. A livello singolare ognuno di noi può migliorarsi e prende voglia stando in una situazione di classifica importante. Cisse puà migliorare solo sotto il profilo dei gol, ma sta facendo un lavoro importante per la squadra. Tutte le volte che i difensori lo vedono hanno soggezione nei suoi confronti»

Ancelotti ha detto che vedendoti ora si è pentito di non averti fatto giocare in qualche occasione: «Io ho sempre avuto con Ancelotti un ottimo rapporto, mi sono sempre comportato bene anche quando meritavo di più. Ho avuto solo due anni difficili al Milan in cui ho giocato poco. Ma negli altri anni sono sempre stato all’altezza. Poi ho avuto tre giocatori nel mio ruolo davanti che erano più importanti di me».

Le due gare contro Napoli e Juve sono decisive per il momento della Lazio? «E’  un momento importante perché stare in alto aumenta la tua voglia di rimanerci. Sono due partite belle in cui qualsiasi tipo di risultato può uscire fuori. E’ bello giocarle con questa classifica. Vincendola aumenterebbe la nostra voglia di rimanere in alto. Noi siamo sempre stati umili, non siamo mai entrati in campo pensando di essere la squadra più forte».

Tornando a Napoli-Lazio dello scorso anno, l’arbitro è stato decisivo: «Io sono uno che in determinate partite vuoi l’adrenalina, la voglia di vincere, mi è capitato di scontrarmi con qualche situazione arbitrale. Ma guardando gli arbitri italiani e il loro spessore non penso che possano incidere sul campionato. Sono umani come noi, come noi sbagliamo un gol loro possono sbagliare una decisione. Possiamo solo sperare che sbaglino il meno possibile e se dovessero farlo speriamo che lo facciano a favore nostro».

Quest’anno la Lazio può arrivare in alto, anche se non si vuole parlare di scudetto: «Anche l’anno scorso giocavamo per un traguardo importante. Questo è solo il proseguo di un lavoro cominciato un anno fa. Ora si parla molto di Lazio per l’arrivo di giocatori importanti. C’è più rispetto nei nostri confronti dopo l’arrivo di Klose. L’anno scorso si continuava a parlare di altre squadre anche se noi stavamo sopra».

Avevi detto che questo sarebbe stato il tuo ultimo anno, ma vedendoti giocare sarebbe un peccato non vederti in campo: «Io a inizio anno ho detto questo è il mio ultimo anno poi vedrò come reagirà il fisico e la mente. In questo momento sto bene a livello fisico e mentale e quindi penso di poter giocare almeno un’altra stagione, questo è l’obiettivo. Non riuscirei a sentirmi un giocatore che è lì per fare presenza. Voglio chiudere la carriera a testa alta sapendo che ho dato il massimo».

Quando smetterai pensi di rimanere alla Lazio o magari tornare al Milan da dirigente? La situazione contratto a che punto sta? «C’è stato un incontro con il presidente, lui mi ha stretto la mano, manca la firma ma è come se ci fosse stata. Anche se nella mia vita le persone che mi sono state vicine hanno combinato disastri, del presidente posso fidarmi e do la firma per fatta. Poi deciderò cosa fare dopo quando la testa mi dirà di smettere. Mi piacerebbe stare a contatto con i ragazzini, vedo che la mentalità dei giovani è mancata. Prima avevamo una testa diversa, ora si fa fatica a trovare giocatori italiani giovani che diventano campioni. Per quanto riguarda la dirigenza ci devo ancora pensare, bisogna essere consapevoli della scelta che si fa».

Come arrivate alla partita di sabato? «E’ un’incognita, quando hai molti giocatori che rientrano dalle nazionali hai problemi perché non hai provato a livello tattico. Ma a volte bastano un paio di allenamenti fatti bene per poter affrontare una squadra che conosciamo. Dias è un difensore che ha stupito tutti, è uno dei più forti del campionato e non averlo sarebbe una perdita, anche se chi l’ha sostituito ha fatto bene».

Con il centrocampo a 3 riesci a inserirti meglio: «Hai possibilità di creare superiorità numerica. Prima ero più abituato a difendere. Ma con questo modulo mi permette di andare avanti, è sicuramente più divertente e meno stancante a livello mentale».

LINDA BORGIONI ha seguito la conferenza live da Formello per Lazionews

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