PETKOVIC in conferenza stampa: "Da oggi l'obiettivo è fare punti, dobbiamo saper soffrire e mettere a terra l'avversario. ANDERSON? Peccato non sia arrivato a gennaio"

Pubblicato 
sabato, 23/11/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

petkovic conferenza MARCATA

NOTIZIE SS LAZIO - Alle 12.30 Vladimir PETKOVIC prende la parola in conferenza stampa per presentare la gara di domani al Marassi di Genova contro la SAMPDORIA, sfida valida per la 13a giornata di campionato. A seguire la partenza alla volta del capoluogo ligure.

LE DICHIARAZIONI DI PETKOVIC
Sampdoria-Lazio, occasione per ripartire?
"Si deve ripartire, il resto conta poco. Conta la prestazione e portare i tre punti da Genova, tutto il resto passa in secondo piano. Dobbiamo essere pronti con un avversario motivato con un allenatore con nuovi stimoli, con la voglia di dimostrare davanti al nuovo allenatore, noi dobbiamo essere quelli che non pensano all'avversario, ma dobbiamo pensare a fare il nostro e portare a casa i punti".

Da qui alla prossima sosta ci sono sette gare, cinque in campionato e due in Europa. Quale obiettivo si è prefissato?
"Raccogliere più punti possibili. Sappiamo che potevamo avere punti in più tra la prima e la seconda sosta e li meritavamo, non siamo stati abbastanza cinici e capaci di raccogliere questi punti, dobbiamo essere quelli che provocano la fortuna perché non arriva da sola. Dobbiamo saper soffrire, ma dare anche questo ultimo pugno all'avversario e metterlo a terra, come è capitato spesso in queste ultime partite".

Cos'ha Konko?
"Ha avuto problemi fisici che non lo hanno fatto allenare ed essere presente, non sono il dottore, nè il mago".

Lei aveva detto che al rientro dei convocati avrebbe voluto dare una svolta. Una svolta che ci sarà con un altro sistema di gioco?
"Dipende dai giocatori che vanno in campo, perchè sono i giocatori che fanno la tattica, anche se i principi rimangono gli stessi. Ho giocato con diversi sistemi in questi quindici anni, si valuterà fino a domani e lasceremo spazio ai giocatori per respirare e vedere chi sarà al 100%. Domani ci saranno le decisioni finali".

Quanto è distante questa Lazio da quella che lei aveva immaginato in questa stagione e se state pianificando qualcosa per gennaio?
"Io immaginavo una squadra che tira insieme e se possibile è al completo e cerca di migliorare giorno dopo giorno. Stiamo migliorando, la squadra ha dimostrato progressi, meritavamo diversi punti in più ma non siamo stati in grado di raccoglierli. Ora dobbiamo dare il 20% in più individualmente e tutti insieme per ottenere risultati migliori".

Come sta Lulic? Domani sarà in campo?
"Diversi giocatori non sono al 100%, sarà convocato per domani, se giocherà e quanto si vedrà domani, ma penso che se viene parte con la squadra è pronto per giocare e dare tutto. Bisogna rafforzare la convinzione del gruppo che possiamo, dobbiamo e vogliamo fare meglio".

Cosa si aspetta da Keita adesso?
"E' un ragazzo che deve crescere e capire certi meccanismi, al momento è importante che rimanga con i piedi per terra e continui a lavorare, deve saper ascoltare e rispettare il gruppo e i giocatori più vecchi, perchè alla sua età è importantissimo ascoltare. Con il talento che ha, può migliorare e fare un bel salto di qualità".

Nel 3-4-3 dove vede Hernanes?
"Non voglio parlare di sistemi di gioco, Hernanes può giocare in diversi ruoli, come in Nazionale da mediano puro e da trequartista".

Come vede la squadra?
"Abbiamo fatto due belle settimane, soprattutto la prima con quelli che sono rimasti qui: lavoro di recupero per alcuni, ma anche di rinforzamento per altri a seconda delle necessità. La squadra la vedo bene, soprattutto quelli che sono stati qui, meno i giocatori che sono tornati gli ultimi giorni perchè devono ritrovare alcune misure, peccato per loro che non hanno potuto sfruttare questi giorni per lavorare in maniera specifica, ma troverò il tempo di lavorare anche con loro , perchè gli serve un lavoro da fondo per migliorare le condizioni psicofisiche".

Il momento di Felipe Anderson, sia a livello di inserimento nei meccanismi di gioco che a livello fisico.
"Io vedo un ragazzo di venti anni che è appena arrivato dal Brasile e ha bisogno di un periodo più lungo per assimilare i ritmi e le idee che ci sono in Europa, peccato che non è potuto arrivare a Gennaio per fare subito la differenza. Con i giocatori giovani occorre avere pazienza, mai esaltarli troppo né metterli sotto, questo vale per Anderson, per Keita e per Perea. Occorre dosarli e dargli la possibilità di crescere e di imparare il prima possibile".

Ledesma e Biglia insieme li rivedremo?
"Ho sempre detto che i giocatori di qualità possono e devono giocare insieme e se in due sono al miglior momento di forma rispetto agli altri che possono giocare nelle stesse posizioni, non ci sono problemi. Abbiamo visto anche nell'ultima partita che possono giocare insieme e non vedo un problema".

FINE

LAZIONEWS.EU SEGUE LA CONFERENZA IN TEMPO REALE DALLA SALA STAMPA DI FORMELLO
con Arianna BOTTICELLI e Daniele GARGIULO

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