Keita: "Ripartiamo dal secondo tempo di Torino: possiamo arrivare lontano in Europa"

Pubblicato 
giovedì, 10/03/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

CONFERENZE STAMPA - Al fianco di mister Pioli (CLICCA QUI PER LE SUE PAROLE), c'è Keita in conferenza stampa per presentare la gara di domani tra Sparta Praga e Lazio, valevole per gli ottavi di Europa League. Lo spagnolo torna a disposizione dopo le tre giornate di squalifica che ha dovuto scontare e spera di poter partire titolare domani, anche se le indicazioni lo vedono partire dietro Candreva e Lulic, la coppia che affiancherà Matri nel tridente offensivo. Di seguito le sue parole alla vigilia del match:

LA CONFERENZA

Cosa ti aspetti domani?
"Io mi metto a disposizione del mister e della squadra. Se devo giocare centravanti lo faccio, così come l'esterno: l'importante è giocare. Domani mi aspetto una partita dura, ma noi dobbiamo guardare a noi stessi. Se giochiamo come nel secondo tempo di Torino o di Bologna possiamo vincere".

Quanto ti è pesato star fuori per la squalifica? 
"Sono stato molto male per queste giornate, ho sbagliato ma sono lezioni che servono per imparare. Io sono giovane ed ho tanto da imparare. Sto male quando devo stare in tribuna e non poter aiutare la squadra. Ora sono pronto per domani: che sia dall'inizio o dalla panchina, io sono pronto a dare il mio supporto. So che ho delle caratteristiche che possono essere sfruttate a gare in corso. Siamo molto orgogliosi di essere l'unica italiana ancora in corsa, possiamo arrivare lontano e speriamo di vincere domani. Sono felice, infine, di aver scelto la nazionale del Senegal: è una decisione importante che ho preso con la mia famiglia, ma ora penso solo alla gara di domani".

Quale è la vostra considerazione dello Sparta?
"A questo punto della competizione ci sono tutte le squadre più forti. Noi guardiamo solamente noi stessi, chi ci capitava ci capitava".

C'è la consapevolezza che domani vi giocate una buona fetta della stagione?
"Siamo consapevoli ogni partita su quello che può succedere. Se perdiamo o vinciamo non è che finisce il mondo: domani dobbiamo scendere in campo tranquilli, concentrati, uniti e compatti pensando solo alla gara, senza nemmeno pensare al ritorno".

Perché delle volte partite meglio a gara in corso?
"Credo che il lavoro del mister non è facile, soprattutto per quanto riguarda l'attacco visto che c'è tanto talento e tanta scelta. Io a Torino sono entrato concentrato ed ho messo tutto per cercare di pareggiare. Ma questo vale per me come per tutti gli altri".

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