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CONFERENZE STAMPA

PETKOVIC: “MERCATO? Manca ancora qualcosa. HERNANES? Sono quasi certo che resterà” (FOTO E VIDEO)

CONFERENZA STAMPA – Il tecnico aggiunge: “Abbiamo una rosa ampia che può competere per tutte e tre le competizioni, ma dobbiamo avere una fame incredibile…”

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CONFERENZA STAMPA SS LAZIO – Al secondo giorno del ritiro della LAZIO a il Mr. bianoceleste Vladimir Petkovic incontra i giornalisti nella sala stampa di Auronzo di Cadore alle ore 16.30. Queste le sue parole

AGGIORNAMENTO ORE 16:00 – La prima domanda rivolta al tecnico biancoceleste arriverà direttamente dalla pagina ufficiale di Facebook della SS LAZIO. I tifosi hanno la possibilità di postare le loro questioni e alla fine verrà scelta la migliore che sarà posta al tecnico bosniaco

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LA CONFERENZA STAMPA DI VLADIMIR PETKOVIC

La vittoria della Coppa Italia vi toglie la fame di vincere?

“Buongiorno a tutti. E’ passato già un anno da quando siamo stati la prima volta qui, sembra ieri. Speriamo che continuiamo a lavorare e collaborare insieme portiamo tutto a buon fine. Penso che è stato un bel successo e soddisfazione, ma è il passato. Da quando siamo arrivati ad Auronzo ho detto ai ragazzi che con la presentazione delle maglie abbiamo chiuso un capitolo. I festeggiamenti li lasciamo ai tifosi, ci vuole questo entusiasmo, ma noi abbiamo chiuso la porta e se ne è aperta un’altra dove dobbiamo avere più ambizioni e più fame lavorare sodo per ottenere risultati. Non dobbiamo accontentarci mai e avere una fame incredibile e con sacrifici dobbiamo cercare di ottenere di più”.

Lei ha sempre detto lavoro con il materiale che ho a disposizione, con il ringiovanimento e i nuovi arrivati.E’ soddisfatto Cosa pensa della rosa?

“Dobbiamo ancora fare qualche ritocco a questa rosa. Se ci siamo tutti saremo troppi qualche partenza dovrà esserci e vediamo se aggiungere qualche tassello. Importante che arrivino quelli che hanno firmato e si mettano a disposizione. Con la rosa allargata anche qualitativamente possiamo avere maggiore soddisfazione”.

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Stessa lavoro dello scorso anno quando la Lazio partì bene?

“Più o meno. L’anno scorso ho dovuto fare più test psico fisici e tecnico tattici per conoscere i giocatori. Adesso ho un quadro più preciso. Abbiamo dato una certa impronta alla squadra e adesso riusciamo ad alzare ritmo e pretese Oggi abbiamo iniziato un lavoro tecnico tattico individuale. Quest’anno saremo ad Auronzo solo due settimane, mentre l’anno scorso tre. Certe cose le dobbiamo velocizzare”

Ci sono 7 centrali e l’anno scorso nacque il 4-1-4-1, obiettivo difesa a 3?

“Non dipende solo da me, ma dai giocatori. Come si presentano e come possono dare di più. L’anno scorso abbiamo provato diversi sistemi, ma siamo sempre tornati su certi principi. Io cerco certi principi dai giocatori che devono muovere insieme. Questo è importante per ogni sistema. Se difesa a tre si dimostra meglio della difesa a 4  potrebbe essere una soluzione o un’idea, ma dipende anche da difesa e attacco. In queste settimane proveremo diversi schemi e moduli, ma sempre lo stesso sistema di gioco”

In dodici mesi, cosa ha insegnato lei alla Lazio e cosa la Lazio a lei?

“Se torniamo a dodici mesi fa, per voi è una sorpresa che io sia al secondo ritiro con la Lazio pochi mi davano credito. Abbiamo lavorato e giocato bene tanto. Qualcosa ho dato a questa squadra, un tipo di mentalità e pensiero e l’impronta di un certo tipo di lavoro. Lazio mi ha dato tanto, la possibilità di mettermi in mostra su palcoscenici più importanti. Siamo pari e dobbiamo andare avanti braccio a braccio per ottenere di più”

Ci sono sei primavera e tanti nuovi arrivati in età primavera, tra quanto potrà contare su di loro?

“Dipenderà tantissimo da loro. Come ho fatto l’anno scorso quando non ho avuto risultati in amichevoli,li farò mettere in mostra. Gli darò opportunità di farsi vedere senza bruciarli come accaduto con Onazi. Valuteremo nei momenti opportuni e farli crescere e non pretendere che facciano la differenza da subito. Valuteremo settimana dopo settimana il loro sviluppo. Non sarà decisivo se sono giovani o vecchi, ma chi è più bravo”

Il problema dell’anno scorso è stata la rosa corta, pensa che quest’anno si siano coperte tutte le lacune?

“Siamo compatti e abbiamo una rosa più ampia che possiamo lottare su tutte e tre le competizioni. Lo scorso anno abbiamo avuti tanti infortuni nello stesso reparto e tanti giocatori  non erano abituati a giocare tante partite importanti tutte insieme. In questa rosa tutti saranno importanti e dovranno approfittarne quando vengono chiamati in causa”

Conte non vi ha citati come anti Juve. Sorpreso?

“No, l’anno scorso siamo partiti come ottava o nona con il lavoro abbiamo meritato sospetto. Quest’anno partiamo con tanta voglia di stupire e fare sorprese. Vedendo il mercato delle altre bisogna vivere partita dopo partita e dominare e avere la meglio sul campo dell’avversario”

Vinicius e Novaretti?

“Non voglio analizzare troppo loro due. Gli ho detto che io ho pazienza e che non devono dare tutto subito. Piano piano devono inserirsi nella squadra e entrare nell’ottica del gruppo. Anche agli altri devono aiutarsi. Non sarà decisivo chi ha migliori giocatori, ma il miglior gruppo più compatto che lotta e combatte insieme”

Dobbiamo avere una fame incredibile è un messaggio che lancia alla squadra per il pericolo appagamento?

“Sono sicuro che non sarà così. I grandi giocatori devono avere sempre fame  anche quando sono al 100% bisogna cercare di arrivare al 110%,  non bisogna mai essere soddisfatti al 100% perché solo con la fame infinita si ottengono risultati”

Il mercato non è chiuso, ci può tracciare il profilo di un attaccante che serve alla Lazio?

“Nessun profilo in particolare. Vediamo sul mercato se c’è qualche opportunità da cogliere e per crescere ed essere più forti lo accogliamo volentieri. Siamo tanti, c’è tanto tempo per valutare la rosa. Adesso valutiamo chi c’è e poi faremo le considerazioni quando tornano tutti quelli che erano in nazionale. Vogliamo fare bene, partendo dalla vittoria della Supercoppa”

I Primavera, quanti di loro potranno essere aggregati in prima squadra?

“Loro faranno parte della rosa allargata per tutta la stagione, dipenderà dalla situazione e dalle esigenze. Devono essere talenti che non vanno bruciati. Li fermo spesso anche in allenamento per non farli esagerare e bruciare energie per farli arrivare pronti quando dovranno dimostrare il loro valore. Dopo un mese si faranno le prime valutazioni. Alcuni sono in età di Primavera. Diversi giocatori saranno con noi e magari giocheranno in Primavera e se dimostreranno il loro valore rubano il posto ad uno più esperto”

Ha paura di perdere Hernanes?

“No adesso lui è in vacanza. Vacanze meritate perché  è il giocatore che ha fatto più partite in Serie A. Sono quasi sicuro che sarà ancora importante in questa squadra. Deve dare di più come ogni giocatore della squadra e rimanere tranquillo.  Poi il mercato è sempre aperto per tutti. Io calcolo che il 26 luglio sarà con la squadra”

Il suo rinnovo?

“Ultima mia priorità. Andiamo avanti per portare avanti e cofermare il lavoro fatto lo scorso anno. Il resto arriverà e di contratto si parlerà al momento opportuno perché fino a giugno c’è tempo”

Biglia-Ledesma e Felipe Anderson-Hernanes possono coesistere?

“Si, sicuramente. Giocando su tre fronti assolutamente si per essere competitivi. Avere più soluzioni a centrocampo è positivo. Loro sono i motorini che danno energie alla squadra. Tutti questi giocatori possono essere compatibili e giocare insieme”

La Champions è l’obiettivo?

“Non mi pongo obiettivi matematici e nemmeno la società. L’obiettivo principale è quello di migliorare di giorno in giorno, fare meglio dell’anno scorso e vincere”

(FINE)

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