PETKOVIC: "La LAZIO è viva e lo dimostrerà. YILMAZ? Penso ai miei" (VIDEO e FOTO)

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venerdì, 30/08/2013
Di
Redazione
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NOTIZIE SS LAZIO - Vigilia di Juventus-Lazio a Formello. Prima della partenza per Torino, il tecnico Vladimir Petkovic ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del quartier generale biancoceleste.

Di nuovo la Juve. Come verrà affrontata psicologicamente questa gara?

"Ogni gara ha la sua storia. Abbiamo sfigurato in quei venti minuti, abbiamo perso di stima. Ma abbiamo fatto buone trame di gioco, contro un avversario fortissimo. Ora c'è la voglia di ottenere il massimo con tanto sacrifico, umiltà e orgoglio".

Sarà un'altra Lazio rispetto alla Supercoppa?

"Sicuramente, noi non eravamo al 100%. Stiamo crescendo e lo abbiamo dimostrato contro l'Udinese. Adesso vogliamo fare risultato a Torino, dobbiamo giocare come nel primo tempo di domenica scorsa".

Mercato aperto. L'arrivo di Burak aumenterebbe il potenziale della Lazio?

"Mi concentro solo sull'organico che ho a disposizione. Ogni giocatore nuovo è il benvenuto, ma ora mi concentro sui miei, che mi hanno dato tante soddisfazioni e me le daranno anche domani".

petkovic conferenza

Si aspetta un'altra mentalità rispetto all'ultima volta?

"L'ultima volta abbiamo anche rischiato di vincere... L'importante è che la seconda partita sia diversa, con il giusto equilibrio. Non dovremo abbassarci, ma essere compatti, convinti di fare risultato".

In cosa è più forte la Juventus?

"Io non sono qui per analizzare le altre squadre, mi interessa la mia. Noi dobbiamo agire, non reagire".

Cana è recuperato?

"Stanno tutti bene. I convocati saranno a mia disposizione e sono contento di poter avere dei ricambi".

Cavanda e Radu svolgeranno un ruolo più difensivo vista la supremazia della Juve sulle fasce nell'ultima gara?

"Sulle fasce non ho visto tanta supremazia della Juve. Dovremo essere attenti perché è la squadra migliore in Italia. Noi però non siamo da buttare e lo vedrete domani".

Klose è sembrato isolato.

"Non mi è sembrato isolato. Per un'ora contro l'Udinese abbiamo avuto inserimenti costanti dei centrocampisti".

E' così tanto il divario tra Lazio e Juve?

"Non così tanto, ma loro sono abituati a vincere. La Juve ha dimostrato di avere sempre fame. Con quel budget e vedendo il costo degli acquisti, i suoi giocatori devono fare la differenza. Anche noi, però, siamo una signora squadra, abbiamo tanto carattere e domani con orgoglio daremo tutto per portare i tre punti a casa".

petkovic conferenza 3

Cosa è rimasto di quella sfida del 18 agosto?

"Tante cose buone, abbiamo anche sofferto. In certi momenti non eravamo attenti ed equilibrati. Alla Juve non si può concedere tanto. Hanno sfruttato le nostre ingenuità. Domani dovremo essere una cosa unica e uniforme"

Burak è compatibile con Klose?

"Quando arriverà qualcuno di nuovo ci penserò".

L'ambiente sembra già rassegnato, a differenza di quanto accaduto prima della Supercoppa. Cosa cambia per voi?

"I giocatori sono tranquilli e sereni, la vittoria con l'Udinese ci ha fatto bene così come la batosta rimediata contro la Juventus".

Dovrà cambiare i due centrali di nuovo.

"Chi l'ha detto? Potrebbero giocare i giocatori dell'ultima partita".

Sta provando tanti moduli.

"Il modulo non è importante, ma i principi. L'importante è il comportamento individuale che va di pari passo con la squadra. Abbiamo cambiato spesso interpretazioni, ma i principi devono restare uguali".

Come si ferma la Juve?

"Non dobbiamo avere fretta di segnare, dobbiamo evitare di sbagliare e mettere qualità, senza nasconderci, compatti e uniti per approfittare di ogni occasione".

Come cambia la Juve con Tevez?

"Non cambia tanto. Il modo di giocare è sempre quello. Tevez porta un bagaglio individuale notevole. E' un signor giocatore che può dare la spinta soprattutto a livello internazionale, concedendo anche all'allenatore di avere alta qualità di cambi. Penso che la Juve è completa, può competere anche in Europa".

Candreva può occupare un ruolo più offensivo?

"Ha fatto tante gare in maniera diversa. L'anno scorso ha giocato spesso più offensivo, così come Mauri. Ma non è importante dove gioca, bensì che si possa muovere con profondità. Con le qualità che ha può coprire più ruoli".

(fine)

da Formello
Francesco Glorialanza

 

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