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CONFERENZE STAMPA

PETKOVIC: “Domani sarà fondamentale l’approccio. Mauri più no che si”

Alla vigilia del posticipo della Serie a di domani, il tecnico della Lazio presenta la partita contro i Toscani…

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conferenza stampa PETKOVIC 00

CAMPIONATO SERIE A SS LAZIO – Alla vigilia del posticipo di Campionato contro il Siena che si giocherà domani sera, il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic ha presentato la sfida in conferenza stampa. Queste le sue parole

Cambia qualcosa dopo la sconfitta della Juve contro la Roma?

Cambia poco perché i tre punti non sono nostri. Ma noi ci concentriamo su noi stessi, per affrontare un avversario in grande forma.

Crede che sia  tornata la “sua Lazio”?

Sì ci siamo avvicinati a un modello che abbiamo lasciato tempo fa. Certe qualità sono uscite fuori, ma ce ne sono altre che devono essere rispolverate e tenute sotto controllo.

Pensa che ci saranno delle difficoltà successive al match di Europa League?

Sicuramente le difficoltà ci sono, lo abbiamo visto anche ieri sera. Ma non ci sono scuse, né ne cerchiamo, noi tutti lottiamo per andare in Europa e stare lassù dove conta per farci vedere e per confermarci. Abbiamo cercato la bicicletta, adesso dobbiamo guidarla. Sicuramente vedendo le ultime partite sarà molto importante l’approccio. Ho iniziato da ieri a ripeterlo ai giocatori che l’approccio deve essere quello giusto, che dobbiamo affrontare questo avversario al 120% delle nostre possibilità.

C’era un periodo in cui la Lazio non subiva gol ma aveva difficoltà a farli, tuttavia portava a casa i 3 punti con il minimo sforzo. Adesso segna tanto ma subisce anche molto

Si subisce tanto ma, non faccio calcoli, da tantissime palle ferma. Qualche rigore qualche punizione… Se vediamo quando giochiamo contro i nostri avversari non penso che creano tante occasioni contro di noi.  Noi gli permettiamo di fare gioco fluido ma la maggior parte nasce da errori singoli e da cali di concentrazione. E da mancanza di cattiverai giusta. Purtroppo per un difensore è importantissimo essere sempre concentrato perché si paga anche una singola difficoltà mentale. Mentre per un attaccante è un po’ più facile perché hanno più occasioni, possono permettersi di sbagliare e una volta quando fanno bene sono a posto.

Lei parlava di approccio mentale. È stato questo il problema con le medio-piccole. E può esserlo anche domani contro il Siena?

Era questo ma anche un po’ di fortuna. Nell’ultimo periodo veramente non girava dalla nostra parte. Se vediamo l’ultimo mese e mezzo abbiamo veramente avuto poca fortuna. Sta a noi essere bravi adesso. Dobbiamo insistere e provocarla perché è un giro che si ripete continuamente, qualche volta di più altre meno, ma noi dobbiamo lottare contro questo e tirarla dalla  nostra parte

Il calendario è molto fitto ora.  Lei vuole una squadra sempre al 100%. Fare qualche valutazione la farà, a livello di formazione, perché poi la Lazio scenderà in campo dopo poco tempo per l’Europa?

Ma sicuramente qualche cambio dovuto per squalifiche e infortuni sarà fatto. Dopo la partita si valuta sempre ma con questo ritmo è impossibile valutare due partite una dopo l’altra, per avere un’idea chiara. Adesso valutiamo solo la partita contro il Siena perché devo vedere ancora i giocatori oggi. Per vincere a Siena dobbiamo dare tutto e possono giocare solo quelli che sono al 100% della condizione.

Mauri come sta?

È un grande dubbio. Fino ad oggi non si è mai allenato con la squadra ma sempre a parte. Sarà più no che si

Come sta Ederson?

Se è stato convocato vuol dire che è pronto per giocare. Dipende quanti minuti e con qual qualità può stare in campo e possiamo rispondere solo dopo averlo visto n campo. Adesso è molto difficile anche con tutte queste partite vedere il livello di Ederson ma pian piano cercherò di inserirlo e dargli delle possibilità per non bruciare le tappe

Il Milan si è avvicinato molto nell’ultimo periodo. Non è un pericolo che la squadra possa pensare alle inseguitrici?

Ma dall’inizio noi siamo “piccoli” (sorride ndr). Siamo stati trattati sempre così, rimane così. Noi cerchiamo di rispondere con i fatti perché tutti spingono dove ci sono gli interessi e noi abbiamo gli stessi interessi.

Quale difetto non vuol vedere da qui fino alla fine del campionato per centrare la Champions?

Ci sono tante cose, ma ce ne sono tante che voglio rivedere perché penso che in questi mesi ci sono state più cose positive che negative. Ma sono molto esigente e dobbiamo ancora cercare questo 20% da migliorare per rimanere una ottima squadra

Si aspetta questa esplosione di Floccari?

Se vediamo dall’inizio, a periodi esplodevano sempre qualche giocatore e mi fa piacere. Io cerco, vedendo sul campo ogni giorno, di capire quando è il giusto momento di un calciatore, la giusta opportunità. PoiFloccari ha fatto benissimo così come in precedenza hanno fatto benissiom anche altri.

Lei crede alle tradizioni..

Prendo nota… (ride)

Lo dico perché la Lazio a Siena ha sempre difficoltà e non vince da 8 anni. Sarà una cosa da valutare? 

È un segnale d’allarme in più per essere a questo 120% e arrivare con l’approccio giusto. Per noi è molto importante vincere questa gara e dare una svolta a questo periodo felice ma non ottimo

Infatti la vittoria manca da troppo…

Sicuramente. Ma positività e entusiasmo non sono mai mancati nel nostro gruppo. Ma la cosa più importante in questi momenti è fare punti e per questo per vincere domani

Una considerazione sul calcio italiano. Ieri il Borussia M. ha giocato fuori casa ad Amburgo a meno di 48 ore dal match contro la Lazio. In Italia si dice che se si gioca di lunedì e mercoledì si parla di partite a distanza ravvicinata. Siamo un po’ un Paese che si lamenta troppo. Dovremmo abituarci a sostenere certi ritmi per abituarci all’Europa?

Si, un po’ pignoli… Vedendo altre Nazioni ma anche guardando noi stessi che abbiamo fatto anche due Semifnalei di Coppa, giochiamo lo stesso. Ma chi vuole essere una grande squadra lo deve essere anche in queste cose

A Kozak cosa manca per imporsi in campionato come in Europa?

Solo la convinzione per fare in Italia come fa in Europa. Poi forse la rigidità delle difese e i suoi movimenti che sono più produttivi inEuropa che in Italia. Deve capire che deve muoversi ancora di più, che deve essere  più cattivo in Italia per fare le stesse prestazioni che sta facendo in Europa

 

 

 

 

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