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CONFERENZE STAMPA

PETKOVIC in conferenza stampa: “Domani voglio guerrieri in campo. Dimissioni? Non le darei mai” (VIDEO)

Il tecnico biancoceleste aggiunge: “Klose non sta ancora bene. La partita di domani non è decisiva per il mio futuro. Il faccia a faccia? Lotito ha parlato alla squadra non a me”…

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NOTIZIE SS LAZIO – Giornata di vigilia in casa LAZIO e, come di consueto,  PETKOVIC incontra i giornalisti alle 14.30 in conferenza stampa per presentare il match di domenica sera contro il CAGLIARI, partita che si disputerà alle 20.45 allo “Stadio Olimpico” di Roma.  Interessanti le parole del mister prima di una gara che potrebbe essere decisiva per il suo futuro.

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Si può dire che questo è il momento della verità?
“Si e no. Dobbiamo e vogliamo fare meglio, è nostro obbligo. Dobbiamo stare in campo come veri guerrieri, rimanere concentrati per 90 minuti e avere la voglia di dare tutto. Poi con un po’ di concretezza i più possiamo fare meglio”

Si è detto spesso che alla LAZIO manca solo il gol eppure, allargando a forbice, ci si accorge che dal 13 gennaio, quando eravate secondi a meno tre dalla Juventus, si sono collezionate 9 sconfitte, 4 pareggi e 5 vittorie. Non crede che sia un problema che viene da lontano?
È un dato di fatto. La matematica dice chiaramente  che in questo periodo non abbiamo fatto tanto bene. Ma credo che non abbiamo meritato tante delle sconfitte subite. Anche nell’ultimo mese abbiamo avuto la pausa della Nazionali, abbiamo perso una partita e non mi sembra una cosa così catastrofica. Ma la situazione può diventare catastrofica se continuiamo a non vincere perché con i pareggi non si va da nessuna parte. Dobbiamo essere più concreti. Stiamo migliorando nell’ultimo periodo ma possiamo fare meglio e speriamo di avere tutti a disposizione

Di Bergamo c’è un’immagine che mi è rimasta impressa: Perea a terra dopo aver fatto fallo su Stendardo circondato dai giocatori dell’Atalanta e non c’è un giocatore biancoceleste che va a difenderlo. Si rema tutti dalla stessa parte o è una squadra fatta di singoli che tirano l’acqua al loro mulino?
“C’era Biglia vicino che è intervenuto ma è una mancanza che si è fatto sentire tutto l’anno. I ragazzi sono troppo bravi tra di loro e non vogliono avere problemi con nessuno anche  all’esterno. Ma dobbiamo essere più “cattivi” perché questo tipi di cattiveria  può far fare un salto di mentalità che speriamo di avere già da domani per poter ricominciare”

Cosa manca a questa Lazio per essere quella di Petkovic, quella  dello scorso anno?
Qui non è importante Petkovic, qui è importante la società. È importante che dobbiamo remare verso la stessa direzione e che siamo tutti orientati verso lo stesso risultato.  Manca tanto il mio punto ideale di formazione o sul come si interpreta la gara. In certi momenti ci siamo arrivati vicino come contro la Fiorentina quando abbiamo avuto belle trame di gioco e bella aggressività , ma dobbiamo mettere tutto insieme ad una concretezza maggiore  e dobbiamo avere la voglia di volerci esprimerci al massimo sempre, ogni momento della gara. Spesso abbiamo pagato 5 minuti di black-out o un errore banale. Sono momenti in cui paghiamo tutto, ma dobbiamo far girare tutto con un impegno maggiore e dobbiamo essere a posto con la coscienza perché abbiamo dati il 120% ogni gara”

LAZIO-CAGLIARI conferenza PETKOVIC 2

Perché la LAZIO si spegne nella ripresa?
“A parte la Turchia, non abbiamo reagito bene all’inizio dei secondi tempi, anche perché i nostri avversari nell’ultima partita, ci hanno aspettato e con il contropiede ci mettono in difficoltà. Subentra così anche il timore di non sbagliare e non concedere nulla. Ma non c’entra niente con la condizione fisica, abbiamo dimostrato di sapere tenere il ritmo fino alla fine tenendo il gioco in mano. La mancanza di concretezza nell’ultima gara è una piccola insicurezza e possiamo fare meglio. Dobbiamo essere mentalmente forti, caricati per 90 minuti ed è compito mio assumermi le responsabilità se queste cose non vanno”.

Come sta Klose?
Dopo l’infortunio, ma anche prima,  non stava molto bene, si è operato, ha tentato di recuperare e di giocare contro l’Atalanta ma non era al 100% ed era così anche a Cipro. Abbiamo deciso di comune accordo di madarlo in tribuna, ma è stata una mia decisione perché un giocatore che non può dare il 100% non mi serve nemmeno in panchina. Vediamo come sta oggi dopo l’allenamento e vediamo se potrò convocarlo”.

Partita decisiva per il suo futuro?
“No”

Sono arrivate molte critiche alla squadra perché pecca di carattere. Pensa che qualche giocatore ha la testa al mondiale?
“Spero di no. Il mondiale si conquista giocando in modo produttivo con la squadra, giocando bene nel club si puà andare al Mondiale. La squadra può aiutare un singolo giocatore a crescere e anche per arrivare in nazionale. Io non vedo tanti giocatori sicuri del posto per il mondiale, tutti devono lottare e abbiamo visto che, iniziando dall’anno scorso con 3 nazionali, con il buon gioco e i risultati ottenuti altri sono stati convocati. Questo significa  che loro devono dare il massimo per la squadre perché solo ottenendo risultati con il club possono entrare in nazionale”

Lei prima ha detto che i suoi giocatori sono poco cattivi. Ci spiega meglio in che senso non sono cattivi? Sono demotivati, sgonfi, poco competitivi tra loro?
No, tutto questo c’è. Parlo di carattere individuale: sono bravi ragazzi, buoni uomini che devono tirare fuori quella cattiveria interna affrontare correggere per difendere gli altri in campo. Questo è importante per creare un team per sentire  di appartenere al 120% alla LAZIO e lavorare con la maglia addosso. Insieme si difendono e si crea la squadra”.

Qualcuno rema contro?
“No, significa che non basta il 100%. Significa che ognuno deve dare il 120% anche per recuperare e provocare un po’ di fortuna che ci manca ultimamente, basta vedere quanti tiri abbiamo fatto e quanti rimpalli sono usciti e non entrati. Allora ci vuole questo 20% in più, ci vuole più convinzione e cattiveria per far girare la fortuna dalla nostra parte”

LAZIO-CAGLIARI conferenza PETKOVIC 1

Cosa le ha detto Lotito? 
“A me nulla.

E alla squadra?
“Con la squadra è stato motivante e categorico  e ha anche sottolineato le sue pretese e quelle della società che sono legittime. Noi sappiamo che dobbiamo dare il 120%”

I numeri dicono che in casa la LAZIO ha un rendimento migliore e sarebbe terza. Domani tornate a giocare in casa con i tifosi un po’ scontenti. Che si sente di dire ai tifosi?
“Siamo tutti delusi e i tifosi, soprattutto quelli che sono venuti a Cipro,  meritano di più. D’altra parte la squadra non ha fatto bene con l’Apollon a livello di risultati ma la squadra voleva vincere, c’era la giusta voglia. Non abbiamo messo al massimo la convinzione e la cattiveria ma io ho visto una squadra che voleva vincere ma non è stata capace. Ecco perché è ancora più importante ora essere uniti, tutto l’ambiente, ma da noi deve partire la positività verso l’esterno e spero che dall’esterno, cosa che abbiamo avuto meno, diventi tutto più compatto e che ci sia la voglia di supportare e sopportare (sorride ndr) la squadra. Perché in certi momenti tutti devono spingere per uscire da questo momento e per poter ricominciare questo campionato”

La LAZIO ha una rosa per la Champions?
“Non è necessario parlarne ora. Pensiamo al presente, partita dopo partita. Guardiamo al Cagliari che è una squadra ottima, fatta di tanti elementi validi che giocano insieme da nnia. Non sarà facile e dobbiamo prepararci bene. Ma dobbiamo essere convinti vincere e convincere contro di loro”.

Lei ha detto che il suo futuro non è legato al risultato di domani. Questa certezza è una sua sensazione o ha avuto garanzie dai dirigenti?
” A me non servono le garanzie, vado sulle certezze. Io lavoro sulle certezze del mio lavoro e sono convinto che stiamo facendo un buon lavoro”.

Sarebbe disposto a dimettersi se si accorge che la squadra non la segue?
No”.

La LAZIO è in difficoltà da inizio anno, se ne rende conto? La LAZIO non ha avuto miglioramento durante l’anno, ha una media punti di 1,1 a partita. Si può migliorare? O forse la LAZIO più di questo non può fare?
“Si deve migliorare, possiamo e dobbiamo fare di più. Le pretese della LAZIO e dei tifosi è che si deve dare il massimo, vincere sempre e lottare. Non era un’abitudine della LAZIO degli ultimi anni stare sempre a vertice, vincere trofei ma nemmeno possiamo fare così pochi punti. Fino a a fine giugno è un discorso a parte: abbiamo avuto un periodo con pochi uomini a disposizione ma , poi, quando ci siamo potuti allenare appieno,  abbiamo vinto varie gare e la Coppa. Ora abbiamo 4- 5 punti in meno per essere dove puntavamo noi, ma siamo, secondo le griglie fatte a inizio stagione, dove tutti ci mettevano. Ma noi vogliamo dimostrare che siamo una squadra che vale di più e faremo di tutto per ottenere di più”.

 (FINE)

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