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Conte: “Domani voglio risposte. Siamo pronti per l’Europeo”

COVERCIANO – Il ct azzurro vuole regalare soddisfazioni ai tifosi italiani…

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COVERCIANO – L’Italia continua a preparare l’Europeo, nel quale esordirà il prossimo 13 giugno contro il Belgio. Domani gli azzurri saranno impegnati al ‘Bentegodi’ nell’amichevole contro la Finlandia. Per presentare la gara, il ct Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa a Coverciano. Queste le sue dichiarazioni:

Come sta procedendo la preparazione? 

Domani sarà l’ultima partita prima dell’inizio dell’Europeo e sarà importante verificare se il lavoro fatto inizia a essere assimilato a livello tecnico tattico e fisico. Voglio risposte, soprattutto da alcuni calciatori che stavano recuperando. Sarà un test importante, come tutti gli altri“.

Ci saranno delle modifiche nella formazione?

“Qualcosa cambierò, ma la base rimarrà quella perchè ci avviciniamo all’inizio dell’Europeo e certi meccanismi devono fissarsi”.

Il clima attorno alla Nazionale è buono? 

“Il clima non conta, dobbiamo concentrarci e pensare a noi stessi. Dobbiamo fare del nostro meglio e a fare quello che stiamo facendo. Sono moto contento di questi ragazzi, quello che ci circonda non debe interessarci o influenzarci”.

Come sta Thiago Motta? 

Per quello che riguarda Thiago Motta, come avevo detto aveva già ripreso ad allenarsi la scorsa settimana. Ha fatto tutta la settimana con noi, sta bene e non c’è nessun problema“.

Le altre squadre si snaturano contro di noi. Ci temono?

È una cosa che mi fa pensare, non è la prima volta che accade a dimostrazione che forse creiamo qualche problema dal punto di vista tattico. Noi dobbiamo pensare a proseguire per la nostra strada, abbiamo un’idea di calcio ben precisa. Il fatto che anche grandi squadre si snaturino per contrastarci significa che qualche timore lo mettiamo”.

I giocatori sono tutti al 100%?

Abbiamo fatto un lavoro improntato su un discorso tecnico tattico, fisico e sulla mentalità. Sotto questi tre aspetti abbiamo lavorato in maniera importante, sicuramente c’è chi è arrivato meglio al ritiro e chi peggio, chi aveva avuto qualche infortunio, questi giorni serviranno per mandare tutti a puntino. È inevitabile che da qui in avanti sarà sempre più dura e dovremo essere in grado di affrontare le situazioni“.

Lo scetticismo che c’è verso alcuni giocatori deriva dal loro essere oriundi?

 “Sinceramente non so se ci sia scetticismo, sono certo che metteranno tutto loro stessi per difendere la Nazionale italiana. Le critiche fanno parte del gioco, si cerca sempre qualcosa per parlare, sono chiacchiere da bar fatte per divertimento. Noi dobbiamo essere concentrati, conosciamo il valore dei calciatori e quello che hanno vinto”.

Come arrivate a questa gara?

“Arriviamo come dovevamo arrivarci, con un’idea di gioco che sta coinvolgendo tutti e sta diventando interessante. Abbiamo la nostra idea di gioco, le nostre convinzioni, i nostri principi e su quello cercheremo di fare le nostre fortune. Se riusciremo a farlo saremo molto contenti, ci stiamo lavorando e posso promettere che continueremo a farlo con determinazione. Ci aspetta un impegno difficile e probante. Domani mi aspetto una gara non credo spettacolare, affrontiamo una squadra che ha scelto un sistema molto difensivo. Dobbiamo essere bravi, avere pazienza e trovare le situazioni giuste per fare gol. Dobbiamo anche essere bravi a non farli ripartire, voglio vedere se i principi su cui abbiamo lavorato continuano a essere assimilati nella maniera migliore“.

Possibile vedere qualche variazione di modulo? 

Dagli allenamenti avete visto l’idea che c’è, volevamo coinvolgervi, ma dovete capire che per portare avanti alcune idee non si può cambiare modulo dall’oggi al domani. L’improvvisazione significa non aver lavorato. Noi siamo una squadra, abbiamo una nostra idea, dei nostri principi e il nostro sistema. Quello che conta è l’atteggiamento e la voglia di fare la partita. Conta essere aggressivi e intensi, è questo che dovete voler vedere al di là dei numeri e dei moduli. I numeri sono freddi e non parlano, la squadra deve trasmettere in campo voglia e passione.”

Come stai vivendo queste ultime partite in Nazionale prima dell’addio?

“Se devo essere sincero ho provato un po’ di nostalgia quando sono uscito da Coverciano, dalla mia stanza dove ho vissuto per due anni. Sicuramente c’è stato un pensiero abbastanza intenso al fatto che sto per lasciare. Sono una persona che si affeziona alle situazioni, anche se cambio una parte di me rimane nel posto dove sono stato”.

Come vedi Zaza?

“A lui chiedo intensità, i primi a fare pressing sono gli attaccanti. Non sarò io a fermare il suo impeto, a me fa piacere che ci sia quest’indole, questa voglia e questa passione di andare a dare fastidio all’avversario a caccia della palla, ma dovrà fare attenzione. Deve capire quando sono situazioni borderline e quando la squadra ha davvero bisogno di quella cattiveria, il suo atteggiamento galvanizza la squadra. Sto facendo ora quello che mi piace, il rapporto quotidiano con i calciatori, calcistico ed extracalcistico. Sono felice di vivere questa esperienza a stretto contatto con loro“.

Quanto ti ha fatto crescere la Nazionale?

“Mi ha completato a livello calcistico, ho dovuto imparare a ottimizzare anche i mezzi secondi per trasferire la mia idea ai calciatori. Riuscire in 9 giorni a dare degli input non è facile. Le Nazionali sono sempre delle selezioni, la mia idea è sempre stata quella di formare una squadra al di là del talento. È importante che ci sia una squadra che esalti il talento. Io sento di dire grazie alla Nazionale così come a tutte le squadre di club dove sono stato. È bello essere scelti, quello che prometto quando inizio un lavoro è grande passione. Mi si può rimproverare tutto tranne che io non lavori o non cerchi di ottenere il massimo. A volte ci riesco, a volte no, mi auguro che stavolta ci possa riuscire e che possiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi”.

R.C

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