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Correa si racconta: “Della Lazio mi ha convinto il progetto. Champions sogno possibile”

INTERVISTA CORREA – Si è raccontato apertamente a La Gazzetta dello Sport Joaquin Correa, che in questi mesi sta stupendo per qualità…

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INTERVISTA CORREA – Si è raccontato apertamente a La Gazzetta dello Sport Joaquin Correa, che in questi mesi sta stupendo per qualità, anche se non per troppa quantità: l’argentino infatti spesso entra a gara in corso, ma è quasi sempre determinante.

VERON – “Mi ha insegnato tutto, come calciatore e ancora di più come uomo. All’Estudiantes è stato prima mio compagno di squadra, poi allenatore e infine dirigente. Ed è stato lui a farmi approdare in Europa, cedendomi alla Sampdoria. Se sono qui il merito è suo”.

PROGETTO – “Sono venuto alla Lazio perché mi ha convinto il progetto. A Siviglia stavo bene ma cercavo una nuova sfida e questa in biancoceleste mi ha convinto da subito. Sicuramente mi piace la Lazio perché ci ha giocato Veron. Ma più in generale la Lazio ha sempre avuto molto seguito in Argentina, soprattutto in quegli anni in cui giocava Veron. Io ero ancora piccolo, ma mio padre la seguiva in televisione come tantissimi argentini”.

CHAMPIONS – “L’obiettivo è possibile. La rosa è molto competitiva, ci sono 5-6 squadre molto forti, ma penso che la Lazio possa arrivare tra le prime quattro. So che negli ultimi anni la Lazio ci è andata più volte vicina, perché anche in Spagna seguivo il campionato italiano. Credo che la Lazio lo meritasse. E questo deve essere una motivazione in più per
centrarla quest’anno”.

CONTRIBUTO – “Sono qui per fare la mia parte. Spero di riuscirci nel migliore dei modi. Naturalmente insieme con i compagni, perché da solo nessun giocatore può vincere. Sono soddisfatto perché, anche se conoscevo già la Serie A, non era facile inserirsi subito. Devo ringraziare l’ambiente laziale. Sono stato accolto come meglio non si poteva e questo
mi ha facilitato”.

PANCHINE – “Credo sia normale, quando si arriva in una squadra nuova, dover fare un passo alla volta. Però io, come tutti, voglio giocare sempre. Dipende però solo da me convincere l’allenatore”.

INZAGHI – “So che giocava con Veron. Ed è una circostanza che ovviamente mi fa piacere.
È un tecnico molto preparato e mi ha aiutato tantissimo”.

SERIE A – “Penso che il campionato italiano sia di nuovo competitivo come i maggiori tornei europei. L’arrivo di Cristiano Ronaldo è stato importante, ma non è il solo motivo”.

RONALDO O MESSI – “Dico Messi, perché sono argentino e perché, quando ci ho giocato assieme in nazionale, gli ho visto fare cose pazzesche. Però pure Cristiano è un fuoriclasse”.

NAZIONALE – “Ho avuto qualche problema fisico, però pensavo di poter essere chiamato lo stesso per il Mondiale. Purtroppo il c.t. Sanpaoli ha fatto altre scelte. Ora però guardo avanti e farò di tutto per tornarci. La Lazio può aiutare. Più in generale il campionato italiano. In Spagna si privilegia il palleggio, qui da voi c’è una preparazione tattica molto più sviluppata. Per un giovane come me questo è molto utile”.

MIGLIORAMENTI – “Devo migliorare soprattutto nella fase difensiva. Ma in generale un
calciatore può sempre migliorare in tutto, anche nelle cose che riescono già bene”.

KAKA’ – “Ho sempre ammirato Kakà. I miei idoli da bambino sono stati però Riquelme e Aimar”.

ROMA – “Città meravigliosa. Adesso che ci vivo la sto scoprendo un po’ alla volta insieme con la mia fidanzata. E anche con i miei genitori e i mie fratelli che vengono spesso a trovarmi”.

PAPA – “Sono stato ad un’udienza, ma non ho avuto modo di incontrarlo di persona. Mi piacerebbe molto. Per noi argentini è un motivo di orgoglio”.

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