COSMI: "PETKOVIC? Non penso impazzisca all'improvviso, parliamo anche dei giocatori..."

Pubblicato 
mercoledì, 27/11/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Lazio Siena Cosmi

NOTIZIE SS LAZIO - Nonostante la sua nota simpatia per i colori giallorossi, il tecnico perugino Serse Cosmi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di la "laziosiamonoi.it", analizzando i diversi momenti delle due squadre capitoline e la situazione dell 'allenatore biancoceleste Petkovic:

"PetkovicNon parlo mai male degli altri allenatori. Ma non per cameratismo, perché conosco il mestiere  e spesso dietro le nostre scelte sembra che ci sia qualcosa che da fuori sembra incomprensibile. E’ successo anche a me. Non entro nel merito perché non penso che impazzisca all’improvviso. Personalmente ho sempre stimato Petkovicperché è entrato nel calcio italiano in punta di piedi, con grande umiltà. Che difficilmente ho conosciuto anche in allenatori italiani. E sta usando questa stessa umiltà anche adesso che le cose non vanno bene, che è anche più difficile. Perché quando tutto va bene è facile fare il falso umile. E’ quando le cose non vanno che magari ti scatta quella cosa dentro che ti fa rivendicare quello che hai fatto l’anno precedente. Lui non lo ha mai fatto. Lui ha ottenuto un successo straordinario,  quello della Coppa Italia, e credo che quindi contino determinate cose e credo che quella partita abbia significato, giustamente l’apoteosi per la Lazio, ma che inconsapevolmente creato un qualcosa che si è ripercosso nell’inizio di questa stagione. Ripeto, non oggettivo, una sorta di appagamento e a questo va aggiunta l’assenza di due giocatori come Mauri e Klose. Io conosco Lotito, gli si possono fare mille appunti, e non sono certo io a farli, l’unica cosa che mi sento di dire è che come presidente lui abbia una qualità: ha sempre difeso il ruolo dell’allenatore. Meglio difenderlo troppo che poco un allenatore. Io ho portato solo un esempio che è quello di Petkovic. Lotito è molto vicino al tecnico e se può lo difende fino in fondo. Quindi non me la sento di dire che fa bene o male. Sarà il tempo a dircelo. Però non mi venite a parlare di allenatori in confusione che cambiano quattro moduli su una partita. Parliamo anche dei giocatori…"   

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