Crudeli: "Alla Lazio manca un regista. Porterei Keita al Milan"

Pubblicato 
martedì, 14/02/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

INTERVISTA CRUDELI LAZIO MILAN - Lazio-Milan, un punto a testa e tutti negli spogliatoi. I rossoneri gioiscono per una prestazione di carattere più che di qualità calcistica, i capitolini si scontrano con la mancanza di cinismo sotto porta. A commentare la sfida dell'Olimpico è Tiziano Crudeli - storica voce milanista - tramite le frequenze di Elle Radio:

Da milanista, qual è il tuo pensiero dopo la partita di ieri?
"Per numero di occasioni la Lazio avrebbe senz'altro meritato il risultato pieno. Il Milan qualche giustificazione l'aveva, parto dal presupposto che anche con le tante assenze patite per organizzazione di gioco i rossoneri sono inferiori ai biancazzurri. La squadra di Montella ha avuto finora tanti alti e bassi che non gli hanno garantito di poter essere competitivo per le primissime posizioni. C'è il problema di un attacco che tra le grandi è quello che ha segnato meno e si affida a prodezze individuali come quella di Suso di ieri, la Lazio sta dimostrando di essere un'ottima squadra, ma non è riuscita a tradurre in gol la sua grande mole di gioco grazie anche ad uno straordinario Donnarumma."

Per l'Europa di fatto c'è una corsa ad otto per sei posti. Quali sono le tre squadre che potranno aggiudicarsi la qualificazione in Europa League?
"Dipende da diversi fattori, dalla crescita di alcune squadre o dall'involuzione di altre. Al momento è difficile pronosticare chi raggiungerà l'obiettivo, al momento oltre ai primi tre posti che credo siano già ipotecate, vedo l'Inter favorita per il quarto posto e poi Atalanta e Lazio come realtà solide, capaci di arrivare fino in fondo. Al momento non vedo il Milan in grado di competere con le squadre che sono davanti, perché i rossoneri non hanno trovato un'organizzazione di gioco efficiente, ha segnato meno di Inter, Lazio ed Atalanta e molto meno delle prime tre. Questa mancanza di concretezza alla fine fa la differenza."

Eppure non mancano le alternative sul fronte offensivo rossonero, come Bacca e Lapadula...
"Il Milan in attacco ha delle individualità eccellenti, ma esse non sono supportato da un'organizzazione di gioco efficace. Ieri il pareggio è arrivato grazie ad una prodezza di un giocatore, Suso, dotato di grandissima tecnica e che oltre a segnare sei gol ha dimostrato di saper giocare per la squadra sfornando sette assist. Bacca ha segnato solo otto gol di cui tre su rigore, Lapadula va assistito in ben altra maniera per permettergli di lasciare il segno."

Quali sono i giocatori della Lazio che porteresti al Milan?
"Keita, anche col suo carattere un po' strano. Poi Felipe Anderson e Parolo."

La coppia centrale olandese della Lazio, composta da De Vrij e Hoedt, sta facendo molto bene...
"Ventotto gol subiti sono tanti, questo va detto. L'Inter, che pure ha vissuto momenti difficili in questa stagione, ne ha incassati venticinque. I problemi della Lazio sono di natura secondo me prettamente difensiva, basti vedere la disattenzione che nel primo tempo aveva permesso ad Ocampos di sfiorare il gol. I campionati si vincono con la difesa più forte, la stessa Juventus ha ripreso a macinare risultati quando ha ritrovato la sua proverbiale concretezza difensiva. Qualche gol preso di troppo potrebbe complicare la rincorsa della Lazio alle posizioni più alte del campionato."

Cosa manca alla Lazio per essere al livello dei primi tre posti?
"Secondo me manca il Pirlo della situazione, un regista che sia in grado di dettare con autorità e continuità i tempi del gioco. Ed anche una punta veramente cinica, un professionista del gol capace di vedere la porta in ogni occasione."

Anche un portiere di primissimo livello potrebbe fare comodo...
"E' difficile trovare un Donnarumma o un Buffon. Credo che alla Lazio serva più un regista con caratteristiche alternative a Biglia, che è un ottimo giocatore ma risulta un po' lento in alcune fasi della partita. Il migliore in questo tipo di ruolo al momento credo sia Verratti, che purtroppo è fuori portata per i club italiani."

Su Milinkovic-Savic:
"Quando si parla di giovani bisogna dare per scontato che abbiano degli alti e bassi di rendimento. Il Milan ha Locatelli che è un ottimo giocatore ma ha diciotto anni, deve essere lasciato libero di sbagliare ed imparare, soprattutto visto che non è supportato da una squadra dal rendimento costante. Non bisogna affibbiare etichette negative ai giovani al primo errore, le critiche costruttive sono importanti per il loro processo di crescita ma non bisogna esagerare e condannarli al primo sbaglio, l'eccessiva severità non porta nessun risultato."

I capitali cinesi potrebbero cambiare le gerarchie attuali del campionato...
"Il Milan stesso sta aspettando un closing che potrebbe cambiarne la storia recente. Non è detto però che ad investimenti massicci corrispondano immediatamente grandi risultati, è importante saper fare scelte oculate."

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