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DERBY. ‘Mito’ Klose, un bomber da 16 punti

Il bomber tedesco è il giocatore più decisivo della rosa biancoceleste anche dal punto di vista statistico…

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DERBY. ‘Mito’ Klose, un bomber da 16 punti

 Il bomber tedesco è il giocatore più decisivo della rosa biancoceleste anche dal punto di vista statistico…

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Quanto vale Miroslav Klose? Due milioni di euro netti all’anno (cifra dedotta dalle voci che circolano sull’etere romano e sui vari media dato che nella relazione semestrale pubblicata dalla SS Lazio l’importo del suo ingaggio non viene riportato…)? Sedici gol stagionali? Ossia quelli messi a segno finora oppure stiamo parlando di un giocatore che va oltre questi dati economici e materiali? E’ fuor di dubbio che Miroslav ‘Mito’ Klose ha apportato alla Lazio qualcosa che non si può comprare: esperienza internazionale e carisma. Elementi che hanno permesso alla compagine biancoceleste di ritrovarsi lì dov’è ora, al terzo posto, nonostante una mole di infortuni da guinness dei primati. Un piazzamento finale che vorrebbe dire Champions League e che andrebbe a risarcire lo sciagurato finale di stagione dello scorso anno per la formazione di Edy Reja.

Arrivato questa estate a parametro zero, il panzer teutonico non ha impiegato molto tempo per zittire tutti gli scettici e far ricredere coloro che malignavano sulla sua età. “Ha 33 anni ormai è vecchio..”, “Cosa puoi aspettarti da un giocatore che nelle ultime due stagioni ha segnato la miseria di undici gol, tra Bundesliga, Champions e Coppa di Germania, con la maglia del Bayern?”. La risposta di Miro è arrivata immediata: 18 agosto 2011, la Lazio affronta i macedoni del Rabotnicki nella gara valida per il turno preliminare dell’Europa League ed il numero 25 biancoceleste si presenta di fronte al nuovo pubblico con un gol e tre assist.

Va bene, molti diranno che l’impegno era poco probante e che l’avversario non poteva rappresentare una verifica adeguata per misurare il valore del tedesco. Per questo motivo Miro decide di rispondere a tutti quanti in maniera ancora più chiara ed inequivocabile: 9 settembre 2011, Milan e Lazio si affrontano nella prima giornata di campionato (in realtà la seconda ma sorvoliamo…). Al tedesco bastano 12 minuti per ammutolire S.Siro e tutti i suoi detrattori: gran palla in profondità di Mauri, stop al volo di destro ad eludere la marcatura di Nesta e rapida conclusione di sinistro su cui Abbiati non può nulla. Quella fu la prima perla di questo campione venuto a “svernare” in Serie A. La prima e non l’ultima: la Lazio fino ad oggi ha raccolto 45 punti. Di questi, 16 punti portano la firma di Miro.

Andiamoli a vedere nel dettaglio: la gara contro i rossoneri finì con il risultato di 2-2 (alla rete di Klose seguirono il raddoppio di Cissè, poi i gol di Ibra e Cassano). La prima rete da tre punti fu messa a segno al ‘Manuzzi‘ di Cesena: al 54′ Miro si incunea nella retroguardia romagnola e fulmina Ravaglia con un preciso esterno destro. Il gol del tedesco completa la rimonta biancoceleste iniziata con il gol di Hernanes su rigore al 49’. Una coppia-gol che si ripeterà anche 14 giorni dopo. Stavolta il teatro è il ‘Franchi‘ ma il copione è lo stesso: pareggio di Hernanes e gol di Klose al minuto 83’ che regala alla Lazio altri tre punti. I due ci prendono gusto e dieci giorni dopo concedono un’ulteriore replica. Stavolta la “vittima” è pregiata: i cugini giallorossi. Era il 16 ottobre 2011 e Miro, evidentemente stufo di non aver ancora segnato allo stadio Olimpico in campionato, dopo il pareggio di Hernanes su rigore, decide di risolvere la sfida con una perla al minuto 93′ che fa espoledere di gioia il popolo biancoceleste. La Lazio torna a trionfare in una stracittadina e il tedesco firma altri tre punti. E siamo a quota 10. I restanti sei punti sono: il gol contro il Catania nel pareggio del 26 ottobre (Lazio-Catania 1-1), la pesantissima doppietta (la prima in Serie A) nella vittoria contro il Lecce (10 dicembre Lecce-Lazio 2-3, gol al 28′ e al 87′) condita anche dall’assist per il gol di Cana, il gol contro l’Udinese (10 dicembre Lazio-Udinese 2-2) ed infine la sua ultima gioia datata 26 febbraio: Lazio-Fiorentina 1-0, per un totale di 16 punti.

Nella lista non figura la fantastica serpentina che ha portato al gol di Sculli in Lazio-Parma 1-0 del 6 novembre e l’assist ad Hernanes che ha dato il là alla rimonta con il Cesena il 9 febbraio, che comunque meritano di essere accennate. Inoltre il nostro caro bomber ci ha permesso di vivere con meno patos i minuti finali di Lazio-Atalanta (2-0, gol al 90′) e di Chievo-Lazio (3-0, gol al 87′ e al 89′). Domenica affronterà nuovamente la Roma a 140 giorni esatti dall’ultima sfida e tutta la tifoseria biancoceleste si affida a lui per ottenere un’altra vittoria. Nel frattempo noi ci consoliamo con i dati statistici, ambito in cui Miro ha dimostrato di essere più che affidabile.

Daniele Gargiulo

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