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D’IPPOLITO ricorda la trattativa per portare FISH alla LAZIO…chiusa in un casinò!

Il procuratore parla anche della storia che ha portato Ledesma in Italia e chiarisce il caso Laxalt, giovane uruguaiano che è stato vicino al club biancoceleste…

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(getty images)

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NOTIZIE SS LAZIO – Protagonista della rubrica “i Re del mercato”, l’agente Vincenzo D’Ippolito ha rilasciato una lunga intervista per il mensile TMWmagazine. Una lunga chiacchierata nella quale il noto procuratore ritorna sulla trattativa che ha portato Mark Fish alla Lazio, il suo primo giocatore straniero trattato: “Trattavo solo giocatori italiani? Fino al 1996 si. In quell’anno feci la prima trattativa con l’estero. Fu davvero particolare: stavo seguendo la Coppa d’Africa e sapevo che la Lazio stava cercando un difensore centrale. Chiamai il direttore Nello Governato e gli dissi di accendere TMC per seguire la diretta della gara del Sudafrica, c’era un giocatore interessante. Al fischio finale mi chiamò e mi disse di trattare l’acquisto di Mark Fish. Cosa ci fu di particolare in questa trattativa? Fu complicata ma tutto si concretizzò al meglio. Trattai il giocatore col presidente degli Orlando Pirates nel casinò di Johannesburg, mentre giocava alla roulette. Alla fine l’operazione andò in porto e fu la prima trattativa di un club italiano con uno africano”.
Nel corso dell’intervista D’Ippolito rivela anche quale sia l’assistito che frequenta con maggiore frequenza e spiega cosa non è andato a gennaio con la Lazio nella trattativa per Laxalt, giovane centrocampista uruguaiano che è stato acquistato dall’Inter: “Chi sento di più? Su tutti Ledesma. La sua storia è particolare: lo conobbi in un torneo in Svizzera, lui era con il Boca Juniors. La Lazio, a quei tempi, si era mossa per lui, ma gli Xeneizes volevano già molti soldi per il cartellino, quindi non se ne fece di niente. Lui però voleva l’Italia, quindi non tornò in Argentina col Boca e restò a casa mia per circa un anno. Poi arrivò un provino col Lecce… il resto è la storia conosciuta. Altri? Michele Pazienza è un mio amico storico. Poi Abero del Bologna, da cui il prossimo anno mi aspetto il salto di qualità. Rolin del Catania, Laxalt… Quest’ultimo poteva andare alla Lazio, ma la dirigenza biancoceleste ha sbagliato a parlare con altri intermediari dell’operazione. Poteva andare al Milan, sembrava non ci fossero problemi, ma Galliani in intervista di Simone Bernabei quei giorni doveva seguire la vicenda Balotelli. Così è arrivata l’Inter, che l’ha preso ad una cifra ragionevole. Laxalt comunque è un giocatore pronto, vedrete il prossimo anno cosa sarà in grado di fare. Ha la testa a posto…”.

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